Non serve andare in Africa per scoprire la città dei leoni: a soli 200 km dall'Italia c'è la meta che ti farà innamorare di questo paese

Non serve andare in Africa per scoprire la città dei leoni: a soli 200 km dall’Italia c’è la meta che ti farà innamorare di questo paese

Adriano Bocci  | 16 Gen 2025  | Tempo di lettura: 6 minuti
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Al confluire del Rodano e della Saona, tra le Alpi e il Massiccio Centrale, c’è un posto che a tutti gli effetti fa concorrenza a Venezia. No, non ci riferiamo alla sua più piccola copia piccina pucciosa ma a uno dei grandi player, dei grandi competitor, che può vantarsi il più grosso quartiere rinascimentale d’Europa (dopo Venezia, oh). Solo che oltre a ciò è pure la capitale della gastronomia francese, quindi ne hai di cose da vedere (e da mangiare) che ti faranno innamorare di questo paese. Forse la conosci già come la città dei leoni, o forse no: quel che è certo è che è una di quelle mete che ti devi fare su due ruote una volta nella vita. Oggi andiamo nelle Tre Gallie: andiamo a Lione.

Lione in moto. L’itinerario

Mappa

Itinerario

Parti da Lione imboccando Quai André Lassagne e seguendo le indicazioni per Cr d’Herbouville, Quai Bellevue e il Tunnel Bellevue andando sempre verso il Viaduc Joseph Picot. Continua seguendo le strade D483 e D1083 verso Saint-André-de-Corcy mentre passi per Rue du Mont Blanc. Fatti la D4 verso Pérouges, per poi continuare sulla D1084 fino ad arrivare ad Ambérieu-en-Bugey, dove seguirai Rue Roger Vailland e Av. de Verdun. Vai di prima sosta.

Quando hai finito con Ambérieu-en-Bugey riparti e imbocca la D1504 finché non arrivi al Le Bourget-du-Lac, seguendo le indicazioni per Bd du Lac e D14. Attraversa il centro e guida lungo Rte du Tunnel; sosteggia se riesci, non sbaglieresti. Prosegui poi Bourget-du-Lac riprendendo la sella e vai prima sulla D1504 e successivamente prendi le strade D1201A e D1201, che invece ti portano verso Annecy. Una volta arrivato nella città, segui Av. des Hirondelles fino al centro e parcheggia in zona; ci sono diversi parcheggi per Rue de la Gare, anche gratuiti, mentre quelli a pagamento (su strada) costano leggermente di più di quelli coperti (2.90€ vs 3€, che trovi vicino all’hotel Carlton o all’Ibis).

Le strade principali di riferimento lungo il percorso sono la D1084, la D1504, la D1201 e la D14.
Per l’itinerario diretto (e dinamico) su Maps tocca qui.

Lione, cosa vedere nella città dei leoni?

Teatro Gallo Romano, o Teatro antico di Fourvière, Lione. Shutterstock 2318331793

Ebbene si, vi abbiamo mentito: Lione non è la città dei leoni. “Lione” deriva dal latino “Lugdunum”, che significa collina dei corvi. Questo perché Plutarco, nel De fluviis, racconta di come alla fondazione di Lugdunum si posò uno stormo di corvi per indicare il luogo ideale per l’insediamento. Non che narrare di eventi bizzarri sia storicamente una stranezza riguardo le eventuali origini di una città: leggi del borgo delle candele. Eppure ce lo si poteva aspettare: nella terza città più grande della Francia, Patrimonio dell’Umanità Unesco, la fondazione è Romana del 43 a.C.

Puoi goderti epoche diverse. Puoi passare dal Teatro Gallo-Romano ancora visitabile sulla collina di Fourvière (quella in copertina, ma in zona est) ai quartieri medievali e rinascimentali che costellano il centro storico. Passeggiando per il quartiere di Vieux Lyon c’è un’atmosfera d’altri tempi: i suoi vicoli portano a dei passaggi coperti che venivano usati dai tessitori di seta per proteggere i tessuti dalle intemperie, e si chiamano traboules.

Traboules a Lione. Shutterstock 1204595962
I traboules di Lione

Sulle stesse righe c’è il quartiere della Croix-Rousse, meglio conosciuto come “la collina che lavora”, che invece ci racconta l’epopea dell’industria della seta che ha reso famosa Lione. Oggi quando ci vai è un’area piena di mercati, caffè e murales: cercati il Mur des Canuts.

