La zona del Delta del Po, divisa tra le province di Rovigo e Ferrara, è particolarmente suggestiva. Lo scenario ideale, neanche a dirlo, per un itinerario in moto. Partenza da Ferrara, la splendida città degli Este, e arrivo a Ravenna, la splendida città paleocristiana. Tra le due, tappe obbligate a Porto Viro e Comacchio, la città delle anguille e dei canali.
Un percorso di 146 chilometri pressoché tutto pianeggiante, senza particolari difficoltà di percorrenza ma con paesaggi molto interessanti.
Bagnata dal Po di Volano, uno dei rami del Delta del Po, Ferrara deve gran parte del suo fascino e della sua fama storica alla presenza della famiglia degli Este, costruttori del Castello Estense e grandi mecenati, che portarono in città menti del calibro dell’Ariosto, Mantegna, Copernico e Pico della Mirandola.
Non è un caso dunque se questa tappa iniziale ci riservi un po’ di tempo – più del solito, sicuramente – per farsi ammirare, perché una volta scoperta, è davvero difficile lasciarla. Usciamo dal centro città seguendo Viale Cavour per circa un chilometro, andando poi ad imboccare la SS16 (Strada Adriatica) in direzione nord, entrando dopo pochi chilometri in territorio veneto.
Si prosegue poi per circa 22 chilometri, deviando sulla SP33, che seguiamo in direzione di Adria per altri 27 chilometri, andando a lambire il confine nord del Parco Regionale Veneto del Delta del Po e, infine, proseguiamo sulla SP8/Via Mantovana che, in 3 chilometri circa, ci conduce dritti a Porto Viro, prima tappa intermedia, dalla quale possiamo poi decidere di proseguire per la bella località turistica di Chioggia, posta al confine sud della Laguna di Venezia.
Comunque di recente costituzione, ma dall’antica storia – in gran parte segnata dalle alluvioni e dai vari cambiamenti del Po – Porto Viro è il punto più settentrionale del nostro itinerario lungo il Delta del Po. Da qui, infatti, scendiamo lungo le strade che “tagliano” il Parco Regionale Veneto del Delta del Po, e ci immettiamo nuovamente in territorio romagnolo.
Lasciata Porto Viro, seguiamo per 2 chilometri la SP35, fino ad immetterci al bivio con la SS309 (o Strada Romea), il cui percorso attraversa subito uno dei rami principali del Fiume Po (il cui sbocco nel mare è molto vicino), e che seguiamo per i successivi 34 chilometri, fino al bivio con la SP58; da qui, proseguiamo per alcuni chilometri, fino al nuovo bivio con la SP15, che ci porta dritti al centro di Comacchio.
Se amate le anguille, siete nel posto giusto. Se vorreste visitare Venezia, ma vi sembra troppo caotica, siete nuovamente nel posto giusto. Insomma, se non l’aveste già capito, Comacchio è davvero una località molto interessante, con il suo centro storico a canali e il bellissimo Trepponti, un ponte-porta d’accesso alla città.
Ci attende un breve passaggio – meno di 40 chilometri in tutto – per giungere alfine alla meta di questo itinerario in moto lungo il Delta del Po: Ravenna, la città delle basiliche paleocristiane e luogo di sepoltura di Dante Alighieri, padre della nostra comune lingua italiana.
Lasciata Comacchio, ci immettiamo sulla SP30, per poi riprendere la percorrenza della Strada Romea, o SS309, che è una sorta di autostrada adriatica, e che collega Venezia a Ravenna, proseguendo poi come A14 da Rimini, fino verso Taranto, lungo il percorso dell’Autostrada Adriatica.
Seguiamo la Romea per circa 27 chilometri, deviando, poco prima di raggiungere Ravenna, sulla Via Romea Nord, che cambia poi denominazione in Via delle Industrie e Via Darsena e che, in circa 6 chilometri, ci conduce dritti nel centro di Ravenna, non lontani dal mare, ma in una località ricchissima di storia da scoprire.
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