Nell’Abruzzo “forte e gentile”, siamo sicuri che anche la tua moto sarà forte e gentile. Forte, perché le montagne dell’Appennino sono una sfida impegnativa per i bikers. Gentile, perché i borghi arroccati sulla Marsica conservano una grazia senza tempo. Oggi andiamo in Valle Roveto, a scoprire paesi dalla fragile e affascinante bellezza. Una bellezza in cui l’opera dell’uomo fa a gara con l’incanto della natura.
Valle Roveto: un luogo familiare più che altro alla gente d’Abruzzo, e a qualche abitante della Ciociaria e del basso Lazio. È una vallata piccola e poco conosciuta, ma a noi non piace percorrere strade troppo classiche e scontate. E allora vieni con TrueRiders!
L’itinerario inizia in moto da Avezzano, che puoi raggiungere velocemente attraverso l’autostrada A25 (“Strada dei Parchi”). Dal centro di Avezzano prendi la SS690, che segue il fiume Liri e attraversa tutta la Valle Roveto. L’unica via che percorre la valle è questa superstrada, con le uscite in corrispondenza di ogni paese. Da Capistrello a Balsorano, la valle è lunga una trentina di km. Dopo Balsorano, la strada esce dall’Abruzzo ed entra nel Lazio, arrivando a Sora. Da qui puoi tornare indietro dalla stessa strada, oppure raggiungere il più vicino ingresso autostradale, che è quello di Frosinone. Se hai voglia di nuovi borghi d’artista nello stesso tratto d’Abruzzo, ti consigliamo i murales di Borgo Universo ad Aielli fra le strade della Marsica!
Balsorano con, in alto, il Castello Piccolomini
I borghi della Valle Roveto sono sette: Capistrello, Canistro, Civitella Roveto, Civita d’Antino, Morino, San Vincenzo Valle Roveto, Balsorano. Dal più vicino al più distante dal capoluogo L’Aquila, andiamo a scoprirli esattamente nell’ordine in cui li troverai in moto.
Capistrello è un bel borgo medievale alle porte della Valle Roveto. Oltre al centro storico, un notevole punto di interesse sono i Cunicoli di Claudio, imponente opera idraulica di epoca romana, con un lungo canale sotterraneo, sei cunicoli e trentadue pozzi, costruita sotto l’imperatore Claudio. È stata la più lunga galleria realizzata dai tempi antichi fino al 1871, quando venne costruito il Traforo del Frejus.
Canistro è un paese dalla storia segnata dal terremoto della Marsica del 1915, e ricostruito più a valle. Da sempre, continuano comunque a sgorgare le acque termali dalla fonte Santa Croce a 750 metri d’altitudine.
Civitella Roveto è stato un territorio abitato già in epoca romana, e che oggi conta due musei: il Museo Pinacoteca Enrico Mattei, con opere d’arte contemporanea, e il Museo etnografico de’ Colucci, che conserva testimonianze di arti e mestieri della Valle Roveto.
Come detto, il borgo d’artista per eccellenza della Valle Roveto è Civita d’Antino. A fine ‘800 un gruppo di pittori danesi trovò qui un luogo di ispirazione. A iniziare questa “residenza” fu Kristian Zahrtmann, caposcuola della pittura romantica danese, che conobbe Civita d’Antino grazie al modello dei suoi quadri – di nome Ambrogio – che era originario di questo comune.
Zahrtmann fu subito conquistato dal piccolo borgo e dei suoi abitanti, e decise di stabilirsi qui, presto seguito da altri pittori scandinavi, con cui Zahrtmann formò un’accademia pittorica. Gli artisti residenti arrivarono fino al numero di 90, interessati a ritrarre usi e costumi degli abitanti e il lavoro dei campi. I loro quadri riscossero anche l’apprezzamento del “vate” Gabriele D’Annunzio.
Molte di queste opere sono oggi conservate nei musei scandinavi. Altre, dal 2021, sono in esposizione permanente nel museo di arte moderna e contemporanea Imago Museum di Pescara.
Morino è il comune dove si trova una delle cascate più alte d’Appennino, all’interno della Riserva naturale guidata Zompo lo Schioppo (letteralmente, salto dello sparo). Inoltre, il paese vecchio, abbandonato dopo il terremoto della Marsica, è affascinante e assolutamente da visitare.
San Vincenzo Valle Roveto è un borgo medievale che fa parte dell’associazione nazionale Borghi autentici d’Italia. Qui spicca il Castello di Morrea – o il Castello Piccolomini, dal nome della famiglia nobile che l’ha abitato.
Balsorano è anch’esso un paese dotato di un Castello appartenuto ai Piccolomini. Ma soprattutto sono presenti molte architetture religiose, testimoni di una storia iniziata con i passaggi dei monaci Benedettini.
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