C’era una volta la Savoia, regione “italiana” non de jure ma de facto. Qui, infatti, il governo apparteneva alla famiglia omonima, quella che resse le sorti dell’Italia unita dal 1861 al 1946, e intorno alla quale si realizzò il sogno di unificare la Penisola e darle Roma come capitale. Oggi quel territorio appartiene alla Francia, alla quale venne ceduta proprio dal governo savoiardo in cambio del Veneto. Ma con la fine dei conflitti e l’apertura delle frontiere europee, oggi visitare questi luoghi è molto più semplice di un tempo, soprattutto se la meta che vogliamo raggiungere è la piccola Venezia delle Alpi, per gli amici Annecy, cittadina sorprendente al centro di un triangolo ideale che unisce, nel giro di poche decine di chilometri, tre paesi: Francia, Svizzera e Italia. Scoprirete così un mondo di vette innevate, fiumi, città d’arte ed eleganti esempi della storia savoiarda. Pronti a partire?
189 chilometri e circa 4 ore di viaggio. È la nostra proposta per scoprire l’Alta Savoia in moto, con partenza e arrivo ad Annecy. Il percorso, in senso antiorario, raggiunge le Gole del Fier, Grand Colombier, Chambéry e il parco del Massiccio di Bauges, prima di rientrare ad Annecy.
Lasciato il capoluogo dipartimentale prendiamo la D16 per 13 chilometri, arrivando alle Gorges du Fier. Situate nel comune di Lovagny, sono un sito naturalistico di incredibile bellezza, con lunghe passerelle lignee costruite sul bordo di speroni rocciosi bagnati dalle acque. Un ampio tratto lungo la D14 ci porta fino a Seyssel, dove attraversiamo il Rodano, uno dei fiumi più importanti di Francia per arrivare al Col du Grand Colombier. Qui entriamo nella Regione Savoia, attraverso una delle salite storiche del Tour de France, a 1.498 metri sul livello del mare.
Con pendenze che raggiungono anche il 13% (lato Artemare-Assin) è una delle salite più impegnative di Francia, grazie a un dislivello di 1250 metri in meno di 16 chilometri. Particolarmente impegnativi i chilometri 8-12 e 13-15, tutti con pendenze ampiamente sopra il 10%. Passando per Artemare e Chazey-Bons proseguiamo in direzione di Chambéry, toccando la sponda orientale del Lago di Bourget in corrispondenza di Saint-Jean-de-Chevelu e Le-Bourget-du-Lac.
Risalendo l’Alta Savoia in direzione di Annecy, attraversiamo il Parco naturale regionale del massiccio dei Bauges, 81.000 ettari di verde che sorgono alle pendici di una falesia calcarea a plateau tra le più imponenti della zona. Il Bauges si trova peraltro al centro del comprensorio sciistico Savoie Grand Revard, con ben 140 chilometri di piste da sci disponibili durante tutta la stagione fredda.
Dopo la deviazione nel parco, rientriamo ad Annecy in appena 40 minuti, dopo aver percorso 30 chilometri sulla Route D1508.
Évian-les-Bains, la celebre città termale francese che affaccia sul lago di Ginevra
L’Alta Savoia conta su una popolazione di circa 800mila abitanti, distribuita prevalentemente in centri medio-piccoli. Tra questi spiccano il capoluogo Annecy e Annemasse, con rispettivamente 127mila e 36mila abitanti. Altri comuni interessanti della zona sono Bonneville, Évians-les-Bains e Chamonix-Mont-Blanc.
Annemasse, insieme alla vicina Ginevra (Svizzera) costituisce un unico polo urbanizzato, mentre sul Lago Lemano si affacciano Thonon-les-Bains ed Évians-les-Bains, con quest’ultima celebre in tutto il mondo per le sue acque oligominerali.
Approdo in terra francese dopo aver superato il Tunnel del Monte Bianco, Chamonix-Mont-Blanc è una ben nota stazione sciistica e meta per gli amanti della montagna, nel cuore delle montagne della Regione della Savoia.
Infine c’è Chambéry, città alpina di grande importanza strategica e di epoca antichissima, che si ampliò enormemente già in epoca romana. Oggi ospita numerosi punti di interesse, come l’antico Castello e la suggestiva Cattedrale di San Francesco di Sales, di epoca quattrocentesca.
Uno scorcio di Annecy, chiamata la “Venezia delle Alpi” per il suo incantevole paesaggio
Un po’ come avviene a Bruges, Colmar, Stoccolma, Amsterdam, Portogruaro, Rasiglia, anche Annecy è catturata dall’incantesimo di Venezia. Ovvero, ovunque c’è un canale, un fiume e delle case che vi sorgono sulle sponde, c’è sempre qualcuno pronto a definirla la “Venezia di”. In questo caso, dell’Alta Savoia. Ma se in alcuni casi il soprannome è decisamente esagerato, in quest’angolo di Francia ci si sente davvero come tra le calli della città italiana. Il paesaggio, tuttavia, è diverso: le montagne delle Alpi sono molto più vicine, gli angoli verdi più presenti e diffusi, e il fiume che attraversa la città non si getta nel mar Adriatico, bensì nel dolce lago di Annecy. Il romanticismo non manca, soprattutto in corrispondenza del Pont des Amours, il piccolo ponte fronte lago che unisce due giardini pubblici, protetto da alberi sempreverdi che creano uno scenario iconico per una foto e un bacio.
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