Sella di Corno in moto: tra Lazio e Abruzzo | TrueRiders

1000 metri di bellezza appenninica: la Sella di Corno è la strada da vivere in primavera tra Abruzzo e Lazio

Letizia  | 17 Apr 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti
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Il valico appenninico Sella di Corno sorge non distante dall’omonima frazione nel comune di Scoppito in provincia dell’Aquila, l’ultimo comune della regione al confine con il Lazio. A 1005 m s.l.m., sono appena 20 i chilometri lungo l’antica Via Salaria che dividono Antrodoco e la Sella di Corno. Una strada che è tutto, fuorché secondaria: anzi, da sempre è un passaggio obbligato per attraversare l’Appennino, tra il gruppo montuoso del Monte Calvo e il Monte Nuria. Il percorso alla scoperta del Sella di Corno in moto è una gita di mezz’oretta che, attraversando il confine tra Abruzzo e Lazio, ripercorre gli antichi snodi viari di epoca romana. 

1 Sella di Corno in moto. L’itinerario

1.1 Mappa

1.2 Percorso

Partiamo da Scoppito e prendiamo la Strada Statale 17 che subito ci immerge nel verde. In 13 minuti questo tracciato lineare e asfaltato ci conduce alla Sella di Corno, a 1005 metri di altitudine. Scesi dalla moto e ammirato il paesaggio appenninico, procediamo in direzione Ovest verso Via Monte Calvo. Svoltiamo a destra e prendiamo di nuovo la Strada Statale 17 e giriamo nuovamente a destra. In soli quattro minuti eccoci al Monte Calvo, in territorio laziale e all’interno del Parco Naturale dei Monti Simbruini. Scendiamo dalla moto e guardiamoci intorno. L’Appennino laziale regala panorami incantati che arrivano ai Monti Prenestini. Dai 1500 metri d’altitudine saliamo in sella e dopo 800 metri svoltiamo a destra per rimanere sulla SS 17. In meno di un quarto d’ora eccoci ad Antrodoco. Da qui è possibile continuare per Rieti (25 km) oppure verso Leonessa (32 km) e Amatrice (40 km).

2 L’altopiano che collegava Roma all’Adriatico

Una bellissima vista sul borgo di Antrodoco, immerso tra le montagne del Reatino

Prima ancora dei Romani, l’altopiano dove oggi insiste la Sella di Corno era abitato dai Sabini che giunsero fino alla  valle meridionale del Tevere. Intorno al 268 a.C., quando il popolo ottenne la cittadinanza romana, in questi luoghi venne costruito il tracciato della Via Salaria che tuttora collega Roma alla costa di Ascoli Piceno. Proprio a partire da questa via, nei pressi di Antrodoco, venne successivamente realizzata la Via Cecilia che oggi costituisce un tratto di SS17. Il legame con l’Urbe nella fisionomia viaria del territorio è testimoniata dalla pietra miliare nel centro di Sella di Corno che indica la distanza dalla città eterna in miglia romane: LXXII (cioè 72, o meglio 106 chilometri). Il toponimo deriva dalla curiosa altura che svetta dalla valle e lungo la quale nei secoli venne eretta una fortificazione in difesa del centro abitato che progressivamente andò ampliandosi. 

Il paesaggio meraviglioso della Sella di Corno può essere ammirato anche in sella a biciclette, mountain bike o semplicemente facendo trekking. La stessa Via Salaria costituisce un tracciato di riferimento per gli appassionati di passeggiate escursionistiche. 

3 Dove mangiare vicino Sella di Corno

  • Vecchio Mulino (Via Marmolare, 29, Antrodoco) sorge invece a 10 chilometri dal valico Sella di Corno, nel centro di Antrodoco. Un ambiente informale e accogliente è solamente il preludio ad un pasto davvero godereccio. Formaggi, affettati, fritti vari, bruschette, ottima carne e dolci fatti in casa… faranno il resto!
  • Il Castoro (Via Gran Sasso, 2, Borgo Velino) si trova appena fuori da Antrodoco, ed è aperto tutti i giorni, tranne il lunedì. Ottimi primi piatti e vasta scelta di specialità di carne. Da provare gli stracci di Antrodoco, pasta ripiena tipica della zona.
  • Ferro e Fuoco (Via di Preturo, loc. Coppito, 14, L’Aquila) si trova a Coppito, una delle frazioni che circondano L’Aquila. Ricchi condimenti per le pizze, ma anche specialità di carne con tagliate, bistecche e gli immancabili arrosticini abruzzesi.
Letizia
Letizia

Laureata in Lettere Moderne e insegnante di scuola superiore, ho fatto della mia passione per l'Italiano anche un lavoro. Infatti ogni pomeriggio indosso i panni della Copywriter e, decisa a raccontare il mondo, scrivo da diversi anni di turismo e di sosteniblità aziendale. Collaboro con diverse realtà, tra le quali TrueRiders, che mi permette di trasformare l'euforia sulla tastiera in adrenalina su due ruote.



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