Per chi vuole scoprire la Provenza in moto, non c’è niente di meglio di un tour delle Gole del Verdon. Queste meraviglie della natura si trovano nel sud est della Francia, più precisamente nella regione della Provenza. Si tratta del canyon più profondo e più grande di tutta Europa, con precipizi che raggiungono fino a 700 metri di profondità. Nell’antichità la zona era completamente ricoperta dal mare e fu soltanto più tardi che le Alpi iniziarono a formarsi, con le loro gole e le loro vallate. Per questo motivo, all’interno della roccia calcarea, è ancora possibile ritrovare resti di fossili marini, coralli e conchiglie. Durante gli anni Trenta del Ventesimo secolo furono oggetto di un massiccio intervento di riqualificazione: le strade vennero migliorate per consentire il transito dei turisti e furono create delle piattaforme di sosta per ammirare il paesaggio. Infine, dal 1990, il sito fu dichiarato area naturale protetta.
Per scoprire le Gole del Verdon al meglio, abbiamo disegnato un itinerario lungo 140 chilometri. Si parte da Rougon e, percorrendo per buona parte il corso del Verdon, l’arrivo è fissato a Saint-Paul-lez-Durance.
Da Rougon, si percorre la D952 in direzione ovest-nord-ovest, toccando, in un ricco percorso a tornanti, la parte più alta del Parc du Verdon. Da qui si scende verso Les Salles-sur-Verdon, dove il fiume forma un primo, suggestivo lago. La D957 prosegue verso Vérignon, e, come D49, risale a Bauduen continuando per alcuni chilometri fino a Saint-Laurent-du-Verdon. Questo è uno dei punti imperdibili delle Gole del Verdon, dove concedersi una sosta prima di ripartire. In questo primo tratto di itinerario, infatti, abbiamo già percorso 73 chilometri.
Da Saint-Laurent-du-Verdon, prendiamo la D311, uscendo dal comune e affacciandoci sul “tratto sud” del fiume Verdon. Raggiungiamo così il Museo della Preistoria delle Gole del Verdon, dove sono conservate tracce degli insediamenti paleolitici in zona. Imbocchiamo a questo punto la D82 e D315, verso Esparron-de-Verdon, dove il fiume si apre nel Lac d’Esparron. L’ultimo tratto dell’itinerario, di circa 76 chilometri, segue l’assottigliarsi del Verdon, che da fiume di montagna diventa una sorta di grosso torrente, con le gole sempre ben evidenti, ma meno imponenti. Da Esparron-de-Verdon, tocchiamo Gréoux-les-Bains, località termale piuttosto piacevole, e Peyrolles-en-Provence, ultima tappa prima di giungere a Saint-Paul-lès-Durance, dove finalmente termina il percorso del Verdon, che si unisce al Durance in un piccolo bacino lacustre, e che segna idealmente l’accesso alla cittadina di Saint-Paul-lez-Durance.
Le Gole del Verdon sono ricche di fascino: le pareti rocciose a strapiombo sul fiume cedono il passo alla vegetazione lussureggiante e creano un panorama unico al mondo. Lungo il percorso, scavato nei secoli dalla lenta attività del fiume Verdon, si possono trovare numerosi punti panoramici da cui osservare il canyon, in alcuni tratti è anche possibile scendere fino a raggiungere l’acqua e rinfrescarsi nei tanti laghetti naturali. L’acqua è molto fresca ed è ideale per cercare refrigerio durante la stagione estiva, le Gole del Verdon sono infatti meta non soltanto di turisti stranieri ma anche di locali che vengono qui per passare una tranquilla giornata in famiglia. Il percorso delle gole è lungo circa 21 chilometri e termina con il meraviglioso Lac de Sainte-Croix (Lago della Santa Croce). Le Gole del Verdon si possono visitare in molti modi: a piedi, in bicicletta, in auto e, ovviamente, anche in moto. In particolare sono consigliati ai motociclisti appassionati dei circuiti con molti tornanti. Dalle piazzole di sosta partono anche dei brevi trekking che permettono di vedere più da vicino il canyon. Da molto tempo sono anche meta prediletta di molti arrampicatori che qui possono trovare più di 800 vie di varia difficoltà.
Nei dintorni delle Gole del Verdon è possibile trovare dei panorami mozzafiato, splendidi villaggi arroccati sulla montagna e meravigliosi trekking immersi nella natura. Vale la pena di fermarsi qualche giorno per esplorare la zona delle Gole e della Provenza. La parte più visitata delle gole è quella compresa tra il paese di Castellane e il ponte du Galetas sul lago di Sainte Croix. Il lago, caratterizzato da un colore turchese molto intenso, è in realtà un bacino artificiale costruito a seguito della realizzazione della diga Sainte-Croix, opera che costrinse l’evacuazione dell’antico paese (ormai rimasto sotto il livello del mare) e la sua ricostruzione sulla sponda dell’odierno lago. A metà di questo percorso, da Point Sublime, parte un bellissimo trekking chiamato GR4 che porta fino alle Gole del Verdon. Un’altro percorso praticabile è il famoso Sentiero Martel (che prende il nome dal primo speleologo che scese all’interno del canyon): si tratta di un percorso privo di difficoltà ma piuttosto lungo, per questo è bene attrezzarsi con delle buone scarpe e un’adeguata scorta di acqua.
Le Gole del Verdon sono famose anche per la colorazione molto particolare delle sue acque: il colore verde è dato da micro alghe presenti lungo il fiume (il nome Verdon deriva molto probabilmente proprio da questa intensa colorazione). All’interno del canyon si praticano alcuni sport acquatici come il rafting, la canoa e anche il canyoning nei crepacci, tutte queste attività sono organizzate da società sportive presenti sul luogo.
Chi, invece, vuole andare alla scoperta dei piccoli borghi che sorgono lungo il percorso del canyon non ha che l’imbarazzo della scelta: Castellane, Aiguines, Riez, Trigance e molti altri ancora. In questi piccoli centri abitati è possibile gustare la raffinata cucina provenzale e scoprire la cultura di questo angolo meraviglioso di Francia.
Chi decide di visitare le Gole del Verdon seguendo il letto del fiume dovrebbe informarsi molto accuratamente sul percorso da seguire. Il trekking è lungo e percorrere l’andata ed il ritorno in un solo giorno è sconsigliato. Se si ha in programma di effettuare il periplo delle gole bisogna mettere in conto di trascorrervi almeno un weekend. Le condizioni dell’asfalto e la segnaletica sono ottime ma può capitare di incontrare imprevisti. Tra questi, animali selvatici o massi di roccia caduti sull’asfalto: meglio quindi prestare sempre attenzione.
Durante la stagione estiva la zona si riempie di turisti e questo rende difficile sia il viaggio che la sosta nei punti panoramici. Se possibile, è meglio organizzare il viaggio scegliendo la bassa stagione oppure evitando il weekend. La strada, inoltre, presenta molte curve e, di conseguenza, con la pioggia può diventare piuttosto pericolosa. Meglio vedere le previsioni meteo prima di partire. Ricordate, in caso di pioggia, di andare ancora più piano. Sulla rete extraurbana francese, dal 2018, i limiti di velocità sono stati abbassati a 80 km/h.
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