Una grande pianura, ma non siamo in Padania: è lei la più estesa e particolare del Mezzogiorno

Una grande pianura, ma non siamo in Padania: è lei la più estesa e particolare del Mezzogiorno

Alessio Gabrielli  | 04 Set 2024  | Tempo di lettura: 4 minuti
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Conosciuto per essere stata la meta della transumanza per secoli, il Tavoliere delle Puglie è la pianura più vasta d’Italia. Noi vogliamo proporvi un itinerario alternativo al sempre più popolare Tratturo Magno, che vi porterà alla scoperta dell’entroterra a partire da Foggia con effetto speciale finale sul Gargano. Saliamo in sella allora e scopriamo il Tavoliere delle Puglie in moto!

Tavoliere delle Puglie in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

Il nostro itinerario ovviamente non prevede lunghe salite o ripide discese. Ci troviamo infatti in una delle pianure più famose d’Italia, proprio lì nel tacco della penisola. Il nostro percorso parte dall’entroterra per concludersi sull’Adriatico, proprio nel cuore dello sperone. Ma saliamo in sella e scopriamo il nostro itinerario nel Tavoliere Puglie.

Partiamo da Foggia. Da qui imbocchiamo la SS 655, partendo da Via Francesco Crispi in direzione Piazza XX Settembre; seguiamo la SS655 in direzione di SP105 prendendo l’uscita verso Ascoli Satriano Nord. Continuiamo sulla SP 105; al bivio svoltiamo a sinistra sulla Strada Comunale Stazione Ascoli. Attraverso Viale Domenico Pandiscia, Via Estramurale Pozzello, Via Pietro Giannone, Corso Umberto I e Via Sanniti attraversiamo il cuore antico della cittadina. Svoltiamo leggermente a destra e prendiamo Corso Vittorio Emanuele II/SP90, fino ad arrivare al cuore di Ascoli Satriano in una mezz’oretta di strada.

Riprendiamo la SP90 in direzione Viale Aldo Moro, svoltiamo a sinistra e imbocchiamo Via Cerignola/SP88. Questa volta svoltiamo a destra e prendiamo la SP 89, poi giriamo a sinistra e prendiamo la SP95. La scenografia sono distese di prati verdissimi a perdita d’occhio per 30 minuti, giusto il tempo di arrivare a Cerignola. Imbocchiamo allora Via Pietro Mascagni e poi Via Napoli; proseguiamo sulla SP 77 per poi svoltare a sinistra sulla SP 141 proprio prima di superare il Torrente Carapelli. Proseguiamo lungo la SP 141 superando l’Acquapark di Ippocampo, il Canale Cervaro Nuovo e attraversando l’Oasi Lago Salso e il Ponte Candelaro che sormonta l’omonimo torrente. Ancora su SP141, imbocchiamo Viale Giuseppe di Vittorio, Viale Aldo Moro, Viale Kennedy, Via Gaetano Palatella, Corso Roma, fino a Via Arcivescovado nel cuore di Manfredonia: la “porta del Gargano” e tappa finale del nostro viaggio ne il Tavoliere delle Puglie.

3000 km² per la più vasta pianura del Sud

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Il Tavoliere è una vasta pianura, la più estesa d’Italia (se si esclude la Pianura Padana) con i suoi tremila chilometri quadrati, emersa per sollevamento. Infatti la sua origine è legata all’emersione di fondali marini risalente ad epoche remote. Successivamente, sulla terra emersa andarono ad accumularsi detriti trasportati da alluvioni e dal corso dei fiumi discendenti dagli Appennini. Nella zona costiera il Tavoliere è parecchio paludoso, dal momento che buona parte dei fiumi che scorrono qui si insabbiano prima di arrivare al mare. Solamente l’Ofanto e il Carapelle sfociano nell’Adriatico. Con le bonifiche del XX secolo, la pianura ha dato il via ad una fortuna agricola, anche grazie alla rete idrica più efficiente della regione.

Il nome “Tavoliere” deriva dalle Tabulae Censuariae romane, una specie di elenchi del catasto in cui erano registrati i terreni posseduti dal fisco. Inoltre nel Medioevo il territorio era suddiviso in tre zone, salvo poi essere unificato sotto il Regno d’Italia. Ecco perché oggi parliamo di Tavoliere delle Puglie e non di Puglia.

Tratturi pugliesi

Il territorio tendenzialmente arido ha da sempre spinto gli abitanti di questi luoghi a dedicarsi alla pastorizia. Il Tavoliere ha svolto per secoli la funzione di pascolo invernale, in cui far svernare le greggi dall’Abruzzo verso Foggia e quindi il mare. I tratturi erano i percorsi battuti ogni anno dai pastori con le proprie pecore attraverso l’Italia peninsulare. Oggi questi cammini sono per lo più abbandonati, quantomeno nella loro funzione primaria, e si sono trasformati in una grande attrazione turistica per gli amanti del trekking e delle passeggiate esplorative.

Scoprite a tal proposito il Tratturo Magno in moto!

Cosa vedere nel Tavoliere di Puglia

Ascoli Satriano è la prima tappa che incontriamo; in una posizione strategica rialzata oggi conserva importanti testimonianze del passato locale. Roccaforte del dominio romano, la città fu protagonista delle Guerre Puniche in quanto si alleò con Annibale. La Cattedrale Natività della Beata Vergine Maria, realizzata in stile romano-gotico, e la barocca Chiesa di San Potito Martire sono due gioielli da visitare; ma anche l’antico Castello Normanno, il Palazzo Visciola e il Palazzo del Cavaliere. Il Parco Archeologico dei Dauni è un altro luogo imperdibile.

Cerignola, nella sua “Terra Vecchia”, conserva echi artistici e architettonici dell’antico passato. La Chiesa Madre di San Francesco d’Assisi, risalente all’XI secolo, è molto probabilmente l’edificio più antico della città. La Chiesa della Beata Vergine del Monte Carmelo è un capolavoro barocco, la cui facciata fu realizzata in due momenti successivi. Da visitare anche la Torre dell’Orologio risalente al XIX secolo e Il Monte, un’area protetta istituita nel 1982.

Punto di arrivo del nostro itinerario è Manfredonia. Fondata nel 1256 da Manfredi figlio di Federico II di Svevia, come dice il nome. La quattrocentesca Chiesa di San Domenico vi accoglie con il suo imponente portale gotico, mentre di fronte al Molo di Levante del porto vi aspetta il Castello Svevo con torri cilindriche e quadrate concluso dagli Angioini. La Chiesa di Santa Maria di Siponto sorge a pochi chilometri dalla città, ma prima delle inondazioni dei secoli precedenti sorgeva nel cuore della città antica.

Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport




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