Temutissimo! Il Muro di Sormano è conosciuto come uno dei percorsi più difficili del ciclismo in Lombardia e in Italia. Una salita estremamente ripida e faticosa, una vera impresa per gli scalatori in bicicletta. Essendo una pista ciclabile, non è possibile scalarla in moto, ma con il nostro motoitinerario andremo a toccare i suoi punti di partenza e d’arrivo per poter apprezzare l’incredibile e proibitivo spessore di questo tracciato nella zona del Lago di Como.
Il Lago di Como può quindi essere considerato come una tappa per il tour in moto, che prevede il raggiungimento della vetta della Colma di Sormano (1124 m.s.l.m.) in modo tale da ammirare – oltre al temuto Muro – i panorami mozzafiato delle montagne circostanti e la incantevole vista sulle valli.
L’itinerario parte costeggiando il lago: il punto di partenza ideale è Lecco. Lungo la strada SP583 ti godi il panorama sul Lago di Como (proprio sul manzioniano “ramo che volge a mezzogiorno”) e a Onno giri a sinistra sulla SP46 per salire ad Asso. La salita carrozzabile dall’attraversamento del Muro verso la Colma di Cormano è irta di curve e dislivelli, non tanto quanto quella riservata alle bici, però… non è comunque da sottovalutare.
Dopo aver tirato fuori le tue doti sportive alla guida della moto, arriverai alla terrazza panoramica di Colma di Sormano (punto di arrivo del Muro). Qui c’è anche un Osservatorio Astronomico che, nelle notti estive, organizza piccole serate nelle quali si può osservare il cielo.
Prosegui lungo la SP44 (Via del Tivano) attraversando Pian del Tivano, e poi scendendo fino a Nesso, sulle rive del Lario. Qui svolta a sinistra e prosegui lungo la costa del Lago di Como (stavolta ramo occidentale) fino a Como, punto d’arrivo dell’itinerario.
La strada del Muro di Sormano taglia la strada provinciale SP44, chiamata anche via del Tivano, ed è completamente chiusa al traffico per i mezzi a motore. Anche se non si può percorrere il famoso Muro in moto, è interessante saperne di più su questa strada attraverso dati, numeri, record!
Il Muro di Sormano si estende per 2,4 km di lunghezza in asfalto, con pendenza media del 12% e che raggiunge un massimo del 24% (davvero proibitivo!). Il suo dislivello è di circa 300 metri. Queste caratteristiche hanno valso a questa strada la fama di pista ciclabile più dura al mondo.
Per affrontare il Muro di Sormano è necessario essere molto allenati per riuscire nell’impresa di pedalare per tutta la salita e raggiungere la vetta senza dover scendere e trasportare il proprio mezzo a mano. Dall’altra parte, però, bisogna anche porre molta attenzione nella fase di discesa, date le curve a gomito. Quindi, è consigliato non farsi prendere dall’adrenalina del momento ma di moderare la velocità prima di ogni tornante.
Negli anni sessanta fu inserita per la prima volta nel Giro di Lombardia (corsa ciclistica su strada), e vide molti professionisti costretti a scendere dal loro mezzo e trasportarlo a piedi. Il record della scalata più veloce appartiene, tuttora, a Ercole Baldini che, nel 1962, ha completato il percorso in 9′ e 40”.
L’agonismo sportivo costituisce solo una parte del fascino di questo luogo. Il Muro di Sormano è famoso anche a livello turistico ed escursionistico. Molti visitatori si soffermano al muro e intraprendono camminate lungo la via, entrando poi nel boschetto dove si possono notare la varietà di flora che l’ambiente offre, tutta contrassegnata tramite cartelli turistici.
Inoltre, dopo qualche tornante, sono anche a disposizione alcuni punti panoramici che permettono di contemplare le meraviglie viste sulle montagne della zona. Per quanto riguarda noi motociclisti, il Muro di Sormano è una delle tappe di sosta più frequentate dai riders durante i tour in giro per la Lombardia.
Colma di Sormano non è ormai più famoso soltanto per le imprese ciclistiche ma è, ad oggi, uno dei luoghi più frequentati del Triangolo Lariano da chi decide di passare le proprie giornate immergendosi nella natura, affrontando i difficili sentieri che portano verso il Monte Palanzone (camminate che durano circa 2 ore), dove è possibile ammirare il panorama e visitare le grotte Guglielmo e Bull.
Infatti, può fungere da scorciatoia perché permette di tagliare la via, creando un collegamento tra Colma di Sormano, con l’inizio del muro circa all’altezza dell’Osservatorio Astronomico Sormano, e il centro storico del paese, poco più avanti rispetto alla sua fine.
La Lombardia è una regione che non ha bisogno di presentazioni per convincere i turisti ad essere visitata, a partire dal Lago di Como, popolare per essere stato nel passato ambientazione del romanzo I promessi sposi di Alessandro Manzoni, e nel presente per essere luogo di residenza e di villeggiatura di molti vip internazionali dello spettacolo.
Chiamato anche Lario, il Lago di Como è un lago naturale originato, nel passato, dallo scioglimento di un ghiacciaio e divide le province di Lecco e Como. Per chi ama i tour in moto nella Lombardia, una sosta al lago è assolutamente da fare, visto che offre belle possibilità:
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