Lago di Bolsena, in moto lungo le strade della Tuscia | TrueRiders

Tornanti, boschi “spaventosi” e due piccole isole: il 5° lago più grande d’Italia è una sorpresa a ogni sguardo

Stefano Maria Meconi  | 27 Feb 2025  | Tempo di lettura: 6 minuti
Ascolta i podcast
 

Ci sono il Garda, quello di Como e il lago Maggiore, e poi? Tra i laghi più grandi d’Italia si citano spesso quelli del Nord Italia, i più famosi tra i turisti e anche quelli che richiamano moltissimi visitatori dall’estero. Eppure, il centro Italia non sfigura certo, soprattutto nella zona compresa tra Umbria e Lazio, dove si concentrano laghi naturali, spesso di origine vulcanica, che hanno davvero moltissimo da offrire. Con i suoi oltre 113 chilometri quadrati, il lago di Bolsena non è solo il quinto lago italiano per grandezza, ma la bellezza degli scenari e la vicinanza a Roma lo hanno reso nel corso dei secoli una meta privilegiata per un turismo naturale e culturale. Due piccole isole nelle sue acque, città d’arte e dintorni d’eccellenza lo rendono il luogo ideale per vivere un’esperienza decisamente piacevole. Partiamo?

Lago di Bolsena in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

Partenza da Orte, comune che corrisponde al ben noto casello posto lungo l’Autostrada del Sole. Si prende da qui la SP151 che conduce in poco meno di 10 chilometri a Bassano in Teverina, da dove proseguiamo tramite la SP151 Ortana e SP20 Bomarzese alla volta di Bomarzo (7,4 km). Da qui riprendiamo la SP20 per ricongiungerci alla SS675 che supera Vitorchiano, sfiora Viterbo e si immette sulla SS2 Cassia, da dove continuiamo in direzione nord fino a Montefiascone (30 km). Da qui iniziamo a vedere le sponde del lago di Bolsena, che raggiungiamo arrivando a Capodimonte dopo 13 km tramite la SP8. Ancora, siamo sulla SP114 che segue il profilo del lago a ovest, poi riprendiamo la SS2 fino a Bolsena (24,6 km). SP53/SP54 fino a Civita (15 km), da qui SP55 e SP5 verso Castiglione in Teverina, e da qui raggiungiamo Attigliano e Orte, da dove eventualmente riprende la A1.

Il quinto lago più grande d’Italia, la sorpresa (inattesa) dell’Alto Lazio

IS: 121288911
Una vista del Lago di Bolsena con i colori del tramonto

Sul Lago di Bolsena e nelle immediate vicinanze affacciano luoghi di particolare interesse turistico. In particolare sono i comuni di Bolsena, Montefiascone, Gradoli e Capodimonte a stupire piacevolmente il visitatore.

Ricco di cose da vedere, questo lago della Tuscia presenta attrazioni decisamente significative che meritano una visita, alla pari delle acque limpide e delle belle coste sabbiose, ideali d’estate per un tuffo. Iniziamo da Bolsena, dove nell’antico borgo medievale (costruito già a partire dall’XI secolo) troviamo la romanica Collegiata di Santa Cristina. Da vedere Rocca Monaldeschi della Cervara, costruita per difendere l’abitato dalle incursioni nemiche. Qui oggi è possibile visitare il Museo del territorio del Lago di Bolsena. Davvero curiosa è la Fontana di San Rocco, che deve il nome proprio al santo che vi si dissetò al passaggio in città. Costruita per volontà di Giovanni de’ Medici – che sarebbe poi divenuto Papa Leone X – presenta tre vasche rettangolari in successione, sormontate dallo stemma della famiglia fiorentina. Le acque della fontana, benedette ogni 16 agosto in occasione della Festa di San Rocco, sarebbero secondo la tradizione popolare miracolose.

Suggestiva la Rocca dei Papi di Montefiascone, costruita su un antico edificio etrusco dopo l’anno Mille. L’edificio, che ospitò numerosi regnanti dell’epoca, deve però il suo nome ai soggiorni di Papa Innocenzo III e Papa Martino IV. Rimase edificio di estrema importanza per larga parte del XIV secolo, ma con il ritorno del papato a Roma fu abbandonata. L’edificio è oggi solo parzialmente integro, ma merita assolutamente la visita.

