Come suggerisce il nome, l’Oltrepò Pavese è una terra che sorge “al di là” del fiume Po: nella parte meridionale della Lombardia, al confine con Emilia Romagna e Liguria. Le colline pavesi sono una meta molto gettonata per i viaggiatori su due ruote da tutta Italia, e non solo, per via delle sue meravigliose città che presentano ancora oggi una forte impronta medievale merlata di castelli.
La zona dell’Oltrepò nacque come una vera propria realtà amministrativa appartenente alla città di Pavia già nel corso del XII secolo, periodo in cui l’allora imperatore Federico I concesse alla città di esercitare diritti di proprietà sulle terre vicine. Quindi questo territorio si è configurato come una realtà feudale che nei secoli ha portato a costellare il paesaggio di rocche e castelli ancora oggi visibili: importanti testimoni dell’arte e della storia locale. Questi luoghi sono visitabili tutto l’anno ma date le condizioni climatiche della zona il periodo migliore per visitarla è fra la primavera e l’estate.
L’itinerario che vi proponiamo oggi ci porta alla scoperta dell’Oltrepò Pavese in moto. Le strade percorse dall’itinerario ci accompagneranno attraverso vallate, verdi colline e tratti di montagna per esplorare alcuni castelli e borghi unici al mondo.
L’Oltrepò Pavese viene completamente attraversato da superstrade, quindi non attraversiamo strade a pedaggio. L’asfalto risulta in un discreto stato di mantenimento, anche se non mancano delle zone dissestate. Il paesaggio alterna colline e montagne, con tratti in particolare pendenza. Tuttavia i dislivelli, in special modo nei tratti boschivi, comportano forti sbalzi di temperatura. Ecco perché vi consigliamo un abbigliamento adeguato a cipolla. Uscendo da Pavia, dopo appena qualche chilometro passeremo per un tratto di strada molto caratteristico attraversando per intero il fiume Po. Una volta superata la sponda arriviamo in località di Cicognola dalla quale inizierà il tour dei castelli.
A Pavia prendiamo la SS 35 e lo svincolo per Voghera/Casteggio. Rimaniamo su SS35 dei Giovi e imbocchiamo SP15. Svoltiamo la Strada Provinciale ex Strada Statale 10. Prendiamo e teniamoci sulla SP46, prendiamo Località Valle e poi Via V. Emanuele/SP188. In 50 minuti siamo a Montalto Pavese. Dalla SP188 entriamo in SP38. Svoltiamo a destra per imboccare SP38, poi svoltiamo a sinistra su SP 203 e giriamo a sinistra su SP74. Da SP138, svoltiamo a destra in SP184. Prendiamo poi Frazione Bregne Superiore in direzione di SP36. In mezz’oretta siamo a Montesegale, dopo la quale la moto si inoltra in strade molto più boschive rispetto alle ampie vallate precedenti. Da qui in avanti è raccomandata maggiore prudenza perché ci ritroviamo in un tratto caratterizzato da curve e molti bus.
A Montesegale riprendiamo SP 36 in direzione di SP184. Svoltiamo tutto a destra e imbocchiamo SP184. Imbocchiamo poi successivamente SP138, SP184, SP203 e infine procediamo tutto dritto su SP7 continuando fino a Zavattarello e poi SP461 per arrivare a Ponte Nizza. Qui l’occhio ha la possibilità di spaziare tra maestosi paesaggi dal momento che si salirà in montagna sulle quali in alcuni punti è possibile toccare anche i 1700 metri di altezza. Continuiamo su Strada Statale 461/SP461, poi su su SP1. Alla rotonda imbocchiamo prendi SP51 ed eccoci a Voghera in venti minuti. Da qui seguiamo il tracciato della Strada Provinciale ex Strada Statale 10 e proseguiamo su SP1 in direzione di SS35 che ci riporta a Pavia.
Pavia è il punto di partenza del nostro itinerario, ma la città merita già una prima tappa. Il capoluogo di provincia lombardo si presenta molto caratteristico agli occhi del viaggiatore, pieno di piccoli tesori che affascinano tutti gli appassionati di storia e arte e sede di una delle università più antiche del mondo. Fra le attrazioni più importanti di Pavia da visitare si fanno notare il suo Duomo e la Chiesa di San Pietro in ciel d’oro, molto vicina alla Stazione centrale, senza contare il Palazzo dei Visconti e i Musei Civici.
Montalto Pavese è la seconda tappa del nostro tour e vero e proprio inizio del giro dei castelli dell’Oltrepò pavese. Il castello cittadino è tutt’oggi visitabile e possiamo parcheggiare la moto per godere dei vasti e curati giardini all’inglese e all’italiana al suo interno. tappa successiva è la vicina Montesegale che distante circa venti chilometri dalla città di Montalto Pavese. Qui sorge il maniero meglio tenuto di tutta la zona dell’Oltrepò Pavese e da qui accediamo al cuore dei tesori culturali dell’Oltrepò, dal momento che uno dei punti più strategici d’accesso e di scambi con la Lombardia significò anche una concentrazione di opere edilizie. Fra queste sorge appunto il Castello di Montesegale. Oggi, in quanto sito protetto, la rocca di Montesegale si mostra ai suoi visitatori come un insieme di costruzioni ed edifici risalenti a periodi diversi, sposati alla perfezione l’uno all’altro, frutto del desiderio dei signori alternatisi nel tempo di lasciare il proprio segno.
La prossima tappa vede protagonista la città di Zavattarello, situata oltre la metà del percorso. Qui abbiamo ancora una volta la possibilità di vistare un castello: la Rocca di Zavattarello. La fortificazione è citata già in alcuni documenti risalenti a prima dell’anno Mille, a confermare la lunga storia di questo castello. Ricordando quanto la zona fosse contesa, è facile comprendere la centralità strategica di questo maniero, sopravvissuto nel tempo a numerosi influenze e lotte, compresi i drammatici bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Oggi il castello ospita un Museo di Arte Contemporanea che ospita molte mostre e collezioni.
Lasciando la città, ci aspetta Ponte Nizza. Qui l’occhio ha la possibilità di spaziare tra maestosi paesaggi montani, per poi penetrare nella zona delle Terme dell’Oltrepò Pavese tra di Salice Terme e Rivanazzano Terme, due località ben rinomate per le speciali sorgenti naturali: l’acqua sulfurea da un lato, un toccasana per il corpo con proprietà curative per lievi ferite ma soprattutto con forti benefici estetici, e l’acqua salsobromoiodica, con proprietà lenitive contro i dolori.
Una volta superate le terme si arriva alla città di Voghera, fra le più famose dell’Oltrepo Pavese, legata nella memoria popolare alla vicina Zavattarello per gli eventi durante la Seconda Guerra Mondiale. Arriviamo infine a Voghera, la “Città della Casalinga” molto rinomata in tutta la zona per la presenza di diverse sagre locali. Qui non possiamo esimerci dal gustare tutti i piatti tipici dell’Oltrepò Pavese. Tra vini pregiatissimi e il salame DOP, caratteristico per essere coperto di muffa attorno ma molto morbido all’interno. Un consorzio locale ne garantisce la produzioni secondo le antiche metodologie.
L’Oltrepò è una zona rinomatissima per i prodotti enogastronomici. Una volta tra i castelli della zona, vale davvero la pena fermarsi a mangiare e assaporare i piatti del territorio.
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