Il Passo della Scaparina sorge esattamente al confine tra l’Emilia Romagna e la Lombardia. Per raggiungere il valico è possibile partire da Est, in particolare percorrendo la strada che da Bobbio al Trebbiatale passa per la cittadina di Ceci; da Nord percorrendo la SP 89 dal Passo del Penice; da Ovest lungo la via della Valle Staffora per Varzi; oppure da Sud percorrendo la strada che proviene dal Passo del Brallo. Si tratta di una salita appenninica particolarmente interessante, che raggiunge i 1108 metri di altitudine nel punto più alto del Passo Scaparina, e che si snoda per circa 12 chilometri. Al centro di diversi itinerari anche escursionistici, ovvi vogliamo proporvi un itinerario per scoprire il Passo Scaparina in moto.
L’itinerario che vi proponiamo è alquanto semplice e breve, potremmo parlare del percorso perfetto per una passeggiata domenicale. Ma questo non significa che è pronto ad offrire solo poche emozioni. Il paesaggio appenninico e il valico del confine emiliano sono garanzie di un’esperienza caratteristica, da concludere sicuramente in bellezza con una pausa rigenerativa. Scopriamo allora l’itinerario.
Partiamo da Bobbio. Imbocchiamo subito Viale Giuseppe Garibaldi verso Via Giuseppe Mazzini/SS461. Svoltiamo a destra e prendiamo la SS45 in direzione di Genova. Poi proseguiamo sulla Strada di Ceci/SP69 che ci conduce alla cittadina. Attraversando il cuore del paese, svoltiamo a sinistra seguendo le indicazioni per la Località Passo Scaparina. Continuiamo sulla Strada Scaparina-Ceci e svoltiamo a destra per prendere la SP89. In 8 minuti Simao arrivati al Passo della Scaparina. Procediamo in direzione nordest da SP89 verso Località Passo Scaparina e imbocchiamo la destra per immetterci su SS461. Quest’ultima strada ci conduce alla volta del Passo del Penice nel giro di soli 10 minuti.
Come già anticipato, il Passo Scaparina mette in comunicazione Lombardia ed Emilia-Romagna. In particolare il valico collega la Valle Staffora alla Val Trebbia. Lungo il nostro itinerario, che resta aperto tutto l’anno, incontriamo diversi punti d’interesse.
Bobbio è uno dei Borghi più Belli d’Italia e si trova in Emilia Romagna e secondo la tradizione è capolavoro di un monaco irlandese, San Colombano. l’Abbazia di Bobbio è d’altronde conosciuta come uno dei più importanti e proprio intorno a questo edificio, durante il Medioevo, si sviluppò l’intero abitato. Oltre all’abbazia, passeggiamo sul Ponte del Gobbo, secondo la tradizione eretto dal diavolo, e la Cattedrale di Santa Maria Assunta.
Ceci costituisce una frazione del comune di Bobbio. Entrambe le località meritano di essere visitate in occasione di una passeggiata domenicale su due ruote che richiede alla strada non molti chilometri. Nel cuore di ceci si trova la Chiesa Parrocchiale di San Policarpo, da sempre cuore pulsante di una comunità molto devota.
Il Monte Penice, il cui nome deriva forse dal termine celtico “pennos”, monte, sommità, da cui arriverebbe lo stesso “Appennino”, è una delle montagne più elevate del Piacentino. Con i suoi 1460 metri di altitudine, il Monte Penice rappresenta l’ultimo vero massiccio prima della catena appenninica che si addolcisce verso la grande pianura e che separa i territori lombardi della Valle Staffora da quelli emiliani della Val Trebbia e della Valle del Tidone.
Una volta raggiunta la sua sommità in moto lungo la strada carrozzabile ultimata negli anni ’20 del Novecento, ammiriamo il panorama circostante che spazia tra valli, borghi e fiumi, fino all’Oltrepò Pavese e all’arco delle Alpi. Inoltre, vi suggeriamo di fermarci a visitare il Santuario di Santa Maria che domina la vetta del Passo del Penice. L’edificio di culto risale al VII secolo ma venne ristrutturato nel XVII secolo.
Una gita fuori porta richiede obbligatoriamente di tornare a casa con la pancia piena. Se poi la destinazione si trova in Emilia-Romagna, allora l’appetito è assicurato. Ecco tre ristoranti che incontriamo lungo il nostro percorso, nei quali fermarci per rifocillarci un po’ con piatti golosi e rigorosamente locali.
Laureata in Lettere Moderne e insegnante di scuola superiore, ho fatto della mia passione per l'Italiano anche un lavoro. Infatti ogni pomeriggio indosso i panni della Copywriter e, decisa a raccontare il mondo, scrivo da diversi anni di turismo e di sosteniblità aziendale. Collaboro con diverse realtà, tra le quali TrueRiders, che mi permette di trasformare l'euforia sulla tastiera in adrenalina su due ruote.
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