La Sella di Ariano in Campania è un valico appenninico a circa 600 metri di quota che si trova in corrispondenza dell’Altopiano di Camporeale. Il valico collega la Valle del Cervaro al bacino dell’Ufita-Mascano. La Sella di Ariano fa parte dell’antico tratturo che va da Pescasseroli a Candela, ma anche del reticolato del tratturello Camporeale-Foggia. Insomma: questo valico è un’occasione unica per scoprire su due ruote i suggestivi percorsi che un tempo i pastori attraversavano lentamente.
L’itinerario che vi consigliamo per attraversare la Sella di Ariano in moto ci conduce anche alla scoperta del Parco Regionale dei Monti Picentini.
Partiamo da Salerno e prendiamo al A3 da via Demetrio Moscato. Poi prendiamo l’uscita verso Avellino/Caserta/Roma/A16/Napoli/Bari e continuiamo sulla A2/E841. Successivamente svoltiamo in E841/SS7bis a pedaggio e imbocchiamo lo svincolo di Bari. Entriamo in A16/E842, una strada stavolta senza pedaggio, per poi prendere l’uscita verso Grottaminarda. In un’ora e venti circa siamo alla Sella di Ariano. Prendiamo la contrada Trave verso SS90, per poi prendere l’uscita verso Sturno/Frigento/Zona Industriale e continuare su SP 235. Ci immettiamo sulla SP 282 e la SS 303, proseguendo lungo SS 425, SP250, SS400 dove imbocchiamo l’uscita per Ofantina. Entriamo in SP 279, svoltiamo. destra verso SS7, usciamo a Nusco e prendiamo SP33.
A Bagnoli Irpino ci immettiamo sulla SP 368 ed eccoci a Laceno. Dopo aver visitato questo piccolo borgo, rimontiamo in sella e immettiamo di nuovo sulla SP 368. Entriamo in SS7 e poi entriamo in E841/SS7 attraverso lo svincolo per Salerno/Avellino. Svoltiamo a destra per Serino e continuiamo su A2/E841. Prendiamo l’uscita verso Napoli Salerno ed entriamo in A3/E45. Continuiamo su SR88 ed eccoci nuovamente a Salerno.
La Sella di Ariano è frequentato già dal Paleolitico Medio. A quell’epoca risalgono le selci lavorate e scheggiate a patina lasciate dall’uomo di Neanderthal. Nei pressi del valico si trova il comune di Ariano Irpino che sicuramente merita una visita. Adagiato sui tre colli, Calvario, Castello e San Bartolomeo, raggiunge la sua cima nel Castello Normanno. Ecco perché Ariano Irpino è conosciuta anche come la “città del Tricolle” e offre una vista mozzafiato sul territorio alpino circostante. Monumenti, palazzi, chiese e castelli medievali assicurano invece una passeggiata incredibile all’interno del centro storico.
Laceno, una tappa del nostro itinerario, sorge nel cuore del Parco Regionale dei Monti Picentini. L’area protetta racchiude il bacino idrografico più importante del mezzogiorno tra faggi, cerri e castagni secolari. Da qui infatti partono le acque impiegate per dissetare Napoli, l’Irpinia, la Puglia ed il Salernitano. Non mancano ovviamente percorsi di trekking da fare immersi nella natura.
La tradizione culinaria della Campania non ha di certo bisogno di presentazioni. Siamo certi che vorrete approfittare dell’itinerario in moto per fermarvi e assaporare il meglio della tradizione enogastronomia locale. Ecco allora alcuni suggerimenti.
Agriturismo Regio Tratturo è un’azienda agricola ad Ariano Irpino dove è anche possibile pernottare. Un personale cortese è pronto ad accogliere gli ospiti, mentre un menù a base di prodotti locali delizia i loro palati. La carne succosa è il pezzo forte dell’offerta.
L’Osteria Varanalle si trova ad Ariano Irpino, ma rispetto al ristorante precedente strizza l’occhio ad un po’ di sperimentazione evidente anche nell’impiattamento. Qui potrete assaporare del pesce oltre alla carne.
Il Ristorante Lo Spiedo a Laceno è un trionfo di cordialità, sapori intenti e porzioni generose. Selvaggina e tartufi sono gli ingredienti sociali che consentono di assaporare l’essenza del territorio.
Laureata in Lettere Moderne e insegnante di scuola superiore, ho fatto della mia passione per l'Italiano anche un lavoro. Infatti ogni pomeriggio indosso i panni della Copywriter e, decisa a raccontare il mondo, scrivo da diversi anni di turismo e di sosteniblità aziendale. Collaboro con diverse realtà, tra le quali TrueRiders, che mi permette di trasformare l'euforia sulla tastiera in adrenalina su due ruote.
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