Fa parte del territorio di Capodimonte l’Isola Bisentina, una delle due isole (insieme alla Martana) del più grande lago vulcanico d’Europa. Accessibile al pubblico solo dal 2018 vi si trovano diversi edifici religiosi (tra i quali le “Sette chiesette”) e l’antica prigione della Malta dei Papi.

Sì, ci puoi fare anche il bagno!

Grande, ricco di sorprese e soprattutto balneabile. Sono infatti diverse, e per la maggior parte balneabili, le spiagge del Lago di Bolsena. Le più frequentate durante il periodo estivo sono quelle di Marta: la spiaggia di Kornos e quella de “La Cava” a Borgo dei Pescatori, peraltro comunali e dunque di libero accesso. Suggestiva la vista da La Spiaggetta di Bolsena, uno stabilimento privato ben attrezzato dotato anche di un ristorante che propone specialità di pesce. Imperdibile la spiaggia di Viale Regina Margherita Capodimonte, con il suo “contorno” di platani secolari. A Mezzonale, infine, la spiaggia è accessibile ai cani: il progetto Dog Beach riserva ai quattrozampe un tratto di arenile lungo 100 metri dove possono giocare liberamente.

Cosa vedere nei dintorni del lago di Bolsena

Luogo simbolo di una parte significativa della Tuscia è il Sacro Bosco di Bomarzo, un parco che ha una storia secolare (e curiosa) da raccontare. Questo curioso esempio di commistione tra opera dell’uomo e natura risale al 1547. Fu voluto dal principe Pierfrancesco II “Vicino” Orsini e immaginato da Pirro Ligorio. Le fonti storiche, spesso discordanti, accennano anche alla presenza nel progetto del Buonarroti e del Vignola. È tuttavia probabile che il lavoro artistico-scultorio fu affidato a Simone Moschino. Nel Sacro Bosco si alternano decine di opere dalle forme vagheggianti, mostruose, ma anche templi e statue mitologiche. Il parco, ben descritto anche da Dalì nel secondo dopoguerra, è accessibile a pagamento. I ticket possono essere acquistati sul sito prenotazioni.sacrobosco.eu e costano 14 euro per gli adulti, 9 per gli under 13 (gratuito sotto i 4 anni).

SH: 243902977
Il parco dei mostri di Bomarzo, non lontano dal Lago di Bolsena

Situato nel quadrante sud-ovest del lago di Bolsena, il piccolo borghetto di Capodimonte (da non confondersi con la zona napoletana che ospita la Reggia) ha un posto speciale nella storia della cristianità contemporanea. Qui nel 1263 avvenne il cosiddetto Miracolo eucaristico, ovvero la fuoriuscita di sangue da una particola consacrata. Portato all’attenzione dell’allora Papa Urbano IV, l’evento portò alla nascita della festa cattolica del Corpus Domini. È lo stesso fenomeno che viene celebrato anche nella località abruzzese di Lanciano, nel cuore della Val di Sangro.

IS: 500430138
Lago di Bolsena in moto. Il giro ci porta a Civita di Bagnoregio, la “Città che muore”

Luogo assolutamente irrinunciabile da visitare se ci si trova vicino al lago di Bolsena è infine Civita di Bagnoregio, ormai da tutti conosciuta come la Città che muore. La pur infelice definizione va ricercata nella rupe tufacea che sostiene il borghetto, vittima di un fenomeno erosivo apparentemente inarrestabile. La caducità della località dinanzi alla storia l’ha, per contro, resa meta di un turismo (spesso mordi e fuggi) ampiamente sproporzionato.

Qualche curiosità sulla gastronomia locale

Anche la pancia ha il suo peso quando si fanno itinerari di questo tipo. Per questa ragione vi rassicuriamo: la gastronomia locale offre molte prelibatezze. Su tutte il pesce di lago, ovviamente, dalla sbroscia (una tipica zuppa di pesce), all’anguilla, fino ad arrivare al fritto di persico e ai tranci di luccio. Ovviamente se non dovesse piacere il pesce non rimarrete digiuni, sono gustosi anche i prosciutti di cinghiale e pappardelle con la lepre. Per quanto riguarda il vino su tutti due: a Montefiascone c’è l’Est Est Est!, mentre a Gradoli viene prodotto l’Aleatico.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



Articoli più letti

©  2025 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito Fytur