Prendi un fine settimana a Livigno, la bella località lombarda a quasi 2000 metri d’altitudine che, con la frazione di Trepalle, si guadagna il titolo di centro abitato più alto d’Italia. Qui ci si viene per l’aria buona, la neve in inverno e il fresco d’estate. Ma se all’improvviso ti sale la voglia di arrivare in Svizzera? Certo, c’è la Forcola di Livigno, ma è aperta solo d’estate. E poi c’è lei, Munt La Schera, una galleria-tunnel insomma chiamala un po’ come preferisci, che in pochi conoscono, sulla sponda del Lago del Gallo. Eppure è il modo più veloce, pratico e anche panoramico per attraversare il confine. Pronto a scoprirla con TrueRiders?
Breve ma intenso, il percorso del Lago del Gallo è lungo poco meno di 28 chilometri. Inizia a Zernez, bel comune della Val Müstair a quota 1.474 m s.l.m. e distante solo 34 km da Sankt Moritz, la città del jet-set svizzero. Da qui, immergendoci nel Parco Nazionale Svizzero, seguiamo la Strada 28 fino all’imbocco del tunnel di Munt la Schera. Da Zernez è il modo più veloce per raggiungere l’Italia: quando chiuso è necessario proseguire verso la Val Venosta (passando per il Passo Umbrail/Giogo di Santa Maria) oppure fare una lunga deviazione verso Pontresina – Poschiavo. Si prosegue poi per Tirano, attraversando la dogana di Campocologno, oppure risalire verso Livigno tramite la già citata Forcola. Appena usciti dal Tunnel di Munt la Schera, sono circa 300 i metri che ci separano dal confine italiano. Tramite la Via della Val si raggiunge così Livigno, che dista un paio di chilometri. Tutt’intorno il bel Lago del Gallo ci accompagna fino alle porte della rinomata stazione sciistica del Bel Paese. Si può decidere di proseguire lungo la SS301 raggiungendo Trepalle e Bormio, risalendo poi per il Passo dello Stelvio, oppure seguire la Forcola per raggiungere Sondrio, dopo un ulteriore passaggio in Svizzera.
Lago del Gallo, detto anche Lago di Livigno
Detto anche Lago di Livigno, il Lago del Gallo è diviso tra la Lombardia (Italia) e il Canton Grigioni (Svizzera). Si trova a una quota di 1809 m s.l.m. e ha una superficie di circa 5 chilometri quadrati. Viene alimentato dalle acque dell’Aqua Grande, oltre che dell’Acqua del Gallo, del Canale Torto e della Federia. Il suo unico emissario, l’Aqua Granda o Spöl, è invece un tributario dell’Inn, tra i più importanti fiumi del Mitteleuropa.
Curiosamente, l’Aqua Granda è, insieme alla Drava e al Reno di Lei, l’unico fiume italiano che non fa parte del bacino del Mediterraneo. Allo stesso modo, è possibile per battelli italiani navigare sulla Drava e dunque sul Danubio (di cui è tributario) proprio perché dal nostro territorio vengono le sue acque. L’ampliamento del Lago di Livigno si deve al periodo 1965-68, quando fu costruita la grande Diga del Punt del Gail, portata avanti dalle autorità dell’Engadina.
La diga è alta 130 metri, lunga 540 e fu immaginata già negli anni ’40. Rientra in una convenzione italo-svizzera per lo sfruttamento delle acque dell’Aqua Granda: la Svizzera usa il Lago di Livigno per produrre energia, l’Italia devia parte del fiume verso i laghi di Cancano, anch’essi artificiali e dotati di impianti idroelettrici.
In occasione della costruzione della Diga del Punt del Gail (o del Gallo), la società Engadiner Kraftwerke AG realizzò un tunnel, lungo 3390 metri, che collegasse Livigno e Zernez (Svizzera).
La Galleria Livigno – questo uno dei suoi nomi alternativi – sorge interamente in territorio svizzero, ma è un percorso fondamentale anche per i frontalieri italiani. Chi da Livigno vuole arrivare in Svizzera, infatti, ha due scelte: virare verso nord, costeggiando il Lago del Gallo e percorrendo il tunnel o fare una lunga deviazione a sud lungo la Forcola di Livigno, che unisce la città a Poschiavo. La Forcola è però chiusa in inverno e in generale non è riservata ai mezzi superiori alle 18 tonnellate. Per questo il Tunnel Munt la Schera rimane aperto tutto l’anno, con accesso a pedaggio (17 franchi svizzeri) a senso unico alternato. Si tratta infatti di un tunnel molto stretto: 3,6 metri d’altezza e soli 2,5 in larghezza.
Chi intende oltrepassare il confine troverà, proprio nei pressi del lago, un presidio della Guardia di Finanza che funge da dogana. Ricordiamo infatti che la Svizzera, pur permettendo la libera circolazione, non fa parte dell’Unione Europea e mantiene i controlli doganali.
Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015
La campagna friulana è un luogo dove il tempo sembra rallentare, immerso in un ...
Croce e delizia del turismo enogastronomico italiano, Napoli è una città con ...
Un itinerario oltralpe nel verde sconfinato della Francia centrale: la Borgogna in ...
©
2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur