Il Passo del Ghisallo (o Colle, com’è spesso chiamato in zona) è un valico situato nel cosiddetto “Triangolo Lariano”, ovvero la zona definita dai due rami del Lago di Como. Nei pressi di un così importante e suggestivo luogo turistico, il Ghisallo è spesso meta di gite in moto. Turisticamente rilevante anche per la presenza di uno storico Santuario, è molto apprezzato anche dai ciclisti per i motivi che scopriremo in seguito.
Il percorso che porta al Santuario della Madonna del Ghisallo attraverso il Passo del Ghisallo è un itinerario quasi ad anello che parte da Canzo e termina a Como.
Salendo sul Passo del Ghisallo partendo da Canzo, si avrà la chance di ammirare un panorama verdeggiante e rigoglioso. Nelle giornate limpide e soleggiate si riescono a scorgere le vette della vicina Svizzera e degli Appennini. Dopo essere partiti da Canzo la meta prediletta di questo itinerario si presenta subito. Infatti si giunge immediatamente al Passo del Ghisallo e al Santuario dove è obbligatoria una sosta. Da qui si ridiscende a Bellagio prima di dirigersi verso la tappa fina di Como, sulla sponda dell’omonimo lago e in uno scenario che lascia a bocca aperta.
Panorama dal Passo del Ghisallo
Il Passo del Ghisallo corrisponde ad un valico stradale considerato tra i più importanti del Nord Italia. Si trova a Ghisallo, frazione del comune di Magreglio in provincia di Como. Nei pressi della vetta di questa montagna, situata ad un’altezza di 754 metri, è presente anche l’iconico Santuario della Madonna del Ghisallo, autentico simbolo del territorio non solo dal punto di vista religioso.
La zona si trova a pochi chilometri in linea d’aria dal ramo lecchese del Lario, ed è facilmente raggiungibile da Bellagio passando per Civenna. Per chi proviene da Lecco, invece, si prosegue fino a Onno per risalire ad Asso e dirigersi al Ghisallo. In alternativa si prosegue per Cesana Brianza e, risalendo per Canzo, si arriva nuovamente ad Asso.
Il Santuario della Madonna di Ghisallo
Il Santuario della Madonna del Ghisallo è un complesso religioso di ridotte dimensioni, costruito in epoca medievale. La sua realizzazione si deve al voto di un viandante che, affidandosi alla protezione della Vergine, riuscì a scampare dall’assalto di un gruppo di briganti.
Più volte tappa del Giro di Lombardia e del Giro d’Italia, la zona è particolarmente frequentata dai ciclisti. Per questo motivo Don Ermelindo Viganò, che fu parroco e rettore del Santuario dal 1944 al 1985 (anno della sua morte), chiese e ottenne da Papa Pio XII che la Madonna del Ghisallo divenisse la Patrona universale dei ciclisti. Alla dedicazione, nel 1949, giunsero gli stessi Bartali e Coppi, che trasportarono la fiaccola bronzea benedetta da Papa Pacelli. Ancora oggi vi è un fuoco eterno acceso nel Santuario, che simboleggia la memoria dei ciclisti scomparsi e la “fiamma” della Fede.
A lato del santuario, ti suggeriamo di scoprire il Museo del Ciclismo, inaugurato a partire dal 2006 e capaci di proiettarti in un mondo davvero intrigante. La struttura interna è costituita da tre piani in successione e raccoglie una sequenza infinita di oggetti e accessori donati dalle vecchie glorie del ciclismo.
Ti basta spostarti di poco, invece, per dare un’occhiata a varie località in grado di rendere il panorama complessivo davvero unico. Per esempio, Canzo viene considerata come un’autentica perla della zona, nei pressi del suggestivo lago del Segrino ed immersa tra diversi Corni. Immancabile, ovviamente, una visita alle sponde del Lago di Como.
Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport
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