Trieste, città di confine e storicamente molto contesa, è uno dei luoghi più affascinanti d’Italia. Forse parte del suo fascino sta anche nel fatto che non è così facilmente raggiungibile: sono poche le vie che conducono lungo la striscia di terra che la collega al resto della penisola italiana. La Costiera Triestina è la strada principale da percorrere per chi non vuole fare l’autostrada, ma preferisce godersi il panorama dell’alto Adriatico.
L’itinerario lungo la Costiera Triestina da fare in moto è molto semplice. Essendo però una delle pochissime vie che coprono il sottile tratto verso Trieste, ti consigliamo di fare questo viaggio nei giorni e orari in cui non c’è traffico turistico. Una mattinata per l’andata e ritorno basterà, ma perché non approfittare per una visita a Trieste? Meglio fare una giornata intera!
La partenza è da Palmanova, la “città stellata” con mappa a 9 punte, in provincia di Udine. Un punto che puoi raggiungere facilmente in autostrada, sia attraverso la A23 Palmanova-Udine-Tarvisio, che attraverso la A4 Torino-Milano-Venezia.
All’uscita dopo il casello gira a destra sulla SR352 e continua dritto fino a Cervignano del Friuli. Prima di entrare nella cittadina c’è una rotonda: prendi la terza uscita, sulla SS14, e percorrila senza deviazioni.
Attraversa il ponte sul fiume Isonzo, poi il comune di Ronchi dei Legionari, e raggiungi Duino. Subito dopo, a Sistiana, inizia il tratto vero e proprio della strada della Costiera Triestina: si tratta di 11 km che ti portano fino a Miramare. Non ci sono grandi curve, il tracciato è quasi sempre dritto, e piuttosto rialzato rispetto al livello dell’acqua: non mancano piazzole panoramiche dove puoi fermarti per qualche foto ricordo. La leggera discesa verso Barcola ti riporta al livello del lungomare.
Continua fino a Trieste, punto d’arrivo dell’itinerario. Qui puoi fermarti per visitare la città, oppure fare un tuffo in acqua. Per tornare riprendi la stessa strada in direzione opposta oppure, se ti sei attardato nelle visite o in spiaggia, imbocca l’autostrada!
Il Castello di Duino
La strada della Costiera Triestina fa parte della Strada statale 14 della Venezia Giulia e consiste in particolare nella parte tra Sistiana e Miramare. Questo tratto di 11 km se escludiamo l’autostrada è il principale collegamento con Trieste. Ormai ha circa un secolo di vita, visto che è stata costruita nel Novecento in epoca fascista (negli anni Venti) e la data di apertura dell’intero tracciato è il 16 agosto 1928.
La Costiera Triestina è senz’altro una bella strada panoramica: percorrendola in moto in direzione Trieste troverai alla tua destra una vista spettacolare del mare Adriatico e del Golfo di Trieste. Alla tua sinistra, invece, salgono ripide le montagne del Carso. Nel tratto nelle vicinanze di Santa Croce la vegetazione si fa più fitta, a macchia mediterranea, con gli alti pini d’Aleppo.
Uno scorcio della città di Trieste
Sulla strada ci sono varie piazzole che fungono da belvedere per chi ha voglia di fare una sosta, oppure scendere al mare. Ci sono infatti dei sentieri e scalinate che scendono a piccole spiaggette: Canovella de’ Zoppoli, le sorgenti di Aurisina, il porticciolo di Santa Croce, la baia di Grignano. Attraverserai tre gallerie principali sulla strada della Costiera Triestina. Due si trovano in corrispondenza del parco del Castello di Miramare. Un’altra – la più conosciuta – è la “Galleria Naturale”, scavata nella roccia viva delle montagne carsiche. Intorno a quest’ultima ruotano le principali storie e leggende del luogo.
La Galleria Naturale della Costiera Triestina
La Galleria Naturale che si trova lungo la Costiera Triestina sarà sicuramente l’“osservata speciale” del tuo itinerario. Qui trovi una targa con scritti versi della poesia Avevo del poeta triestino Umberto Saba.
La curiosità per cui è famosa la Galleria Naturale è il profilo di un viso con il naso rivolto all’ingiù che sembra essere scolpito nella roccia. Alcuni ritengono che si tratti di Dante Alighieri, altri pensano che sia Benito Mussolini dato che la galleria è stata scavata in periodo fascista.
Questo profilo si trova procedendo nella direzione di Sistiana, dunque al ritorno del tuo itinerario. Tradizione vuole che, entrando in galleria, come gesto beneaugurante bisogna fare tre colpi di clacson per salutare Dante. Oppure dire tre volte “viva Dante!”. Che tu sia un tipo scaramantico o no, provare non costa nulla! Secondo alcuni triestini, i tre colpi di clacson all’andata portano fortuna per il viaggio, e al rientro sono necessari per salutare la propria città e annunciare il proprio ritorno.
Altro punto dalla storia poco chiara riguarda una pietra miliare con scolpito un orso verde e indicata la distanza chilometrica tra Trieste e Berlino. L’ipotesi più accreditata è il suo posizionamento durante l’epoca fascista o l’occupazione tedesca.
Non dimentichiamo un particolare importantissimo: dove mangiare! Ti segnaliamo dei buoni posti sulla Strada della Costiera Triestina, a te decidere se fermarti in uno di questi ristoranti oppure fare uno spuntino all’arrivo nella città di Trieste.
E allora buon appetito, ma soprattutto buon viaggio!
Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport
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