Ferma e salda come la bellezza delle Marche: ecco la città che unisce in un solo sguardo l'Adriatico agli Appennini - TrueRiders

Ferma e salda come la bellezza delle Marche: ecco la città che unisce in un solo sguardo l’Adriatico agli Appennini

Stefano Maria Meconi  | 21 Giu 2024  | Tempo di lettura: 5 minuti
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Poco nota rispetto alle sue illustri vicine, eppure capace di sorprendere con il ricco cocktail di storia, cultura e sapori che regala. Insomma, una di quelle città di provincia alle quali difficilmente pensiamo prima di partire, magari una scoperta che è frutto di una deviazione. Eppure, Fermo e il territorio che la circonda, sul quale insistono tanto gli Appennini quanto il Mar Adriatico, è terra eterogenea e di sicuro interesse. Un luogo capace di conquistare con la sua vista a 360 gradi, che dal capoluogo spazia verso i Monti Sibillini, le spiagge marchigiane distanti solo pochi chilometri e sulle ampie colline delle Marche. Profilo medievale, terra franca e aperta, accoglienza fatta dei piaceri della tavola: c’è proprio tutto quello che ci serve per un grande viaggio. Partiamo?

1 Fermo in moto. L’itinerario

1.1 Mappa

1.2 Percorso

Un percorso armonico, fatto di alti e bassi e saliscendi continui lungo il Fermano e la provincia di Macerata. In soli 90 chilometri visiteremo, oltre a Fermo, altre tre località intermedie (Moresco, Montegranaro e Montegiorgio) proseguendo infine verso Tolentino. Questo percorso, che segue strade provinciali e statali, non presenta particolari difficoltà né limitazioni al traffico.

Fermo si raggiunge facilmente tramite la A14-E55, la cosiddetta Adriatica che congiunge Bologna a Taranto. Si passa per Porto San Giorgio, arrivando poi in città tramite Via Domenico Collina/Viale Trento. Da qui parte la nostra avventura, fatta di un continuo e piacevole alternarsi di panorami e città. Il primo tratto del percorso vero e proprio è lungo 11 chilometri e, tramite la Provinciale 102, ci porta dritti a Moresco. Riprendiamo il cammino, stavolta lungo 27 chilometri, in direzione nord. Più precisamente la prossima meta è Montegranaro. La raggiungiamo passando per la SP56 (verso Fermo), la SP157 e, nell’ultimo tratto (Campiglione-Montegranaro) la SP219/SP30.

Di nuovo in sella, per i 20 chilometri ci separano da Montegiorgio. La raggiungiamo guidando sulla SP39/SP72/SP52. Il percorso è piuttosto semplice, con buon asfalto e con le dovute segnalazioni per arrivare a meta. 32 chilometri ci separano infine da Tolentino, approdo finale di questo itinerario. 

2 Fermo e i suoi dintorni: un mondo da scoprire


L’ingresso a Fermo, una delle piccole città più belle delle Marche

A Fermo meritano sicuramente la visita due collezioni museali: la Pinacoteca civica e il Museo della pipa. La prima, ospitata da Palazzo dei Priori, è ricca di capolavori artistici, tra tutti lavori di Rubens e di Jacobello del Fiore. Il Museo Nicola Rizzi (presso Villa Vitali) è invece una recente collezione che Paolo Dioguardi ha voluto dedicare alla pipa da tabacco. Un’idea originale, che permette di conoscere la storia e l’evoluzione di uno strumento comune in molte parti del mondo. Un pezzo di storia italiana, perché qui sono raccolte le pipe appartenute, tra gli altri, a Giuseppe Garibaldi e Sandro Pertini.

2.1 Moresco


Il centro storico di Moresco, decisamente ben conservato e con i suoi palazzetti medievali

Una delle mete più curiose e particolari da scoprire nei dintorni di Fermo è certamente Moresco, antico borgo medievale della valle dell’Aso. Circondato da possenti mura, qui il tempo sembra essersi fermato al 1083. È questo infatti l’anno della sua fondazione, secondo la leggenda per proteggere la zona dalle scorribande dei Mori. Per scorgere i nemici che arrivavano dal mare, la popolazione locale costruì la Torre Ettagonale. Si tratta di uno splendido esempio di architettura medievale, 25 metri di torre imperniata su una pianta a sette lati, decisamente originale. Dalla sua cima si gode un incredibile panorama su tutta la zona circostante. Peccato solo che sia visitabile unicamente durante il fine settimana. C’è però molto altro da vedere, come la Torre dell’Orologio risalente al Trecento o l’antica Piazza del Castello, con il suo portico.

2.2 I 3 monti del Fermano: Monterubbiano, Montegranaro e Montegiorgio


Il centro storico di Monterubbiano

Monterubbiano è la città natale del pittore rinascimentale Vincenzo Pagani. A lui è dedicato il teatro civico, mentre le chiese e la Pinacoteca civica ne ospitano diverse opere di livello.

Montegranaro, anche detta Veregra, dal nome latino, è famosa per le sue chiese ricche di dipinti d’autore. In particolare la Chiesa di San Serafino ospita una imponente Crocifissione di Filippo Ricci, mentre in quella dei Santi Filippo e Giacomo un ritratto ricorda Annibal Caro, priore secolare dell’edificio e celebre scrittore del Cinquecento.

Montegiorgio è un borgo che divenne molto famoso nel corso del Medioevo. È a questo periodo che risale il grande Arco di San Salvatore, ovvero quello che rimane di un’omonima chiesa abbattuta dell’Ottocento. Come da tradizione marchigiana, anche la città ospita un teatro storico: il Teatro Alaleona. Deve il suo nome all’organista e compositore Domenico Alaleona, celebre in tutta Italia e montegiorgese DOC.

2.3 I borghi sul mare della provincia di Fermo


Il mare a Porto San Giorgio

A Sant’Elpidio a Mare si trova l’antichissima Abbazia di Santa Croce al Chienti. Pensate: questo edificio, che pare sia stato voluto da Carlo il Grosso – ultimo imperatore carolingio – fu costruito nel IX secolo. Ha, in sostanza, più di milleduecento anni di storia. Sempre parlando di mare, tra i comuni che affacciano sull’Adriatico ci sono invece Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio, molto frequentati dai turisti in estate. Qui, l’accoglienza familiare e il bel mare regalano piacevoli opportunità di vacanza.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015




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