Sulla collina di Fourvière poi c’è da vedere la maestosa Basilica di Notre-Dame de Fourvière che fa da cartolina (ed è la nostra copertina). Capolavoro, che c’è da dire? Fatta tra il 1872 e il 1884, elementi neogotici e neobizantini, con l’interno della basilica fatto da due chiese sovrapposte di cui quella superiore piena di mosaici, sculture e vetrate colorate e la cripta inferiore che è dedicata a San Giuseppe.
Importante luogo di pellegrinaggio per l’8 dicembre, Festa dell’Immacolata Concezione, quando Lione fa pure la Festa delle Luci in onore della Vergine Maria con migliaia di candele. E poi… puoi arrivarci a piedi per i sentieri che salgono sulla collina facendoti i Giardini del Rosario, oppure ci vai usando dal quartiere di Viex Lyon una funicolare che trovi sotto il nome di Funiculaire de Lyon.

Parco della Tête d'Or, Lione. Shutterstock 2308478441
Parco della Tête d’Or

Il Parco della Tête d’Or è la gemma naturale di Lione, 105 ettari, tra i parchi urbani più grandi della Francia con un lago navigabile, un giardino botanico e uno zoo gratuito. È del 1857, ispirati dai giardini inglesi. Il giardino botanico, con le piante tropicali e subtropicali, è distribuito in diverse serre storiche del 1867 fatte di vetro e ghisa; il giardino zoologico ha molte specie, più una pianura africana inaugurata nel 2006; c’è un grosso roseto e sul lago artificiale puoi farci canottaggio.

In zona centro storico ci trovi pure l’Abbazia Reale delle Dames de Saint-Pierre, conosciuta anche come Palais Saint-Pierre, ex monastero medievale trasformato in una abbazia di monache benedettine che venivano dall’alta nobiltà. Nel diciottesimo secolo diventa una delle abbazie più ricche della Francia grazie agli affitti delle botteghe al piano terra, ma la cosa cambia pesantemente con la sua chiusura durante la Rivoluzione Francese.

Place Bellecour, Lione. Shutterstock_1107766685
Place Bellecour

Tra i fiumi Saona e Rodano ci trovi Place Bellecour, la piazza più iconica di Lione, 62.000 metri quadri: è la più grande piazza pedonale d’Europa, con al centro la statua equestre di Luigi XIV, lavoro del 1825, con ai piedi della statua due figure allegoriche che simboleggiano i fiumi. Lì ci trovi pure la statua dedicata ad Antoine de Saint-Exupéry (l’autore del Piccolo Principe) seduto accanto al suo personaggio più famoso. Attorno ci sono un paio delle vie più prestigiose di Lione, Rue de la République e Rue Victor Hugo, questione shopping. La piazza in sé ospita regolarmente concerti, mercati e manifestazioni: pianifica bene la tua prossima vacanza.

Poi se vuoi arte e cultura ce n’è di ogni dove, ma dal 1803 l’abbazia reale ospita quel che ci sentiamo di consigliarti: il Museo delle Belle Arti di Lyon che fa da museo principale, vicino Place des Terreaux. Dall’antico al moderno coi lavori del Perugino, Veronese, Rembrandt, Monet, Gauguin e Matisse. In sintesi? settanta sale su 7.000 metri quadri più una collezione di oltre 50.000 pezzi di medaglie e monete. Circondato da un bel giardino con un sacco di sculture.

Cosa mangiare a Lione

 

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Universalmente parlando Lione è riconosciuta come la capitale gastronomica della Francia e la sua cucina riflette una tradizione molto ricca e raffinata. Ci sono una serie di piatti simbolo su cui andare a parare:

  • Salade Lyonnaise, un’insalata con la lattuga, la pancetta, i crostini di pane e un uovo in camicia
  • Quenelles, gnocchi allungati di farina o semolino con carne o pesce (di soito il luccio) e serviti con una salsa chiamata Nantua, a base di gamberi di fiume
  • Saucissson Brioché, salsiccia lionese cotta dentro una brioche
  • Tablier de Sapeur, trippa di manzo marinata nel vino bianco, poi impanata e fritta, che ti danno con la salsa tartara
  • Cervelle de Canut, formaggio fresco con erbe, aglio e scalogno, che spesso ti mettono sulla bruschetta
  • Tarte aux Pralines, una crostata fatta con praline rosa di mandorle e zucchero, che trovi nelle tante pasticcerie nel centro storico

 

 

Adriano Bocci
Adriano Bocci

Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.



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