Dai paesaggi da cartolina, ai paesaggi d’arte. Questo è ciò che stavolta, su TrueRiders, vogliamo proporti. Se ti piace vivere le lunghe distanze a stretto contatto con stupendi scenari naturali, allora che ne dici di un percorso che te li faccia riscoprire nelle opere un grande pittore? Ecco un itinerario attraverso i paesaggi dipinti da Giovanni Segantini, uno dei maggiori artisti italiani, che ha passato la sua vita tra la Brianza e la Svizzera. Con la sua arte, ha reso immortali i paesaggi in cui ha vissuto: proprio quelli in cui oggi porterai la tua moto!
Ti diremo tutti i dettagli su Segantini, i suoi paesaggi, le sue opere e la sua importanza nel mondo dell’arte, e ti segnaleremo tutte le visite consigliate lungo il percorso. Ma prima, ecco le informazioni complete di cui hai bisogno per organizzare il tuo itinerario su due ruote.
L’itinerario in moto per ripercorrere la vita e le opere di Giovanni Segantini è un percorso che parte dalla Brianza e si allarga in Svizzera, con tappe nei luoghi che propongono mostre ed esposizioni dedicate all’artista.
È consigliabile spezzare il viaggio in due o tre giornate, per prenderti tutto il tempo necessario alle visite. I periodi di tarda primavera o tarda estate sono ideali, per vivere le valli nel loro splendore senza troppo traffico o affollamento.
La partenza è da Caglio, in provincia di Como, paese in cui Giovanni Segantini ha a lungo lavorato dipingendo en plein air. Visitare il Percorso Giovanni Segantini, prima di mettersi in viaggio, è un ottimo modo per farsi un’idea della sua vita e delle sue opere.
Da qui scendi a valle, e imbocca a destra la SP40 verso Como. Continuando sulla SP342 arriverai all’imbocco dell’autostrada A9, che devi prendere in direzione del valico Como Chiasso. Importante: qui compra la Vignette per percorrere le autostrade svizzere, se non ce l’hai ancora.
Una volta entrato in Svizzera, prosegui sull’Autostrada 2 (E35) che ti farà attraversare il Lago di Lugano e costeggiare la cittadina. Allo svincolo di Arbedo esci e immettiti nell’Autostrada 13, che ti porterà nei pressi del Passo dello Spluga, per poi proseguire verso nord.
Esci allo svincolo Thusis Sud, e prendi in direzione Albula / Alvra, e una volta giunto nel paese svolta a destra sulla strada principale 3. Arriverai a Savognin, luogo dove Segantini ha realizzato i più famosi dipinti della sua produzione.
Continua sempre sulla strada 3 e arriverai a St. Moritz, famoso centro sciistico, che ospita un importante museo dedicato all’artista. È in questa zona che si erge il monte Schafberg, dove Segantini è morto.
Scendi di nuovo sulla strada 3 verso Maloja (Maloggia in italiano), altro luogo protagonista di una parte importante dell’opera di Segantini. In breve rientrerai in Italia, arrivando a Chiavenna; qui svolta a sinistra sulla Statale SS36 che ti porterà verso sud fino a costeggiare il Lago di Como e arrivare infine a Pusiano, dove l’artista ha trascorso il primo periodo brianzolo. Da qui, in pochi kilometri sei di nuovo a Caglio, il punto di partenza.
Prima di metterti in sella per il tuo percorso, ecco tutte le informazioni da sapere su chi era Giovanni Segantini, le sue opere più famose, e dove trovare i luoghi espositivi sulle tappe del tuo percorso (distribuiti tra Brianza e Svizzera).
Giovanni Segantini (1858 – 1899) è stato un pittore italiano tra i massimi esponenti del movimento del Divisionismo. Nato ad Arco, nel Tirolo, allora Impero Austriaco, trascorre la giovinezza a Milano. È con il trasferimento in Brianza che realizza le prime opere che ottengono riconoscimenti internazionali. Nel 1886 si stabilisce in Svizzera, a Savognin, dove si avvicina al movimento divisionista, che diventerà la cifra stilistica dei suoi capolavori. Trascorre infine l’ultima parte della sua vita nel paese alpino di Maloja, per immergersi in una vita solitaria di ricerca artistica e mistica. Muore sul vicino monte Schafberg per un attacco di peritonite; il suo corpo è sepolto nel cimitero di Maloja.
Nelle sue opere ha coniugato scene di verismo agreste con temi simbolisti e tecniche divisioniste. La tecnica divisionista consiste in sottili pennellate di colori a olio alternate con colori complementari. Il risultato è una particolare luminosità del dipinto, molto adatta per raffigurare le montagne con la loro luce intensa. Una tecnica che ha interpretato in maniera brillante, dipingendo paesaggi di montagna, con villaggi e malghe, e i riti quotidiani dei contadini e allevatori.
Tra i suoi capolavori, dal periodo brianzolo alla produzione divisionista: A messa prima, Ave Maria a trasbordo, Traghetto all’Ave Maria, Le due madri, Le cattive madri, L’angelo della vita, Trittico delle Alpi.
A Caglio, la Pro Loco in collaborazione con il Comune di ha allestito all’aperto un percorso espositivo (Percorso Segantini) con la riproduzione in grandi dimensioni di alcuni dei suoi capolavori. Li trovi nei punti del borgo brianteo più suggestivi e legati alla biografia del maestro; uno di questi è la casa in cui visse dal 1885 al 1886.
Anche il vicino borgo di Pusiano ha istituito il sentiero Segantini in Brianza. Il Lago di Pusiano ha ispirato uno dei suoi capolavori, Ave Maria a trasbordo.
A Maloja, il paese sulle alpi svizzere in cui visse dal 1894 fino alla morte, è stato creato il Segantini Weg: un percorso commemorativo in 12 tappe che congiunge i luoghi che facevano parte della quotidianità e delle passeggiate di Giuseppe Segantini, e in cui traeva l’ispirazione per le sue opere. In 2 ore si può percorrere tutto, fino al cimitero nel quale il pittore è stato sepolto.
St. Moritz, il centro più importante di questa area elvetica (l’Engadina), ospita il Museo Segantini, la più fornita raccolta di opere del pittore. La sua creazione aveva lo scopo di dare una collocazione al grandioso Trittico delle Alpi; in aggiunta a questo vennero esposte numerose opere che documentano l’evoluzione artistica dell’artista.
Sullo Schafberg, il monte sopra Pontresina ove Segantini morì (a pochi minuti da St. Moritz), è stato intitolato al pittore il rifugio alpino Chamanna Segantini.
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