Il Lago di Valvestino è un incantevole specchio d’acqua ubicato nella provincia di Brescia, tra il Lago di Garda e la Valle di Sabbia. Di origine molto antiche i borghi circostanti al lago lombardo sono delle mete imperdibili da scoprire durante un tranquillo tour in sella alla propria moto.
Il tratto stradale più intrigante e suggestivo che circonda il lago lombardo è quello che percorre la Strada Provinciale 9. Si tratta del tragitto che unisce il lago d’Idro al lago di Garda, in direzione Garda. I 23 tornanti che compongono il percorso aprono lo scenario a paesaggi naturali unici e veraci di Valvestino, nei quali il verde dei boschi sovrasta il blu del lago in lontananza.
La strada asfaltata inizia ad un’altezza di circa 525 metri sul livello del mare. Rappresenta un tratto aspro adatto a motociclisti esperti, capaci di superare con facilità tornanti anche molto acuti. Il percorso che oltrepassa la diga è di certo il più stimolante e coinvolgente da percorrere, dal quale si apre un panorama naturalistico decisamente incantevole.
Creato artificialmente, il lago di Valvestino è un ampio bacino circondato da colli ricoperti da fitti boschi. Il blu del lago si accosta magicamente al verde intenso della vegetazione circostante, regalando ai visitatori scenari splendidi e unici.
Il lago è attraversato da un’imponente diga che, quando è aperta al passaggio automobilistico, offre l’esclusiva opportunità di assaporare un viaggio speciale immersi in un paesaggio naturalistico e a tratti selvaggio. Collocato all’interno di un ambiente protetto, il lago appartiene all’omonima valle Vestino, ubicata nella sponda occidentale del lago di Garda.
Il comune alpino rappresenta uno scorcio di Lombardia che si contraddistingue per le sue peculiarità pittoresche e pacate. Una meta turistica poco conosciuta ma decisamente attraente, ideale per una gita fuori porta o un soggiorno all’insegna del relax, stando a stretto contatto con la natura.
Di recente fondazione, il lago di Valvestino è stato realizzato artificialmente soltanto nel 1962, con lo scopo di produrre energia idroelettrica. La diga di Ponte Cola è stata edificata sul torrente Toscolano, che appartiene in minima parte al comune di Valvestino e quasi interamente al Gargnano.
Il lago è collocato sia all’interno della Riserva Naturale della Gardesana Occidentale che del Parco Alto Garda Bresciano. La foresta che attornia il bacino rappresenta un perfetto habitat nel quale proliferano diverse specie vegetali e animali, tra i quali i cervi, i mufloni e i caprioli.
Il nome della valle che ospita l’omonimo lago lombardo ha origini antichissime, molti storici fanno risalire il toponimo Valvestino all’accostamento geografico tra il monte Vesta e lo Stino, che racchiudono la valle nella zona occidentale.
In realtà sono state fatte numerose ipotesi che spiegano l’origine del nome della vallata, tra le tante la più accreditata vuole che il toponimo derivi dal termine in lingua latina Vastus, ovvero desolato, prendendo spunto dal tono pacato e solitario che contraddistingue l’intera località.
Giunti nel pacifico paesino che ospita il lago di Valvestino, si può ammirare l’affascinante chiesetta dedicata al patrono San Giovanni Battista. Serrata da una fitta boscaglia, costruita nella zona più elevata della valle, l’antica chiesetta è da sempre collegata tramite un vecchio sentiero, denominato Dei Morti, all’unico cimitero dell’intera vallata.
All’interno della chiesa è custodito lo splendido affresco che ritrae la decollazione di San Giovanni Battista, realizzato dal noto pittore Giovanni Andrea Bertanza. Il prato antistante la chiesetta, ribattezzato della Pica, era il luogo nel quale durante il Medioevo, venivano pronunciate le sentenze di morte da parte dei feudatari e dei conti della valle. Il Santo patrono viene festeggiato ancora oggi il 25 agosto, durante tale festività si celebra la Santa Messa e vengono organizzate fiere e degustazioni con cibi e bevande locali.
Il suggestivo lago risiede nella Val Vestino, vallata pittoresca puntellata da folkloristici borghi montanari, abitati da pochissimi abitanti, un centinaio in ogni località. I sette borghi della valle sono: Turano, Persone, Moerna, Armo, Bollone, Magasa, Cadria e di recente fondazione Cima Rest, nato dal rinnovamento di antichi fienili.
Le sette località presentano peculiarità differenti, dovute alle diverse tradizioni e percorsi storici che li hanno caratterizzati nel corso dei secoli. L’aspetto che accomuna di gran lunga questi borghi è la tranquillità e l’ospitalità dei loro abitanti, che sono ben lieti di guidare i visitatori alla scoperta del loro territorio, tra natura incontaminata e reperti storici di grande interesse.
Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport
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