Nella strada "bassa" c'è l'avventura buona: 730 metri bastano per godersi tutto il bello (e il buono) del Centro Italia

Nella strada “bassa” c’è l’avventura buona: 730 metri bastano per godersi tutto il bello (e il buono) del Centro Italia

Stefano Maria Meconi  | 11 Ott 2024  | Tempo di lettura: 4 minuti
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Bocca Serriola è un passo di montagna amatissimo dai motociclisti di Marche e Umbria, i quali approfittano di ogni momento libero e di ogni raggio di sole per percorrere le curve che separano Apecchio da Città di Castello all’insegna di paesaggi unici e borghi sospesi nel tempo. Più nello specifico, il valico dell’Appennino Centrale divide la Valle del Biscubio dalla Val Tiberina e sorge interamente in territorio umbro, ma ovviamente a pochissimi chilometri dal confine tra la provincia perugina e quella di Pesaro e Urbino.  Il nostro moto itinerario di oggi ci porta a percorrere le bellissime strade tra Marche e Umbria scoprendo, curva dopo curva, Bocca Serriola insieme a Bocca Trabaria. Siete pronti a fare un po’ di curve in sella alla vostra amata due ruote? Partiamo!

Bocca Serriola in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

Partiamo da Città di Castello alla volta della Bocca Serriola. Usciti dal centro cittadino, ci immettiamo sulla SR257, anche detta “Apecchiese”. Ed è proprio verso Apecchio che ci stiamo dirigendo, risalendo la china di questo valico che si spinge fino a 730 m s.l.m. Superato il confine, nelle Marche la strada diventa SP257, declassata a provinciale per gli ultimi tratti di questi 27 chilometri, prima tappa del viaggio. Ancora la SP257 ci porta verso Piobbico e prosegue fino ad Acqualagna, la celebre località del tartufo marchigiano (26,5 km). Riprendiamo il passo, ma concedendoci una splendida deviazione dalla SS3 lungo le Gole del Furlo, iconico sito marchigiano con la galleria d’epoca romana. Rientriamo sulla Statale 3 e arriviamo a Fossombrone (10 km), proseguendo infine sulla SS73bis fino alla destinazione conclusiva, Fano, che raggiungiamo con una tappa di 28 km e dopo poco meno di 100 km dalla partenza.

Il passo delle due regioni, dove Marche e Umbria si incontrano

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Il nome Bocca Serriola (a volte si può trovare scritto anche con una sola “r”, anche in cima al valico), sembrerebbe derivare dal latino “serrula-ae” (“sega”). I romani erano infatti soliti raccogliere il legname di questa zona da inviare a Roma tramite il Tevere per costruire navi e infrastrutture. Oggi, la strada unisce Umbria e Marche, fungendo da collegamento tra Città di Castello e Acqualagna, due importanti città alle estremità dei confini regionali. Allo stesso modo, è un percorso alternativo alla SS73bis che permette di dirigersi dal Centro Italia fino verso all’Adriatico, come abbiamo visto nel percorso appena proposto.

Cosa vedere lungo l’itinerario

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  • Città di Castello è una delle tante, imperdibili mete di un viaggio alla volta della Bocca Serriola. Dai capolavori medievali a Giorgio Vasari fino ad Alberto Burri, in ogni angolo della città si respira arte. Il Palazzo Comunale con la sua torre, il Palazzo Albizzini e la torre civica sono testimoni di antichi splendori lungo la strada che conduce verso la Toscana.
  • Apecchio, ai piedi del Monte Nerone, è un piccolo borgo medievale con la sua splendida torre dell’orologio – il Campanone – del XV secolo e il Palazzo Ubaldini, dove si trova un importante museo dedicato alla storia geologica-fossile del territorio.
  • Acqualagna è, alla pari di Alba, una delle più importanti città italiane del tartufo. La sua Fiera nazionale, che si tiene a più riprese durante l’anno ma con un focus ovviamente in autunno, richiama decine di migliaia di persone ed è sia un appuntamento commerciale per la vendita dei funghi, sia un evento culturale. Nei pressi di Acqualagna si può visitare la splendida gola del Furlo.
  • Fossombrone: poco più di 9000 abitanti e tanto, tantissimo verde, qui la storia si apre in numerose e molteplici interpretazioni. A partire dalla Rocca malatestiana, edificio dal grande impatto scenico, alla pari della chiesa di San Filippo Neri, il cui apparato decorativo barocco è un vero trionfo dell’arte seicentesca. 
  • Fano è una delle più importanti città delle Marche. Introdotta dall’arco di Augusto, approdo marittimo dell’antica Via Flaminia di epoca romana (quando la città era nota come Fanum Fortunae), qui si tiene dal 1347 uno dei più importanti Carnevale d’Italia (quello di Venezia è attestato, secondo fonti diverse, al 1094 o al 1296).

Dove mangiare lungo il percorso della Bocca Serriola

Ta le Marche e l’Umbria non si nascondono solamente alcuni dei borghi medievali e rinascimentali più suggestivi d’Italia. Queste zone, decisamente incontaminate, offrono anche grandi prodotti della terra e capolavori enogastronomici da assaporare con le gambe sotto il tavolo. Ecco tre ristoranti da non perdere lungo il nostro itinerario:

  • Casa Tintoria (Via delle Mura, Urbania) è l’interessante locale gestito da Giorgio Bendelli. Una gestione familiare e un’accoglienza calorosa per assaporare i piatti tipici di Urbania nella cornice di un’antica tintoria del Trecento. Prodotti dell’orto e ricette incredibili per un fantastico rapporto qualità-prezzo. 
  • Vineria del Vasaio (Via Cacioppa/Via del Popolo 4, Città di Castello) è un ristorante nascosto tra i vicoli del centro, dove vi consigliamo di provare i primi piatti, in particolare ravioli e tortelli. E per chiudere in bellezza? Cantucci e vinsanto.
  • Agriturismo Ca’ Maddalena (Località Ca Maddalena, Fermignano) si trova nella patria del tartufo e propone la cucina tipica del territorio, in gran parte con ingredienti di produzione propria. Da provare sono le tagliatelle ai porcini freschissimi ed gli strozzapreti con patate, salsiccia e pomodorini secchi.
Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015




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