Autunno, finalmente sei arrivato! La stagione del foliage, della natura che si trasforma in mille e incantevoli colori e soprattutto la stagione in cui entra nel vivo la raccolta del tartufo, il magnifico (e spesso costosissimo) tubero che arricchisce ogni piatto. E per i riders che hanno voglia di soste a base di ottime specialità, c’è un percorso nel Centro Italia che risponde proprio a questa esigenza. Situata nel cuore delle Marche, la Strada Apecchiese tocca alcune città dove l’oro della Terra è una vera istituzione. Oltre alle curve e alle bellissime città, infatti, è un vero invito a sostare in una delle locande dei borghi marchigiani, per assaporare le specialità culinarie con spolverate di tartufo. Oltre a riempire il serbatoio, è giusto anche riempire la pancia!
Perfetta da scoprire nel periodo compreso tra ottobre e novembre, la Strada Apecchiese è un percorso per veri gourmand e non solo. Grazie ai suoi paesaggi verdi e lussureggianti, si può facilmente percorrere in ogni momento dell’anno.
La Strada Apecchiese corrisponde alla Strada Provinciale SP257. Un percorso compreso tra Acqualagna e Città di Castello. Acqualagna, in particolare, è raggiungibile in mezz’ora dall’uscita di Fano dell’autostrada adriatica. Da Acqualagna si prende la SP257 verso Fossato e Bellaria, costeggiando il corso del fiume Candigliano. Proseguendo, si sale leggermente di altitudine toccando i borghi di Naro, Piobbico e poi Apecchio. Proseguendo sulla Strada Apecchiese è il momento di entrare nel territorio dell’Umbria, passando per il valico della Bocca Serriola e, tramite una serie di curve e tornanti, arrivando a Città di Castello. Per tornare ad Acqualagna si può percorrere il percorso dell’andata a ritroso, oppure realizzare un vero e proprio anello. In questo caso basta la SP106 in direzione Baucca e Ronchi, arrivando così a Pietralunga. Da qui si prosegue lungo la SP201 che, lungo una bella salita di curve a gomito, rientra nelle Marche a Pianello e, passando per Cagli, arriva ad Acqualagna tramite la SP3.
La Strada Apecchiese, che prende il nome da uno dei borghi che attraversa (Apecchio) è nel cuore della zona delle Marche famosa per il tartufo bianco. L’area è quella della provincia di Pesaro Urbino, quindi nel nord della regione.
Il tartufo delle Marche ha la sua “capitale” nel borgo di Acqualagna. Questa è la sede dei più importanti eventi, aste specializzate, club di estimatori del tartufo a livello nazionale. La Fiera Nazionale del Tartufo Bianco, giunta quest’anno alla sua 53° edizione, si conferma insieme alla Fiera di Alba come il più importante evento italiano sul tartufo, capace di attirare un vastissimo pubblico nazionale e internazionale che arriva qui soprattutto per acquistare il pregiatissimo prodotto. Gli altri centri famosi per la raccolta (e in alcuni casi la “coltivazione”) del tartufo sono Sant’Angelo in Vado, Apecchio, Pergola (sedi di importanti mercati del tartufo pregiato) ma anche Carpegna, Novafeltria, Sassocorvaro, Cagli, Piobbico, Fossombrone e la stessa Urbino capoluogo di provincia.
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