Le colline gentili del Piemonte sono la meta giusta per vivere il lato artistico e la bontà dei sapori nella 'regione nobile' d'Italia

Le colline gentili del Piemonte sono la meta giusta per vivere il lato artistico e la bontà dei sapori nella ‘regione nobile’ d’Italia

Stefano Maria Meconi  | 29 Dic 2024  | Tempo di lettura: 6 minuti
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Una zona importante per la bellezza e per i suoi siti di rilevanza storica e culturale, con un susseguirsi armonico di borghi fortificati che proteggevano le comunità dalle possibili incursioni straniere che si muovevano nelle vaste pianure circostanti. Una introduzione altisonante e quasi enciclopedica per un territorio che in realtà è più vicino alla poesia e alla delicatezza di una sinfonia, il Monferrato, che nel 2014 l’UNESCO ha riconosciuto Patrimonio dell’Umanità insieme a Roero e Langhe, le altre due “terre nobili” del Piemonte. Zona di vini prestigiosi come il Grignolino e il Malvasia, di splendidi itinerari che solcano le colline e accelerano sui rettilinei delle zone pianeggianti, che si arricchiscono di chiese e santuari, castelli e vigneti, il tutto seguendo i ritmi della natura e i suoi colori. Partiamo?

Monferrato in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

L’itinerario parte da Casale Monferrato, che si trova sulla sponda sud del Po. Dopo aver visitato Casale si risale in sella per dirigersi verso Coniolo, percorrendo una strada secondaria che tra anse non troppo impegnative ti immergerà nello scenario suggestivo della campagna del Monferrato; affronterai un saliscendi lungo le colline che svelano a ogni curva gentili rilievi verdeggianti e vedute luccicanti del sole che si riflette nel Po. Percorrendo la SP 455, anche questa non particolarmente impegnativa, si raggiunge Pontestura, da cui ci si inoltra in una vallata che si restringe man mano che si percorre il rettilineo, fino a giungere in una zona costeggiata da colline più alte e immersa nel bosco. Si svolta in direzione di Serralunga raggiungendo il Sacro Monte di Crea, attraverso una strada più stretta. Tornando sulla strada principale la direzione è quella per Cereseto e poi Ottiglio; i motociclisti sono particolarmente affezionati a questo tragitto perché si dipana lungo strade strette che si arrampicano sulle colline, prima di sboccare sulla SP 31 che sale sino a Moncalvo. Si prosegue verso Montechiaro, Cortazzone e Montafia e, dopo aver ammirato le bellezze della chiesa di San Secondo si può riprendere la marcia dirigendosi a Castelnuovo Don Bosco, dove nacque il prete che fondò l’ordine dei Salesiani; la cittadina viene denominata terra di santi e di vini: qui si producono infatti il Malvasia e il Freisa. Si prosegue lungo la SP 458 per Albugnago raggiungendo Vezzolano. Tornando verso Albugnano si percorre la N458, caratterizzata da curve e controcurve spettacolari. Dopo questo intermezzo assolutamente imperdibile per gli appassionati delle due ruote, si può imboccare prima la SP 74 e poi tornare nuovamente sulla SP 458, che ti porterà a Cocconato, per poi fare ritorno al punto di partenza, a Casale Monferrato.

Le meravigliose colline che rendono il Piemonte un vero ‘patrimonio’

La zona del Monferrato è caratterizzata dalla presenza armonica di paesaggi verdeggianti, campi coltivati a vite e strade con pendenza media. Una ricchezza cangiante, dove l’andirivieni delle stagioni si esprime in una molteplicità di colori e di scenografie che sembrano fatte apposta per stupire il visitatore. Non a caso, il Piemonte è sempre stato terra di grandi narratori, personaggi storici e protagonisti della scena culturale del nostro Paese: da Camillo Benso di Cavour a Cesare Pavese, da Gianni Agnelli a Luciana Littizzetto, questa è la regione che ha dato all’italianità, prima e dopo l’Unità d’Italia, un carattere dal sapore nobiliare, lo stesso che ritroviamo scoprendo questi luoghi del Monferrato (ma non solo).

