Sembra un quadro, ma è una chiesa dipinta: tra le montagne di Dracula c'è una meraviglia inesplorata da scoprire

Sembra un quadro, ma è una chiesa dipinta: tra le montagne di Dracula c’è una meraviglia inesplorata da scoprire

Stefano Maria Meconi  | 16 Set 2024  | Tempo di lettura: 4 minuti
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La Romania è una terra di profonda e antichissima cultura, che ha giocato nel corso dei secoli sulla posizione a metà strada tra l’Europa mediterranea e l’influenza russa. Quello che offre oggi è infatti un mix di architetture, tradizioni e fede che si fa particolarmente vivo nel Parco nazionale di Călimani, una magnifica zona verde non lontana dal confine con Ucraina e Moldavia e circa 500 chilometri a nord della capitale Bucarest. Proprio in questo territorio si trova l’incredibile monastero di Moldovița, che sembra una tappa intermedia del viaggio, ma è una pausa di arte e meraviglia pronta a lasciarvi senza parole. Partiamo?

Parco nazionale di Călimani e monastero di Moldovița in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

Il percorso in moto parte da Suceava, città capoluogo del distretto omonimo, che si trova nella regione storica della Bucovina. Prendi la strada 29A che attraversa il fiume (che si chiama appunto Suceava) e poi svolta subito a destra. Gira quindi a sinistra sulla strada 17, in direzione Șcheia, per iniziare la prima parte del tuo percorso. Continua attraversando Stroieşti, Ilişeşti, Păltinoasa. Da qui in poi la strada costeggia il fiume Moldova.

Prosegui fino a Câmpulung Moldovenesc, dopodiché puoi fare una deviazione che ti porta in un bel punto di interesse, uno dei primi del Parco nazionale di Călimani. Gira a destra sulla 17A in direzione Sadova, e poi vai fino al Lago Iezer. Torna poi indietro per la stessa strada fino alla deviazione in cui devi riprendere la strada 17 girando a sinistra.

Pojorata, Valea Putnei, Iacobeni: stai entrando nella Romania montana che si sta gradualmente aprendo al turismo. Continua fino a Dorna Arini. Da qui in poi sei ufficialmente nel cuore del Parco nazionale di Călimani: continua sulla strada 174 verso Șaru Dornei, e qui gira a destra sulla strada 82 (poi 81) per raggiungere il Centro Visitatori, crocevia di tanti sentieri e percorsi tematici per esplorare il parco.

Anche la Romania ha il suo “Vesuvio”

Il Parco nazionale di Călimani si trova nella Romania centro-settentrionale. È un’area protetta di interesse nazionale, situata nel territorio amministrativo delle province di Mureș, Suceava, Harghita e Bistrița-Năsăud. Il parco nazionale è stato creato nel 2000 dopo la proposta del Centro di ricerca biologica di Cluj nel 1975, con l’obiettivo di proteggere la biodiversità della flora e della fauna.

Nel perimetro di questo parco si trova il più grande cratere vulcanico della Romania, del diametro di 10 km, e che ora è estinto. Insieme a lui, ci sono anche montagne fino a 2000 metri di altitudine, tra cui il Pietrosul Călimanului (2100 m s.l.m.), Gurghiu (1776 m s.l.m.), i 12 Apostoli (1760 m s.l.m.), posizionate tra rocce scoscese, gole, altopiani, valli, prati, boschi e appartenenti al novero dei Monti Carpazi.

In questa zona sono numerosi i percorsi e i luoghi naturali da scoprire, come il percorso dei 12 Apostoli (da non confondere con l’omonima scogliera australiana) o le paludi di Saru Dornei, un bel sito “umido” che si può scoprire con una passeggiata di circa un’ora. Interessante è anche la visita alla vecchia miniera di zolfo, dismessa nel 1997 e oggi visitabile per scoprire un esempio di “archeologia industriale”, nonché al lacul Iezer (che corrisponde alla piccola deviazione a metà del tuo percorso), lago di montagna formato da una diga, e di cui si trovano documenti che ne attestano l’esistenza già dal 1594.

La meraviglia della Romania: il monastero di Moldovița

Ma la vera meraviglia che ci spinge a percorrere le tortuose, eppure magnifiche strade del Călimani è un’altra. Iscritta nel 1993 al patrimonio dell’Umanità UNESCO, il monastero di Moldovița è diverso da tutti gli edifici di culto che conosciamo perché gli affreschi si trovano non solo all’interno, bensì anche all’esterno.

Nonostante una storia che dura da oltre 600 anni (il complesso venne costruito nel 1410 da Alessandro il Buono, poi ricostruito nel 1532), i dipinti che rappresentano la Sacra Famiglia, il Giudizio Universale ed episodi della vita di Gesù sono ancora ottimamente conservati. Il complesso conserva i classici stilemi dell’architettura ortodossa, che si caratterizza per forme slanciate, tetti a spiovente in legno e decorazioni sia dipinte che murarie.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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