A circa 100 km a ovest di Atene, la capitale della Grecia, c’è una piccola provincia davvero molto particolare con dei luoghi decisamente interessanti da scoprire. L’Acaia, che affaccia sul Golfo di Corinto, è una terra di montagna e di mare, di antiche ferrovie e di una natura che fa rima con la storia. Insomma, tutto quello che la Grecia riesce a fare incredibilmente bene, ma in una zona del paese che ancora in pochi conoscono. Fortunatamente, la flessibilità e il bello di viaggiare in moto ci spingono a superare i nostri confini, e dunque perché non cimentarci in questo itinerario che da Diakopto porta fino a Kleitoria?
74 chilometri e circa 5000 metri complessivi di dislivello. Niente male per questo percorso che risale la china, ops, il fianco della montagna da Diakopto a Kleitoria, passando per i due bellissimi e storici luoghi di Kalavryta e del Monastero di Agia Lavra. Solo il primo tratto è costiero e marittimo, quello che porta verso la gola di Moni Megalou. La strada è generalmente in buone condizioni, a singola corsia per senso di marcia e attraversa tratti sia pianeggianti che maggiormente impegnativi. Non sempre sono presenti barriere e guard-rail, quindi è importante prestare attenzione per evitare possibili problemi alla guida. I tratti che richiedono più effort sono in corrispondenza di Agia Lavra e tra Priolithos e Kastélli.
Lasciate per un attimo la moto da parte e salite su un treno, ma che treno! L’Odontotos, o ferrovia Kalavryta – Diakopto è un percorso di fine Ottocento, una ferrovia a cremagliera di stile alpino costruita da ingegneri italiani e francesi. Il percorso, lungo circa 20 km, affronta un dislivello considerevole e passa per scenari mozzafiato, tra alti canyon e curve strettissime, gallerie scavate nella roccia viva e cascate. Un’esperienza perfetta per chi ama il mondo delle ferrovie ma anche per un po’ di adrenalina in più.
Costruito nel X secolo, Agia Lavra è considerato il luogo di nascita della Grecia moderna. Qui infatti venne immaginata la bandiera greca con la croce biancoceleste e qui nacque il motto Eleftheria i Tanatos, “Grecia o morte”, che accompagnò la lotta contro l’occupazione ottomana. Il monastero di Agia Lavra si trova nel cuore dell’Acaia, a quasi 1000 m s.l.m. ed è circondato da fittissimi boschi. Al suo interno viene ripercorsa la vita di Germanos di Patras, il metropolita che benedì la prima bandiera della Resistenza ellenica.
Kalavryta, il comune che ospita Agia Lavra, è anche uno dei luoghi simbolici della memoria greca. Qui infatti si ricorda un tragico eccidio avvenuto per mano delle truppe tedesche nel ’43, e detto massacro di Kalavryta. Il paese, punto di arrivo della ferrovia Odontotos, è ai piedi del monte Chelmos, rinomata zona sciistica della Grecia meridionale, e tutta la zona è un bellissimo susseguirsi di fitti boschi e montagne verdeggianti.
Come saprete già, la Grecia appartiene all’Unione Europea. Non è dunque obbligatorio il passaporto, ma si può entrare nel paese anche con la semplice carta d’identità valida per l’espatrio. Attenzione a che il documento sia in ottime condizioni di leggibilità, perché potrebbe non essere accettato alla frontiera in ingresso.
Per quanto riguarda la guida in Grecia, basta la sola guida italiana, senza necessità di ulteriori documenti. In caso di incidenti o guida in stato di ebbrezza, la patente viene ritirata sul momento e restituita solo al pagamento della multa o a fine pena. In questo caso, la restituzione non avviene a chi ha commesso infrazioni, ma attraverso l’ambasciata italiana di Atene o inviata alla competente motorizzazione in Italia.
Si può usare la propria moto senza dover richiedere l’immatricolazione greca, a patto che la permanenza nel paese non superi i 6 mesi.
Dall’Italia ci sono sostanzialmente due modi per arrivare in Grecia in moto:
Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015
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