Il Passo Crocedomini è un valico nel bresciano che permette di transitare tra le Alpi centrali, assicurando a noi centauri un’esperienza di pura adrenalina e spiritualità. Lo scenario che offre il Crocedomini sembra appena dipinto da un pittore con sfumature e colori vivi, fatto di luce, albe, tramonti, di elementi essenziali, che messi insieme danno vita a scenari unici in cui perdersi.
Dimenticate Milano: la Lombardia non è solo terra di metropoli, ma una regione che vi promette un’avventura on the road unica, attraversando le Alpi Retiche e le Prealpi. I luoghi che incontreremo lungo il nostro viaggio sul Passo Crocedomini in moto spaziano da beni UNESCO a reperti NATO. Scopriamo allora il percorso e tutte le informazioni utili da sapere per lanciarci all’avventura!
Diversi sono i punti di accesso che conducono al valico del Passo Crocedomini, in questa guida vogliamo indicarvi i due itinerari principali: Idro e Anfo.
Da Brescia imbocchiamo lo svincolo per Strada Provinciale 11 Tangenziale Sud e seguiamo le indicazioni per Valcamonica. Entriamo in SP510. Trattandosi di un’area provinciale, qui la velocità è di 90 Km/h in caso di bel tempo e di 70 Km/h in caso di condizioni meteorologiche avverse. Successivamente imbocchiamo la SS42. Ed eccoci ad Edolo. Proseguiamo sulla SS237 e arriviamo all’omonimo Lago Idro, punto d’accesso per il valico del Passo Crocedomini. Qui fermiamoci per un po’ ad ammirare la spettacolare vista tra Bagolino e Valle Dorizzo; poi proseguiamo verso Breno e imbocchiamo la Strada Statale 42. Qui i limiti di velocità seguono i parametri delle strade provinciali. In Valcamonica assisterai ad un meraviglioso scenario naturalistico con una vista dall’alto invidiabile.
In Valcamonica scoprite anche la Croce di Salven in moto!
Scorcio invernale del Passo Crocedomini
L’alternativa più “hard” è accessibile solo a chi dispone di una specifica moto enduro o maxienduro. Si tratta di un percorso circolare che parte da Anfo.
Partiamo subito con un tratto adrenalinico: la Via Petronilla SS237; i suoi tornanti da far salire la pressione sanguigna ci portano dritti al Rifugio Rosa e al Passo Baremone. Dopo un momento di tranquillità, l’adrenalina torna a salire sulla SP669 verso il Passo Maniva dove imbocchiamo la Strada provinciale 345, un fondo asfaltato che ci permette di riprendere fiato. Lungo il percorso incontriamo la Stazione Troposcatter della NATO con la sua vista panoramica. Quando l’asfalto lascia spazio allo sterrato, capiamo che nove chilometri dopo stiamo per arrivare a Passo Crocedomini. Giunto sul posto e dopo aver trovato ristoro al Rifugio di Crocedomini.
Il nome Passo Crocedomini deriva dall’antica denominazione latina “Cru Dominii” o “Crux Domine”. L’area del valico si colloca nei pressi di Breno, nel cuore del bresciano confinante con i territori della Val Trompia, Valcamonica e Val Sabbia, ed è un perfetto collegamento tra le Alpi Retiche e le Prealpi.
Tuttavia la differenza tra i due itinerari è sensibile. Infatti la zona di Anfo è fatta di pendenze e aree non protette o schermate, rischiose da attraversare ma comunque fattibile se guidiamo responsabilmente rispettando la velocità di montagna compresa al massimo tra i 60/70 km/h. La Via Petronilla è ad esempio un tratto particolarmente arduo e ricco di tornanti che richiede abilità e molta concentrazione.
Un torrente che scende dalle vette intorno al Passo Crocedomini
Come la maggior parte dei valichi alpini, anche il Passo del Crocedomini è sottoposto a chiusure invernali dovute alle precipitazioni nevose che mettono a rischio l’asfalto e quindi la sicurezza di autisti, automobilisti e motociclisti. Tendenzialmente da aprile a settembre è possibile sempre trovare il valico aperto. Comunque vi consigliamo sempre, ma soprattutto a primavera e in autunno, di consultare le aperture prima di mettersi in moto sul bollettino del Comune di Brescia.
Passo Crocedomini è un’area incontaminata immersa nella natura, che merita di essere apprezzata nei suoi molteplici aspetti. Il valico è inoltre la risultante di una serie di Passi, ognuno caratterizzato da un panorama unico, vedute esilaranti, tra i tanti merita menzione il Passo Maniva situato tra nelle Prealpi o quello del Mortirolo noto tramite i media per il Giro d’italia. Tra i tanti luoghi pronti a fare da cornice alle vostre soste ci sono:
Ovviamente non possiamo che suggerirvi gli immancabili ristoranti in cui prevedere una sosta rifocillante tra queste bellezze naturali e testimonianze storiche. Si sa: la curiosità fa venire fame! E allora:
Scoprite anche il Passo del Foscagno in moto sulle Alpi Retiche!
Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport
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