Il richiamo dell’estate dura tutto l’anno, soprattutto se la meta prescelta è la Sardegna occidentale. Stiamo parlando di tutto il tratto ovest dell’isola, che affaccia sul Mar Mediterraneo e che offre alcuni degli scenari più belli della terra dei Nuraghi.
Il percorso collega le due estremità della costa occidentale, appunto Stintino (provincia di Sassari) e Sant’Antioco (nella provincia del Sud Sardegna). Il percorso passa per Alghero, Cuglieri, Oristano e Iglesias, toccando costa ed entroterra, la Sardegna più autentica ed emozionante.
Piccola località portuale di appena 1.600 abitanti, Stintino si trova all’estremità settentrionale della Sardegna occidentale, dinanzi all’isola dell’Asinara. Qui si trova La Pelosa, una delle spiagge più belle d’Italia, che da qualche anno è in cima alle classifiche delle località di mare più amate da italiani e stranieri.
Lasciata Stintino, inforchiamo le moto e iniziamo il nostro viaggio verso sud. Imbocchiamo la SP34 fino alla vicina Pozzo San Nicola, da dove poi deviamo sulla SP57 in direzione Porto Torres, deviando nuovamente, in località Rosario, sulla SP42 “dei Due Mari”. In circa 30 chilometri ci porta direttamente ad Alghero, dopo aver percorso l’ultimo tratto sulla SS127bis, già pienamente dentro Alghero, con il suo lungomare e lo splendido porto.
Chiamata “Barceloneta“, Alghero è l’unica enclave di lingua catalana fuori dalla penisola iberica. Alghero è una città molto interessante, le cui architetture antiche si accompagnano agli splendidi scenari della Riviera del Corallo, che qui viene lavorato da oltre due millenni.
Lasciamo Alghero oltrepassando il Lungomare Valencia, e ci immettiamo sulla SP105 Alghero-Bosa, in direzione proprio di quest’ultima, che raggiungiamo in circa 30 chilometri. Lungo il percorso, siamo per quasi tutto il tempo affiancati dal mare, con la splendida macchia mediterranea che caratterizza le belle strade panoramiche della Sardegna occidentale.
Dopo Bosa, la strada si sposta sull’entroterra, costeggiando Cuglieri e ritornando sul mare all’altezza di S’Archittu. Siamo sulla SS292, che in altri cinquanta chilometri circa di porta direttamente a Oristano, nuovamente sul mare e per la penultima tappa intermedia di questo tour in moto della Sardegna occidentale.
È una città dal profondo legame storico con Eleonora d’Arborea, giudicessa e figura politica di grande rilievo tra il XIV e il XV secolo. Oristano è a metà strada tra il mare e i monti dell’entroterra sardo. Molto interessante la Cattedrale di Santa Maria Assunta, in stile barocco, e le varie architetture civili, come il Palazzo degli Scolopi e la Torre di San Cristoforo, da scoprire durante una pausa in città.
Lasciamo Oristano seguendo per un breve tratto la SP56, che ci immette poi sull’ampio rettilineo della SS131, fino a Uras. Deviamo sulla SP47 in direzione di San Nicolò d’Arcidano e successivamente sul tratto “collinare” della SS126, passando per Guspini, verso Fluminimaggiore e in direzione di Iglesias. Il bel tratto di strada nell’entroterra ci risparmia qualche chilometro prezioso verso Sant’Antioco.
Dopo Iglesias, prendiamo la SS126, proseguendo fino a San Giovanni Suergiu. Qui deviamo verso ovest, fino a passare sul piccolo istmo di Is Loddis e arrivare, in un centinaio di chilometri circa, a Sant’Antioco, meta finale del nostro tour in moto sardo.
La Sardegna occidentale è una delle aree più affascinanti e meno conosciute dell’isola. È una terra che si distingue per la varietà dei suoi paesaggi, dove si alternano aspre scogliere a spiagge incontaminate e piccoli borghi intrisi di tradizioni. Uno degli elementi distintivi della Sardegna occidentale è senza dubbio la sua natura. Qui si trovano alcuni dei tratti costieri più belli dell’intera isola, come la costa di Bosa, con le sue spiagge di sabbia dorata e il mare cristallino, o quella della Penisola del Sinis, famosa per la spiaggia di Is Arutas, composta da piccoli chicchi di quarzo bianco che le conferiscono un aspetto quasi surreale. Il Sinis è anche una zona ricca di biodiversità, con stagni salmastri che ospitano numerose specie di uccelli migratori, tra cui fenicotteri rosa.
Più a nord, la città di Alghero, con le sue influenze catalane e il centro storico medievale, rappresenta un punto di partenza ideale per esplorare il promontorio di Capo Caccia, celebre per le sue grotte marine come la Grotta di Nettuno e per i suoi panorami mozzafiato.
La Sardegna occidentale è anche una terra profondamente legata alla sua storia millenaria. Lungo questa costa si trovano importanti siti archeologici che testimoniano la presenza di antiche civiltà. Uno dei più noti è il sito di Tharros, situato nella Penisola del Sinis, una città fondata dai Fenici e successivamente ampliata dai Romani. Tharros è un luogo straordinario per comprendere l’antica storia sarda, con le sue rovine affacciate sul mare e le colonne che si stagliano contro l’orizzonte.
Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport
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