La Corsica è una delle mete ambitissime per gli amanti delle due ruote, così come il suo valico più alto: il Col de Vergio. Ogni biker, almeno una volta nella vita, desidera solcare le terre di Napoleone, per assaporare l’atmosfera unica che si respira, tra natura incontaminata e coste mozzafiato. In questo itinerario che vi farà ammirare le vette più alte dell’isola, prima di terminare a picco sul mare, scoprirete come “mari e monti” non sia solo una ricetta, ma un’esperienza su due ruote d’autore.
Il chiodo fisso del nostro itinerario è Col del Vergio, che con i suoi 1477 metri è il passo più alto dell’intera Corsica. Partiamo dalla cittadina di Corscia, un comune di appena 169 abitanti situato nel dipartimento dell’Alta Corsica. Un borgo solitario e grazioso, facile da raggiungere dalla relativamente vicina strada ad alta velocità T20, attraverso la D84. La stessa D84 è la via che ci conduce verso il nostro obiettivo.
Incamminatevi quindi in direzione Calacuccia e Albertacce. La vostra prima tappa la potete fare proprio nella zona citata, con una piccola pausa sul litorale dello splendido Lago di Calacuccia. Il bacino d’acqua regala scorci unici, come la vista della vetta più alta dell’intera Corsica: il Monte Cinto (2706 metri). Il panorama è davvero romantico e suggestivo, dato che possiamo vedere le cime innevate parecchi mesi all’anno (spesso anche a primavera inoltrata e inizio autunno).
Da questa zona è possibile scrutare anche Paglia Orba, forse la montagna più nota dell’intera Corsica – non a caso soprannominata “il Cervino corso” – che con i suoi 2525 metri è la terza cima dell’isola. Scattate qualche foto e cercate ristoro. Dopodiché si riparte alla volta di Col de Vergio.
Percorrendo sempre la nostra amata D84, la strada si fa arzigogolata e impegnativa. Una vera goduria per divertirvi (in sicurezza, sempre!) con il vostro gioiello. Arrivati in cima, il valico attraversato è la nostra meta principale: il mitico Col de Vergio (Bocca di Verghju, in dialetto corso). Il passo è il confine reale tra la Corsica Settentrionale e la Corsica del Sud, nonché spartiacque tra la valle del Golo e quella dell’Altone, la prima appartenente al comune di Albertacce, la seconda a quella di Evisa.
E sarà proprio Evisa la nostra prossima tappa, con la fidata D84 che ci culla in discesa verso il borgo. Il paese, che conta appena 192 abitanti, è attrezzato per ristoro e campeggio. Qui già cominciamo a lasciare le vette più alte, per entrare nel pieno del paesaggio marino. Proseguendo il nostro itinerario in moto incontreremo i comuni di Marignana e Ota, prima di piombare sul sulle coste del Golfo di Porto.
Qui il percorso continua costeggiando il litorale, in direzione Piana, che calerà il sipario sul nostro viaggio.
Appartiene geograficamente alla nostra amata Italia, ma l’isola della Corsica si trova come ben sappiamo nel territorio francese. Raggiungere questa splendida isola in moto dal nostro paese è abbastanza subito viste le numerose tratte che dai porti più famosi d’Italia portano fino in Corsica. Un’isola molto apprezzata dai motociclisti di tutto il mondo per le sue belle strade, ma soprattutto per la varietà dei paesaggi che offre e alcuni percorsi panoramici davvero stupefacenti.
Nella parte nord dell’isola, ma sempre partendo dall’entroterra c’è un percorso che affronta un passo davvero imperdibile. La tappa del Col de Vergio è la più alta di tutta la Corsica e ci regala delle vedute spettacolari sul prossimo Monte Cinto e sulla campagna circostante. La strada è sempre ampia e facilmente percorribile e le curve sono davvero tante e caratterizzano l’intero tragitto del passo. Il nostro percorso, come potete ben vedere, parte però dal comune di Corscia, facilmente confondibile con il nome dell’isola. Questo comune ha solo 169 abitanti ed è caratterizzato da un territorio montano davvero eccezionale e due superbi canyon, tipici dell’isola.
La conclusione di questo percorso si trova invece in una zona molto famosa e battuta dal turismo di massa dei motociclisti: Piana. Anche se abbiamo già dedicato diversi itinerari a questo magnifico posto è doveroso un ultimo must, quello di vistare e ammirare (anche dalla moto) i suggestivi Calanchi di Piana (in francese, Les Calanques de Piana), con la D84 che offre tanti punti panoramici davvero imperdibili.
Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport
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