2.715 metri d’altezza e una fama che ha pochi eguali, ma che deve fare i conti con la pignoleria dei geografi di turno. Con un risvolto che la vede superata da una strada italiana, in quella che è una eterna lotta, sebbene senza armi, tra il Bel Paese e i cugini d’Oltralpe. Stiamo parlando del Col de la Bonette, nella regione delle Alpi Marittime francesi. Quello che per molti è il percorso stradale più alto d’Europa asfaltato (e capirete in seguito la scelta del termine “percorso”) in realtà non corrisponde al valico, o Colle che dir si voglia, bensì a un percorso secondario che parte da qui. E così, dovendo abdicare al ruolo di valico più alto, ma non quello di strada più alta, questa perla delle Alpi nell’Alta Provenza ha però ancora una cartuccia da sparare. Quale? Scopriamolo insieme.
Il percorso che abbiamo scelto per raggiungere il Colle della Bonette dal fronte italiano parte da Argentera, un piccolo comune con neanche 100 abitanti a quasi 1.700 metri d’altezza, lungo il Colle della Maddalena. Una volta superato il confine di stato, dopo la risalita sul Colle evidenziata dalla SS 21, proseguiamo sulla D 900 fino a Meyronnes, e scendiamo nuovamente dapprima verso La Condamine-Châtelard fino alla località conosciuta come Jausiers, da dove parte la salita alla Bonette che ci porta fino a 2.700 metri sul livello del mare.
La risposta è semplice: il Col de la Bonette è la strada (asfaltata) più alta della Francia. Ma non il percorso principale, bensì quella che porta alla cima della Bonette, e che raggiunge i 2802 m s.l.m. Il valico vero e proprio, infatti, si ferma a 2715 m s.l.m., contro i 2758 del Passo dello Stelvio e i 2770 del Colle dell’Iseran, questo sì “certificato” come il passo alpino più alto d’Europa.
Se per strade intendiamo anche i percorsi sterrati, allora la situazione cambia radicalmente, perché più in alto della triade Bonette-Stelvio-Iseran ci sono altri tre percorsi: il Colle del Sommeiller (Italia, Piemonte), il Col du Jandri (Francia) e il Pico del Veleta (Spagna) che raggiungono rispettivamente i 2997, 3126 e 3367 m s.l.m.
La zona della Bonette, numeri a parte, è molto interessante da vedere. All’altezza di Rochas c’è una bellissima cascata, e lungo il percorso per arrivare in Francia vale la pena fare una tappa al santuario di Sant’Anna, nel comune di Vinadio in provincia di Cuneo. Si tratta del secondo più alto d’Europa, con i suoi 2.035 m s.l.m. <
Il tetto d’Europa offre un panorama da non sciupare, ma anzi da godere a pieno. Inoltre, dal momento che l’impresa richiede un bell’impegno, bisogna anche badare al gusto, ed ecco tre tappe da non perdere per gustare le specialità locali:
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