Corno alle Scale e Monte Cimone, Appennini in moto - TrueRiders

Corno alle Scale e Monte Cimone

Stefano Maria Meconi  | 28 Set 2020  | Tempo di lettura: 4 minuti
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L’Appennino tosco-emiliano è da sempre foriero di grandi ricchezze, come l’imponente profilo di Corno alle Scale. Una montagna d’autore, che emerge con una parete imponente visibile dalle due regioni sulle quali affaccia.

A meno di duemila metri d’altitudine, facilmente raggiungibile tanto in moto quanto a piedi (o, per gli invernali, con gli sci al seguito), è il faro del turismo di questo territorio.

Un turismo che si esprime in molti modi: trekking, arrampicate, alpinismo. Ma se su TrueRiders parliamo di mototurismo, non possiamo che affrontarlo su due ruote. E per farlo, ti proporremo un itinerario “facile e veloce”, che partendo dalla Garfagnana raggiunge l’Emilia e ne attraversa alcune delle mete green più belle.

Pronto a partire?

1 Tutto quello che c’è da sapere sul Corno alle Scale

1.1 Dove si trova?

Il Corno alle Scale si trova tra Toscana ed Emilia-Romagna, nell’Appennino tosco-emiliano.

La vetta e i suoi due versanti insistono nei comuni di Lizzano in Belvedere (Bologna) e San Marcello Piteglio (Pistoia).

Rispetto alla provincia di Bologna è la sua montagna più alta. Proprio il fronte nord della montagna è quello che gli da questo nome così curioso: vista dal bolognese, la montagna sembra una sorta di grande scalinata di picchi rocciosi.

Corno alle Scale, inverno
Una veduta invernale del Corno alle Scale dal versante bolognese

1.2 Come ci si arriva?

La vetta del Corno alle Scale, 1945 m s.l.m. si può raggiungere partendo da ciascuno dei suoi tre versanti: Est, Ovest e Sud.

Il versante Est è quello del bolognese, ricco di “balze” nella roccia e con una parete alta ben mille metri, una vera rarità in tutti gli Appennini.

Il versante Ovest è meno impervio, più facile da attaccare e adatto per chi fa escursionismo o sport invernali. Anch’esso è affacciato verso l’Emilia e fa parte del bacino idrico del Po.

Il versante Sud (quello del pistoiese) è scosceso, similmente a quello di levante, ed è un tributario delle acque del Serchio.

Per chi volesse lasciare la moto e proseguire fino in cima a piedi, le tre vette da tenere a mente sono Punta Sofia (1939 metri), Corno alle Scale (1944 metri) e Punta Giorgina (1927 metri).

1.3 Cosa vedere sul Corno alle Scale

Essendo molto facile da raggiungere, questa montagna è diventata nel tempo una meta ambitissima dagli escursionisti. Se d’inverno si può fare sci di fondo e sci alpino, d’estate è perfetta per passeggiate e scalate.

Gli escursionisti vi troveranno infatti ben sette sentieri segnalati, che si possono affrontare dopo aver lasciato la moto in corrispondenza del Ristorante Rifugio Cavone.

Questo, che si trova lungo la Provinciale 71, è il vero “punto d’accesso” alla salita verso la montagna. Lo si raggiunge anche in moto ed è dotato di un ampio parcheggio dove lasciare la propria due ruote.

Da qui si può poi proseguire per arrivare verso il Lago Scaffaiolo. Al lago non si arriva in moto ma, lasciando la moto, si percorre a piedi la Strada forestale delle Malghe.

Nei pressi del Corno alle Scale, le Cascate del Dardagna (un brevissimo fiume di appena 15km) superano 250 metri in sette salti consecutivi. Un altro luogo dove unire mototurismo ed escursionismo.

Cascate del Dardagna
Uno dei “sette salti” delle Cascate del Dardagna

2 Corno alle Scale in moto

2.1 Mappa

2.2 Percorso

In appena 94 chilometri, raggiungiamo il Corno alle Scale e affrontiamo per larga parte l’armonico saliscendi dell’Appennino tosco-emiliano. È un itinerario che unisce la bellezza della montagna alla facilità di strade segnate, asfaltate e ben tenute.

Come punto di partenza scegliamo Castelnuovo di Garfagnana, capoluogo di questa storica regione della Toscana lucchese. Da visitare in città la Rocca Ariostesca, che prende il nome dal suo celebre ospite, Ludovico Ariosto. Il ferrarese vi visse per 3 anni, in ragione della sua nomina a governatore della Garfagnana, dal 1522 al 1525.

Prendiamo la Provinciale 71 e ci dirigiamo verso il confine tosco-emiliano, che superiamo prima di raggiungere Piandelagotti. Da qui deviamo lungo la Provinciale 324, che diventa la SS12 a Ponte Modino.

In questo tratto le strade si fanno più strette e ricche di curve, ma non difficili da affrontare. L’importante è prestare attenzione alle condizioni dell’asfalto e all’eventuale meteo sfavorevole. Poco dopo raggiungiamo Fiumalbo, comune a 953 m s.l.m. citato anche da Pascoli nei suoi Canti di Castelvecchio.

Non lontano il Monte Cimone, 2165 metri di quota nella Montagna Pistoiese: una vetta che con la sua prominenza si vede addirittura dalla provincia di Vicenza!

Da qui il percorso si fa lievemente più impegnativo per la presenza di tornanti in rapida successione. Un bellissimo tratto di strada, quello che tramite la SP224 e la SP71 ci porta fino al Corno alle Scale, meta finale di questo itinerario appenninico.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015




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