Dove una volta c'era uno dei confini più caldi d'Europa, oggi vigneti e città d'arte raccontano la bellezza del Grande Est - TrueRiders

Dove una volta c’era uno dei confini più caldi d’Europa, oggi vigneti e città d’arte raccontano la bellezza del Grande Est

Stefano Maria Meconi  | 03 Ott 2024  | Tempo di lettura: 4 minuti
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Sui banchi di scuola le abbiamo sempre conosciute come due regioni perennemente contese tra due vicini che, fino a 80 anni fa, erano nemici e oggi rappresentano il motore culturale ed economico d’Europa. Ma quante cose sono cambiate dalla Seconda guerra mondiale a oggi? Alsazia e Lorena, le regioni che tutti ricordano a memoria come la tabellina del 4, fanno oggi parte di quel Grande Est che è la Francia a oriente di Parigi. Centro focale della politica comunitaria, terra di vigneti, castelli e delle case a graticcio, è sullo scorrere del vicino fiume Reno che si innesta un bellissimo itinerario tutto francese, che in poco più di 100 chilometri ci farà fare un incredibile passo indietro nel tempo. Pronti a partire?

Grande Est in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

A pochissima distanza dal confine franco-tedesco-svizzero, Mulhouse è la città di partenza di questo percorso nel Grande Est francese. Lasciamo la città e prendiamo la D430/D1bis, proseguendo per poco meno di 40 chilometri fino alla prima, interessantissima tappa intermedia: Eguisheim. Da qui, seguiamo un rettilineo di alcuni chilometri che ci porta verso una delle città più amate della Francia, Colmar, nota soprattutto per la sua Petite Venise. Continuiamo lungo la D83/N83, seguendo le indicazioni che ci conducono verso nord, a 25,5 chilometri da qui, per raggiugere Sélestat. Ancora, riprendiamo la strada passando per A35/D500/D2422 e in 35 chilometri arriviamo all’ultima tappa intermedia, Molsheim. Infine, prendiamo la A352/A35/N4 e arriviamo in 27 chilometri a Strasburgo, termine ultimo dell’itinerario.

Le meraviglie del Grand-Est, tra città di legno e paesaggi verdissimi

La riforma che nel 2016 ha portato a una radicale trasformazione delle regioni francesi non fu compresa e benvoluta da tutti. In particolare, la nuova entità che prese il nome di Grande Est accorpò realtà storicamente molto note: Alsazia, Champagne, Ardenne e Lorena. Oggi unite in un “blocco unico”, hanno però conservato la loro identità che è sì francese, ma fortemente influenzata anche dalla vicinanza con ben 4 paesi stranieri: Germania, Svizzera, Lussemburgo e Belgio.

Quelle che si scoprono lungo il percorso non sono quindi semplici città francesi, ma un perfetto ed eterogeneo mix di Mitteleuropa dove tradizioni, gastronomia, paesaggi si fondono in un’esperienza di viaggio piacevolissima.

Strasburgo

Strasburgo, la “città delle strada” – questa la traduzione letterale – vanta tra le sue storiche costruzioni la Cattedrale gotica di Notre-Dame, il Palazzo dei Rohan e il Palazzo del Parlamento europeo, oggi una delle due sedi in cui si riunisce dell’Europarlamento. Capitale del Grande Est, è anche patrimonio dell’Umanità UNESCO, grazie al suo “scenario urbano europeo” che include la Grande Île e la Neustadt, i ponti coperti che collegano l’isola centrale e i palazzi con le caratteristiche decorazioni lignee “a graticcio”.

Colmar

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Distante circa un’ora da Strasburgo, la bellissima città di Colmar – capitale dei Vini dell’Alsazia – è una delle città più belle e fotografate d’Europa, dove ammirare numerosi luoghi di interesse e attrazioni. La prima, cioè il famoso castello dell’Haut-Koenigsbourg, la si incontra già lungo la strada, ed è una sosta dove godere del panorama dagli imponenti bastioni del castello. Attraversata dai canali navigabili con le tipiche barche a fondo piatto, Colmar nel suo centro offre un quartiere chiamato, non a caso, Petite Venise (Piccola Venezia), ma regala ai suoi visitatori anche altri numerosi palazzi e monumenti storici a cavallo tra il gotico e il rinascimentale, certamente meritevoli di essere ammirati.

Mulhouse

Situata a un tiro di schioppo dalla svizzera Basilea, una delle capitali culturali ed economiche del paese alpino, Mulhouse venne in passato detta anche, in virtù dei suoi gloriosi passati industriali, la “Manchester francese”. Gli appassionati di motori saranno a questo punto quasi obbligati ad una visita della Cité de l’automobile, ad oggi il più grande museo dell’automobile del mondo; magnifico è però anche il gotico tempio di Santo Stefano, un complesso dalle architetture tipiche del medioevo nordeuropeo.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015




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