Immersa tra laghi e montagne delle Alpi si sviluppa questa valle incantata come un'oasi paradisiaca

Immersa tra laghi e montagne delle Alpi si sviluppa questa valle incantata come un’oasi paradisiaca

Alessio Gabrielli  | 11 Set 2024  | Tempo di lettura: 4 minuti
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Un fazzoletto di terra, completamente montuoso, che si estende su una superficie di circa 141 km², profondamente segnato dal corso del torrente Ovesca e contornato da cime maestose ed imponenti: è questo il territorio della Valle Antrona, una delle sette valli che si dipartono dall’Ossola, nella provincia del Piemonte del Verbano-Chiuso-Ossola.

Valle Antrona in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

L’itinerario proposto, che per ovvie ragioni di clima va affrontato rigorosamente in tarda primavera e piena estate (da maggio a metà di settembre), ha inizio dal centro di Villadossola, facilmente raggiungibile mediante la Strada Statale 33, il cui tracciato, che si snoda lungo il corso del fiume Toce, già rappresenta un ottimo preludio agli idilliaci paesaggi che ci si appresta ad ammirare.

Da Villadossola ha inizio la Via Valle Antrona, dalla lunghezza di circa 23 chilometri che, risalendo lungo i versanti della Valle, conduce nel cuore del Parco Naturale, e precisamente fino al piccolo comune di Antrona Schieranco, centro di poco più di 400 abitanti nato nel 1928 dall’unione dei preesistenti borghi di Antronapiana e Schieranco.

La strada, che si snoda ad un’altitudine di circa 1.500 metri slm, è stretta e decisamente ripida, con una pendenza che raggiunge il valore massimo del 13%, attestandosi sul 5,4% di media. Il fondo stradale non sempre si presenta in condizioni ottimali, ma spesso è dissestato e difficile; ciononostante, vale sicuramente la pena di percorrere i suoi 39 tornanti per raggiungere gli spettacolari scorci panoramici sui laghi di montagna che coronano l’itinerario.

Seguendo la strada, si attraversano i borghi principali della Valle Antrona, come Montescheno (il più basso , per altitudine), Seppiana, Viganella e, infine, Antrona Schieranco, fino a raggiungere la località Antronapiana. Da qui si dipartono numerosi percorsi diretti ai laghi circostanti, che è possibile visitare a piedi, seguendo sentieri straordinari che girano tutt’intorno agli splendidi bacini montani.

La zona dei laghi

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In particolare, da Antronapiana si può raggiungere l’Alpe Russi, per ammirare il Lago di Antrona, pittoresco specchio d’acqua generato da un tragico evento franoso del 1642, oppure l’Alpe Cheggio, dove si trova il suggestivo Lago dei Cavalli, bacino artificiale originato dalla costruzione di una diga, negli anni Venti.

In base alla memoria storica degli abitanti del posto, il nome del lago “dei Cavalli” deriva dall’antica usanza di portarvi a pascolare asini, cavalli e muli che servivano per effettuare il trasporto delle merci tra il valichi alpini. Oggi i cavalli e gli asini non si vedono più come nel passato, ma è possibile ammirare altri animali straordinari, come le marmotte, con il loro tipico verso d’allarme, gli stambecchi al pascolo e, se si è fortunati, qualche meraviglioso esemplare di aquila intenta a cacciare.

Il Lago dei Cavalli, nel cuore della Valle Antrona, rappresenta anch’esso, alla stregua del Lago di Antrona, una meta obbligata per gli amanti della natura che desiderino conoscere i paradisi terrestri ancora presenti in Piemonte.

Dall’Alpe Cheggio ha inizio la suggestiva passeggiata ad anello che circonda il lago e lungo il quale si trova, alla rispettabile altezza di 1.474 metri, il punto di ristoro denominato Rifugio Città di Novara.

Sia che si scelga di scoprire l’Alpe Russi, sia che si preferisca l’Alpe Cheggio (in un solo giorno è difficile riuscire a fare entrambe le escursioni), il fascino dei laghi dal colore dello smeraldo sarà in grado di ripagare l’accidentato tragitto affrontato per raggiungerli.

La Valle Antrona: il fascino della natura selvaggia e incontaminata

La Valle Antrona, la cui minore altitudine, nel comune di Montescheno, è di 450 metri sul livello del mare, raggiunge l’altezza massima di 3.656 metri sulla cima del Pizzo d’Andolla, la montagna più alta della Valle, posta a confine tra Svizzera e Italia.

Il discreto dislivello, che come si vede raggiunge i 2.200 metri, conferisce alla vallata un’orografia mossa e accidentata che si esprime negli spettacolari paesaggi, impervi e affascinanti, che caratterizzano la zona. Tra le aspre vette che la delimitano, la Valle Antrona custodisce paesaggi naturali, rudi e selvaggi, di indiscutibile bellezza.

Immensi boschi di pini e larici fanno da cornice al Lago di Antrona, uno specchio d’acqua che, riflettendo il colore del cielo e della rigogliosa vegetazione circostante, appare come uno smeraldo, sapientemente incastonato tra i massicci alpini.

L’integrità dello straordinario ambiente naturale della Valle è stato assicurato con l’istituzione, da parte della Regione Piemonte nel 2009, del Parco Naturale dell’Alta Valle Antrona, che mira a preservare e a valorizzare una superficie di paradiso naturale di circa 7.440 ettari..

Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport



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