Un viaggio di 150 chilometri, con partenza e rientro a Roccaraso, in provincia dell’Aquila. Un “anello” che tocca le province di Aquila e Pescara, permettendoci di scoprire sia l’Abruzzo più “popolare”, quello di Sulmona e Popoli, e sia la bellezza degli Appennini, tra Caramanico Terme, Pacentro e Pescocostanzo.
Centro di Roccaraso
Il nostro tour dell’Abruzzo e dei Monti della Majella prende il via da Roccaraso, in provincia dell’Aquila. Situata a 1.236 metri d’altezza, questa località dell’Alto Sangro è molto nota tra gli amanti degli sport invernali, per la presenza di impianti di risalita e numerose piste da sci.
Lasciamo Roccaraso, e imbocchiamo la SS17 dell’Appennino Abruzzese ed Appulo-Sannitico, che collega Foggia e L’Aquila. Da qui a Sulmona, il percorso – che tocca Rocca Pia e Pettorano sul Gizio – è di circa 34 chilometri, un buon percorso con una grande escursione altimetrica, essendo situata Sulmona a 405 metri sul livello del mare.
Una volta visitata questa bella località, e aver assaggiato i suoi confetti, famosi in tutto il mondo, proseguiamo verso Popoli, che raggiungiamo in 18 chilometri, percorrendo la SS17 e deviando, nell’ultima parte di percorso, sulla SS5, che ci accompagnerà poi nella deviazione verso la Majella.
Pacentro e il suo castello in primo piano
Popoli, come anche Sulmona, fa già parte della zona della Majella, pur trovandosi ancora più in basso, ad appena 254 metri, ma già da qui possiamo vedere i profili degli Appennini, che salgono e dominano il paesaggio circostante. Costeggiando l’Autostrada A24, proseguiamo invece sulla SS5, deviando poi, all’altezza di Musellaro, sulla SP68.
Da qui, entriamo nel territorio del Parco Nazionale della Majella, e ci dirigiamo, come prima tappa intermedia, a Caramanico Terme, che è sede della Comunità montana della Majella. Situata a 650 metri, la cittadina di Caramanico presenta un bellissimo centro storico, e una natura ricchissima, dominata dalla presenza del cervo e dell’orso marsicano.
Il percorso prosegue salendo di altitudine, e toccando alcune località molto suggestive. Tra queste, non possiamo non citare Roccacaramanico, la “capitale della neve”. Qui, nel 1961, caddero quasi quattro metri di neve in un giorno, e non è raro trovare manti nevosi alti fino a 10 metri.
Subito dopo Roccaramanico, raggiungiamo in una decina di chilometri Pacentro. Bel borgo appenninico, Pacentro è conosciuta per il suo alto Castello, e per aver dato i natali ai nonni di Madonna, una delle più conosciute cantanti degli ultimi 30 anni.
Il borgo abruzzese di Pescocostanzo
L’ultima parte del nostro percorso è di circa quaranta chilometri, e presenta anch’essa una interessante escursione altimetrica. Soprattutto, da Pacentro a Pescocostanzo assistiamo a una salita progressiva, che lascia la Majella per immergersi nel territorio della Riserva Statale del Quarto Santa Chiara.
Attraversiamo la SS487, e in circa 34 chilometri ci ritroviamo a Pescocostanzo. Con una altitudine di quasi 1.400 metri, è uno dei più importanti centri sciistici dell’Abruzzo, e presenta un bel borgo antico, che lo rende piacevole da visitare pressoché tutto l’anno.
Da qui a Roccaraso, meta di partenza e arrivo del nostro itinerario, la distanza è breve: circa sei chilometri, che attraversano l’altrettanto nota località di Rivisondoli, a 1.320 metri, dove sono presenti ricche opportunità per sciatori, escursionisti e amanti della natura. Giungiamo alfine a Roccaraso, dopo un viaggio appassionante lungo l’Abruzzo degli Appennini e della Majella.
Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport
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