In Sardegna c'è una miniera che è un vero tesoro archeologico: ecco dove si trova

In Sardegna c’è una miniera che è un vero tesoro archeologico: ecco dove si trova

Alessio Gabrielli  | 10 Apr 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti
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Questa regione è una località prettamente estiva, ma le sue strade dal fascino antico sono una vera sorpresa per i riders. Durante la stagione estiva il caos e il sovraffollamento da parte dei turisti che accorrono in Sardegna per godere delle sue magnifiche spiagge, rende la destinazioni certamente meno gradevole. In questi giorni primaverili, questo percorso ad anello ci porta alla visita della splendida Miniera di Montevecchio a pochi passi dalla costa.

1 Miniera di Montevecchio in moto. L’itinerario

1.1 Mappa

1.2 Percorso

Per andare alla scoperta della Miniera di Montevecchio, il nostro percorso ad anello inizia e termina a Sant’Antonio di Santadi, un piccolo paesino dal fascino antico facente parte del comune di Arbus. L’itinerario si sposta in direzione nordovest e raggiunge Nuraghe Monte Ois, un’occasione per ammirare da vicino queste creazioni molto affascinati che hanno segnato la storia della regione.

L’immersione nella storia sarda ci porta poi fino a Pabillonis, un piccolo comune di appena 2400 abitanti che con il suo nome richiama agli antichi accampamenti militari dei romani che erano stanziati sul luogo. Il percorso ci porta poi a lasciare momentaneamente la campagna aperta per raggiungere San Gavino Monreale, un borgo molto affascinante con i suoi murales sparsi per le strade. Colori e allegria in un borgo che sembra essere un dipinto a cielo aperto in cui una sosta è assolutamente d’obbligo dal momento che questa caratteristica è molto rara da trovare.

Lasciato alle spalle il borgo dei murales si giunge a Gonnosfanadiga, un comune che come i precedenti richiama il periodo nuragico. In questo paesino la prevalenza di verde e un contesto naturale davvero incredibile daranno un ampio respiro al tuo percorso, facendoti immergere in un bellissimo paesaggio incontaminato.

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Con Gonnosfanadiga alle spalle si arriva finalmente alla Miniera di Montevecchio. Un luogo completamente diverso da quelli attraversati fino a questo momento poiché la mano dell’uomo è molto più evidente, ma la sua posizione all’ombra delle montagne la rende davvero unica. L’ultima tappa del nostro itinerario prima di far ritorno a Sant’Antonio di Santadi è Porto Palma, un villaggio sul mare che con le sue ampie spiagge e un mare cristallino, è la destinazione perfetta per godere fino in fondo le magie della Sardegna prima di concludere il percorso.

2 Cosa vedere lungo il percorso per la Miniera di Montevecchio

Il percorso per raggiungere la Miniera di Montevecchio si snoda attraverso un contesto naturale fantastico in cui è possibile ammirare le diverse costruzioni antiche lasciate dall’uomo, ma il punto di forza di questo percorso ad anello è senza dubbio il borgo di San Gavino Monreale. In questo piccolo paesino, non molto caotica e sicuramente lontano dal turismo di massa da cui viene invasa la Sardegna, si nascono dei murales fantastici che rendono le strade della città davvero particolari e bellissime. I murales sono un’attrazione molto affascinante che spuntano fuori e si lasciano ammirare da moltissime pareti sorprendendo turisti e passanti. I murales presenti in questo borgo sono addirittura 38 e quindi non sarà di certo difficile imbattersi in qualcuno di essi anche solo passando con la nostra moto.

La Miniera di Montevecchio è la meta principale di questo itinerario che grazie alla sua posizione invidiabile regala un panorama esaltante. Le montagne da cui è circondata creano un’atmosfera incredibile facendo sembra il complesso minerario il centro di un vulcano. Una visita approfondita di questa miniera, soprattutto in giornate come quelle primaverili in cui il caldo è ancora sopportabile e piacevole, sarà un’occasione per scoprire a fondo i segreti di questo luogo storico.

Crediti immagine ultimo paragrafo: monumentisangavino.it

Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport




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