Non serve raggiungere le vette più alte, affrontare le strade più impervie, esporsi al tempo più inclemente per vivere una godevole esperienza sulle Alpi. Soprattutto se la strada scelta corrisponde al nome di Passo Monte Croce. Un percorso “rassicurante”, senza particolari profili di rischio o di avventura, ma allo stesso tempo un valico che ha la sua bella storia da raccontare e che mette in comunicazione due regioni, due realtà delle nostre montagne sicuramente piacevolissime allo sguardo in ogni momento dell’anno. Pronti a partire alla volta del “Comelico”?
Lineare, immediato eppure particolarmente bello è il percorso che conduce da e per il Passo Monte Croce. Si parte da San Candido (BZ), che lasciamo seguendo Via Sesto e prendendo sin da subito la SS52. Passiamo per Anderter, Sesto e Moso, arrivando allo scollinamento del valico in corrispondenza del confine tra Trentino-Alto Adige e Veneto. Continuiamo sulla SS52 Carnica, che tocca la cascata del Pissandolo, prosegue per Dosoledo e Candide e Campitello. Noi concludiamo il percorso a Santo Stefano di Cadore, la Statale 52 prosegue invece fino a Carnia.
Da non confondersi con il (neanche vicino) Passo di Monte Croce Carnico, dato che la loro posizione geografica è estremamente differente, il Passo Monte Croce si trova infatti a metà strada tra Sesto (BZ) e Comelico Superiore (BL). La strada, un collegamento che è sia turistico che funzionale per questa zona del Nord Italia, prende in tedesco il nome di Kreuzbergpass, “Passo della Montagna della Croce”, e la sua è una storia che si incrocia, come molti luoghi della zona, con la Grande Guerra.
Durante la Prima guerra mondiale, infatti, questa vetta segnava il confine tra l’Italia e l’Impero austroungarico, e proprio per questo, la zona è ancora oggi caratterizzata da una serie di fortificazioni dal forte impatto storico, oltre a diversi sbarramenti situati nelle aree circostanti. Gli stessi sbarramenti che furono costruiti dagli italiani prima della Seconda guerra mondiale, per prevenire una possibile invasione della Germania nazista entro i nostri confini.
Sul percorso del Monte Croce, inoltre, insistono ancora oggi degli antichi grenzstein, i cippi in pietra che segnalavano il confine tra due stati ovvero la distanza chilometrica da un punto predefinito. Insomma, la testimonianza di una storia che continua.
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La zona del Passo Monte Croce non è solo bella per la presenza di questo storico valico, ma nei dintorni si trovano luoghi interessanti in cui avventurarsi. A iniziare dal Cadore, la bella valle che coincide con la “Regina delle Dolomiti”, Cortina d’Ampezzo e che, tra i tanti luoghi da visitare, propone anche le vicine Pieve di Cadore e Auronzo di Cadore.
Dal lato altoatesino, merita anche la Val Pusteria, a metà strada fra Bressanone e Lienz. Un altro luogo di confine ricco di suggestioni e di splendide destinazioni naturalistiche e storie, come Brunico, Dobbiaco con il suo lago, San Candido e che sfora fino alla vicina Austria.
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