È il ponte più bello d'Italia, ma Venezia o Roma non c'entrano nulla: il "pellegrinaggio laico" degli alpini inizia sempre da qui

È il ponte più bello d’Italia, ma Venezia o Roma non c’entrano nulla: il “pellegrinaggio laico” degli alpini inizia sempre da qui

Adriano Bocci  | 26 Ott 2024  | Tempo di lettura: 5 minuti
Ponte degli Alpini, o Ponte Vecchio, di Bassano del Grappa
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In quel del Veneto e ben lontano dalle luci abbaglianti di Roma o di Venezia c’è uno dei punti più fascinolenti d’Italia. Una meraviglia architettonica e un simbolo storico, carico di memorie e leggende di guerra, resistenza e tradizione. Parliamo oggi del Ponte Vecchio di Bassano del Grappa, conosciuto anche come Ponte degli Alpini, che per quel corpo di coraggio e dedizione non può che essere un punto di forza, di partenza, e di ritrovo. Oggi ci facciamo un itinerario che passa per Bassano del Grappa e si fa diverse delle colline più verdi del Bel Paese, quelle delle bollicine e del prosecco fatto bene, per vedere poi questo design unico firmato Andrea Palladio che ha resistito per secoli a piene, guerre e intemperie. Dichiarato in effetti monumento nazionale è un’icona della zona e un emblema di storia che va raccontata. Scaldate i motori, che allo stomaco potrebbe pensarci un po’ di Grappa (che, spoiler, se ne trova a fiumi).

Bassano del Grappa in moto. L’itinerario

Mappa

Itinerario

Partendo da Valdobbiadene prendi Via S. Martino e continua su Via Roma, seguendo poi la SP36 e la SP26 in direzione di Possagno. Da lì continua su Via Molinetto/SP26 attraversando strade secondarie finché non arrivi a Crespano del Grappa. Da qui, continua lungo la SP26, poi imbocca la SP148 e la SS 47 per dirigerti verso Bassano del Grappa. Attraversa la città passando per Viale Vicenza e segui la SP248 fino a Marostica. Da Marostica prendi la Strada Marosticana/Viale Vicenza, segui la SP111 e infine la SP349 (le arterie principali, ndr) finché non arrivi a Thiene, la final destination.
Le strade principali di riferimento lungo il percorso sono la SP26, SP248, SP111 e la SP349.

Natura e bollicine fino al Ponte degli Alpini

Bassano del Grappa, Ponte degli Alpini o Ponte Vecchio
Bassano del Grappa, Ponte degli Alpini o Ponte Vecchio
L’itinerario che porta a Bassano del Grappa è un’avventura tra le belle e dolcissime colline del Veneto che per un giro in moto sono la perfezione. Panorami da copertina, storia antica e tanta grappa. Patria del Prosecco si parte da Valdobbiadene e si attraversano borghi storici e paesaggi dominati dai vigneti finché non si arriva al Ponte degli Alpini. Si fa chiamare pure Ponte Vecchio e non gli diamo torto: è l’anima storica di Bassano del Grappa, progettato da Andrea Palladio nel lontano 1569, il più celebre architetto del Rinascimento nostrano: ha una struttura in legno un po’ unica che tra le devastazioni delle piene del fiume Brenda e le tante guerre ha ricevuto diverse ricostruzioni e restauri, tenendo però intatta la visione del Palladio.

I piloni in legno, rinforzati coi pali infissi nel letto del fiume, sono messi in modo da minimizzare l’impatto delle correnti a dimostrazione, poi, della profonda conoscenza del Palladio sulle dinamiche fluviali. Nella Prima Guerra Mondiale è diventato un passaggio obbligato per le truppe italiane dirette ai fronti dell’altopiano dei Sette Comuni, diventando un simbolo potente del patriottismo del corpo degli Alpini che qui commemora i suoi caduti. Divenuto monumento nazionale nel 2019, oggi è un punto di riferimento per ammirare il panorama e fare una pausetta alle distillerie di grappa: lì vicino c’è la più antica distilleria d’Italia, la Nardini, del 1779, e sempre lì c’è appunto il Museo della Grappa.

Cosa vedere nei dintorni

Tempio Canoviano
Tempio Canoviano
Non c’è davvero solo Bassano del Grappa e il Ponte degli Alpini oggi ma in effetti c’è un sacco di roba da vedere, in questo brillante Veneto. Partendo da Valdobbiadene il viaggio inizia tra le verdi colline del Prosecco. Ci sono ventordici cantine locali diverse che possono farti assaporare un sacrosanto Prosecco Superiore DOCG, il prodotto principe della zona. I vigneti si estendono a perdita d’occhio creando un paesaggio che incanta chiunque. Se hai tempo fatti uno dei tanti sentieri panoramici che attraversano le colline e fai belle foto, che le vedute sono spettacolari.
Procedendo a Possagno l’arte diventa protagonista: Possagno è la città natale del celebre scultore neoclassico Antonio Canova, e qui c’è da vedere la Gipsoteca Canoviana che ospita i modelli in gesso e i bozzetti originali, e per coerenza il Tempio Canoviano che è una grossa struttura neoclassica progettata sempre da lui.

Marostica, città degli Scacchi con la Piazza degli Scacchi
Marostica, città degli Scacchi con la Piazza degli Scacchi

Continuando si arriva a Crespano del Grappa ai piedi del Monte Grappa. Famosissima location per il suo passato con la Grande Guerra, oggi è zeppa di sentieri escursionistici che portano ai luoghi di battaglia. Il Museo della Grande Guerra è una tappa imperdibile per chiunque, fuori discussione. Arrivati poi a Bassano del Grappa oltre al Ponte degli Alpini c’è da esplorare il Museo Civico fra i più antichi d’Italia, con l’enorme collezione di opere d’arte e ceramiche. Nei dintorni, come anticipato, ci sono le distillerie Nardini e Poli col vicino Museo della Grappa. Continuando verso Marostica c’è la stupenda Piazza degli Scacchi con le partite a scacchi viventi che si fanno ogni due anni (ish). Il borgo medievale è circondato da uno stupendo muro di cinta che collega Castello Inferiore e Castello Superiore, dando una passeggiata a dir poco suggestiva sul Sentiero dei Carmini. L’itinerario poi finisce a Thiene, piccola ma fascinolenta, col Castello di Thiene. Una villa pre-palladiana abbracciata e circondata da mura merlate, l’attrazione principale con affreschi, scuderie e gli interni dell’artistocrazia veneta.

Adriano Bocci
Adriano Bocci



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