Casale Monferrato

casale monferrato

Casale Monferrato è una cittadina che in passato, intorno al ‘400, è stata capitale del Marchesato omonimo. Il suo centro storico è di una bellezza straordinaria in quanto vanta, oltre ad edifici storici civili importanti, un capolavoro architettonico religioso come la Sinagoga.

Casale era una piazzaforte dei Gonzaga che fu sottoposta a ben quattro assedi, nel XVII, secolo da parte di spagnoli e francesi. Ai giorni nostri il viaggiatore che percorre le sue strade avrà l’impressione di visitare una città ottocentesca, anche in virtù della piazza con i portici, la torre medievale e la statua di Carlo Alberto a cavallo. Questo è il cuore della città, il luogo di ritrovo dei casalesi che amano trascorrere i giorni di festa seduti a un caffè o passeggiando nella piazza.

Merita una visita anche il Duomo di Casale Monferrato, che si trova alle spalle della piazza; fu edificato intorno al 1100 e rifatto nel XIX secolo. È gotica la chiesa di San Domenico, con il chiostro e la torre, visitabile raggiungendo via Caire, non lontano dalla piazza principale. Lungo via Mameli si potranno ammirare gli edifici costruiti nel XV secolo, giungendo in via Cavour dove si trova il chiostro di Santa Croce, eretto sempre nel XV secolo e che oggi ospita un museo civico. C’è da segnalare, per i motociclisti che si trovassero da queste parti la seconda domenica del mese, il mercato dell’antiquariato nei pressi del castello.

Sacro Monte di Crea

sacro monte di crea, monferrato

È un santuario con 5 romitori e 23 cappelle, che nel Seicento fu eretto come luogo di preghiera in contrapposizione alla Riforma Luterana. Le cappelle in origine erano visibili, oggi sono nascoste nel bosco, ma conservano ancora le statue in terracotta con immagini dei misteri del rosario. Il progetto ha come autori il pittore Caccia, detto il Moncalvo e gli scultori fiamminghi Nicolas e Jean de Wespin.

Moncalvo

moncalvo

Un borgo che offre un panorama decisamente interessante sulla pianura del Monferrato, che conduce lo sguardo verso la città di Asti. Il centro storico di Moncalvo merita una passeggiata a piedi, per ammirarne i luoghi simbolo, dal teatro comunale all’interessante Casa Lanfrancone. Nonostante non sia uno dei rioni tradizionali di Asti, Moncalvo partecipa allo storico Palio, una delle manifestazioni più interessanti del fine estate piemontese.

Abbazia di Vezzolano

abbazia-di-vezzolano

Il paese di Vezzolano è celebre per la sua abbazia in stile gotico-romanico, uno dei monumenti più importanti di tutto il Piemonte; il chiostro all’interno del monastero benedettino presenta affreschi del Trecento, mentre nella chiesa spiccano dei preziosi bassorilievi che raffigurano i profeti.

Borghi e località del Monferrato da non perdere

cortazzone, monferrato

In questo viaggio lungo le meraviglie del Monferrato avrai la possibilità di percorrere piccoli tratti di strada dove ti sembrerà di essere l’ultima persona sulla terra. Troverai stradine che si immergono nella campagna verdeggiante, come quella che arriva a Montechiaro, la cui chiesa romanica merita una visita; oppure quella per Cortazzone, che attraversa prati e boschi: la cittadina viene annunciata dal suo trecentesco castello costruito con mattoni rossi.

Prosegui dunque per Montafia, un piccolo paese dove sono ancora visibili gli imponenti bastioni che sorreggevano il castello medievale; sempre sulla strada c’è un bivio che conduce alla chiesa romanica di San Secondo, edificio religioso dell’XI secolo: vale la pena parcheggiare la moto e visitare l’edificio all’interno, per ammirare i capitelli decorati con figure di animali fantastici.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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