Se Annibale lo attraversò con gli elefanti, perché noi non potremmo farlo a bordo della nostra fedele compagna a due ruote? Dopo 2000 (e rotti) anni di avventure che hanno ridisegnato la storia di Roma e del Mediterraneo, c’è un luogo che, a parte una manciata d’asfalto, ha conservato la stessa bellezza ammirata dalle truppe del generale cartaginese che attraversò le Alpi. Un confine geografico e politico, quello tra Italia e Francia, che sul Colle della Maddalena ha assunto una importante valenza commerciale, ma che a noi suscita soprattutto voglia di viaggiare in moto, vista la bellezza di un paesaggio che alterna laghi alpini, picchi innevati, alpeggi verdi e picchi rocciosi. E che ti farà vivere tutto il bello del mototurismo tra il Bel Paese e la terra dei nostri ‘cugini’. Che facciamo, partiamo?
Se veniamo dall’Italia, una volta arrivati in autostrada fino a Cuneo oppure a Torino, dobbiamo seguire le indicazioni per arrivare all’abitato di Borgo San Dalmazzo. Da qui parte la lunga Strada Statale 21 che, con in un susseguirsi di curve e tornanti, porta prima al paesino di Demonte, poi a quello di Vinadio e infine al confine di stato. La segnaletica è sempre ben visibile, pertanto non è possibile sbagliare strada. Una volta arrivati al Colle della Maddalena è possibile proseguire il proprio viaggio affrontando la discesa dalla parte francese del valico. Anche da questo lato le strade sono buone e con ottima segnaletica stradale. Una volta giunti in Francia è possibile continuare visitando anche gli altri valichi alpini che si trovano nelle immediate vicinanze, come il Colle dell’Izoard o il Colle dell’Agnello. Durante la bella stagione, quando i passi sono sicuramente aperti, si può anche organizzare un tour di più giorni in moto, scendendo e risalendo dai valichi alpini collegati tra di loro, sostando nelle tante strutture alberghiere che si trovano in zona e gustando la cucina piemontese e quella italiana, a seconda dello Stato in cui ci si trova. Dal Colle della Maddalena, proseguendo lungo la strada D900 che si trasforma in D902 una volta giunti nel paesino di Saint-Paul-sur-Ubaye, potete arrivare fino al Colle di Vars, situato ancora più in alto, ad una quota di 2111 metri sul livello del mare. Vars è una nota località sciistica che durante l’inverno diventa molto frequentata da sciatori provenienti sia dall’Italia che dalla Francia.
Il Colle della Maddalena lo chiamiamo così da questo lato del confine, ma per gli amici francofoni è Col de Larche, dal momento che si tratta del confine naturale tra l’Italia e la Francia e che collega ancora oggi, come un tempo, la Valle Stura di Demonte alla Val d’Ubaye. Ma la sua posizione di frontiera non finisce qui: il Colle sorge lungo le Alpi Occidentali e separa le Alpi Marittime dalle Alpi Cozie. Insomma: un itinerario in moto magico a 1996 metri sul livello del mare che vi farà sentire in due, tre, quattro, infiniti posti contemporaneamente!
Il Colle della Maddalena, dopo un passato militare, si è trasformata in meta turistica di grande fascino. A richiamare migliaia di turisti ogni anno è lo stupendo paesaggio che si ammirabile dall’alto. Se dodici mesi su dodici il panorama è imperdibile, in primavera è possibile vedere lungo la strada pascoli ancora parzialmente coperti dalla neve che lentamente si scioglie, mentre in inverno, il Lago della Maddalena si ghiaccia e lo spettacolo è davvero meraviglioso.
Lungo la strada, dal lato italiano del colle, è possibile godere di un grazioso laghetto alpino adatto ad una piccola escursione giornaliera: il lago della Maddalena, la cui nascita è avvolta nella leggenda. Una fanciulla di nome Maddalena portava qui ogni giorno il suo bestiame a pascolare. Una volta diventati anziani, i suoi genitori decisero di donarle quel terreno per ringraziarla del suo impegno e dei sacrifici ma i fratelli, gelosi, annullarono il testamento. Maddalena pregò così tanto che dal pascolo iniziò a sorgere l’acqua che diede vita al lago che prese il suo nome. Questo luogo è particolarmente suggestivo e la sosta è resa ancora più confortevole grazie alla presenza di un bar presso il quale sostare prima di immergersi nel valico.
Una tappa assolutamente da non perdere è poi quella del Colle della Bonette che sorge sul versante francese del Colle della Maddalena. Arrivati sul picco, si può dire con certezza che ci troviamo sulla strada più alta d’Europa. Sicuramente lo spettacolo è mozzafiato e siamo circondati dalla natura più pura e incontaminata.
Se avete intenzione di attraversare il Colle della Maddalena durante l’inverno, vi consigliamo di consultare attentamente le informazioni in merito alla sua apertura. Purtroppo non sono rare le frane causate dalla neve scende copiosa che costringono a chiudere il valico per la sicurezza. L’ultimo di questi eventi è capitato nel febbraio 2019, quando il Colle della Maddalena è stato chiuso a causa della caduta di 900 metri di roccia sulla strada (per fortuna senza danni a persone e veicoli).
Colle della Maddalena
La strada per raggiungere il Colle della Maddalena è molto apprezzata dai motociclisti per la sua traiettoria sinuosa. La maggior parte delle curve sono facili, la pendenza non è eccessiva e il paesaggio è spettacolare; non mancano inoltre spiazzi e arie di sosta da cui fotografare le montagne innevate e gli scorci di paesaggio alpino. Bisogna comunque prestare attenzione. Per quanto riguarda i tratti stradali, i motociclisti dovrebbero guidare con prudenza soprattutto in prossimità dei tornanti 18, 19 e 20, particolarmente stretti e impegnativi. Sulla SS21 del Colle della Madeleine è presente un segnalatore di controllo della velocità.
Fate molta attenzione ai camion che vengono in senso opposto, soprattutto in prossimità dei tornanti più stretti e durante la settimana; infatti la strada è un nodo di collegamento ancora molto utilizzato dal trasporto su gomma. Sarebbe il caso di moderare la velocità anche Durante la stagione estiva tenete gli occhi aperti: le marmotte, ormai abituate alla presenza dell’uomo, si avvicinano alla strada mettendo in pericolo la sicurezza del motociclista. Il manto stradale è ben tenuto e curato lungo tutto il percorso, qualche piccola eccezione verso la cima del Colle della Maddalena, soprattutto sul versante italiano.
Il Colle rimane chiuso in caso di condizioni meteo avverse come forti nevicate o rischio valanghe, altrimenti è generalmente percorribile già a partire dal mese di marzo.
Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015
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