Nel cuore pulsante dell’Inghilterra, dove il mare incontra scogliere selvagge e la natura si esprime con un vigore indomito, sorge la Cornovaglia. Terra di leggende antiche e storie di pirati, questa regione è un paradiso per i viaggiatori che cercano avventure sulle strade meno battute. Immaginatevi in sella alle vostre due ruote, con il vento tra i capelli, metaforicamente, e il profumo salino dell’oceano che vi accarezza il viso. Qui, ogni curva rivela un nuovo paesaggio mozzafiato, dalle imponenti falesie a picco sul mare ai pittoreschi villaggi di pescatori che sembrano fermi nel tempo. La Cornovaglia non è solo una destinazione, è un viaggio attraverso la storia, la cultura e la natura incontaminata. Pronti a scoprire cosa rende unica questa terra?
Partenza da Brighton, la grande “capitale del mare” inglese – una sorta di Rimini dal sapore britannico – e, passando per Poole, Exeter e Plymouth, arrivo a Penzance, una delle località più occidentali dell’intero Regno Unito.
Il nostro viaggio tra il Sussex e la Cornovaglia, nell’Inghilterra meridionale, comincia proprio da Brighton. Una delle località dove è più forte il sapore quasi “mediterraneo” del mare inglese, con numerose attrazioni e stabilimenti, che fanno della città una Rimini britannica, senza nulla togliere alla splendida località romagnola!
Lasciamo Brighton seguendo la Dyke Road in direzione della A23 per circa un chilometro, imboccando successivamente la A27 presso Hove. In quattro chilometri, verso London Road, ci porta all’imbocco della A3, che andremo a seguire per poco più di settanta chilometri, attraverso la natura dell’Inghilterra, come la zona protetta del Chichester Harbour, per poi giungere, in circa un’ora e mezza, a Portsmouth.
Portsmouth, e il nome lo lascia piuttosto presagire, è stata per secoli una città strategica per i traffici via mare, venendo sostituita, tra Ottocento e Novecento, dalla vicina Southampton. Tra l’ampio centro storico e l’Isola di Wight, situata poco lontano dalla costa, c’è davvero molto da scoprire nella città, prima di ripartire verso Poole. Lasciamo la città dalla Gruneisen Road, in direzione della Wilson Road, per poi imboccare la A3, che ci permetterà di evitare la M27 e, al contempo, attraversare il bel centro di Southampton, prima di deviare sulla A31, dopo circa 30 chilometri. Da qui, proseguendo sempre sulla A31, attraversiamo il New Forest National Park.
Al termine di una tappa di circa 80 chilometri, e un’ora e mezza di percorrenza, giungiamo a Poole. Bel porto e centro turistico situato a ridosso del mare, Poole è un’ottima località dove fermarsi magari per una notte, prima di riprendere il viaggio all’interno della Cornovaglia. Dal centro di Poole, ci spostiamo sulla A35, una ampia strada che evita le litoranee e scorre in modo agevole. Ampia e sostanzialmente rettilinea per buona parte del percorso, per un centinaio di chilometri, fino a Honiton, dove deviamo sulla A30. In meno di un’ora, ci porterà dritti al centro di Exeter, oltrepassando l’intersezione con la strada M5, che scorre da nord verso sud. Totale percorso per questa tappa: 127 chilometri.
Splendida città della contea del Devon, con le sue testimonianze gotiche – in parte ricostruite dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale – Exeter è una delle tappe più suggestive di questo viaggio, e al contempo una delle poche che non affaccia direttamente sul mare. Dopo aver visitato il centro storico, con la bella Cattedrale, riprendiamo il viaggio verso sud-ovest. Da Exeter, seguiamo le indicazioni verso la A377 e, in circa 6 chilometri, siamo sulla A38, La strada, per una buona parte del percorso (da Bovey Tracey a Ivybridge), costeggia l’ampia zona naturale del Dartmoor National Park. Tramite la A38 giungiamo a Plymouth, in circa 70 chilometri.
Ultima delle “grandi città” di questo itinerario, Plymouth. Una città che, nonostante si trovi ampiamente nel nord Europa, presenta un clima – mitigato dall’azione delle correnti dell’Oceano Atlantico – del tutto simile a quello di Roma, almeno nel periodo invernale. Pur avendo una storia antichissima, Plymouth come conurbazione fu ricostruita dopo la Seconda guerra mondiale, poiché nel 1941 fu pressoché distrutta in un bombardamento. Al di là di ciò, presenta zone naturali e monumenti che valgono la visita, prima di ripartire. Lasciata Plymouth, entriamo finalmente nella Cornovaglia vera e propria. La penisola, comunque, è sempre stata considerata storicamente più grande dei confini stabiliti in epoca contemporanea. Seguendo la A38, ci dirigiamo in direzione di Nancealverne prima, e di Cornwall poi. Percorriamo poi l’ultimo tratto di percorso, fino a Penzance, sulla A30, per 91 chilometri. L’intero viaggio, invece, si ferma alla soglia dei 500 chilometri.
Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport
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