Da Bologna a Firenze ma senza prendere l'autostrada: ecco come ci si spostava fino a 50 anni fa tra queste magnifiche città

Da Bologna a Firenze ma senza prendere l’autostrada: ecco come ci si spostava fino a 50 anni fa tra queste magnifiche città

Adriano Bocci  | 02 Gen 2025  | Tempo di lettura: 4 minuti
Casello di Roncobilaccio. Blaskino, Wikimedia
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Ci capita spesso di progettare un itinerario in moto prestando l’attenzione principalmente sulla meta di arrivo o di partenza. Stavolta però agiremo in maniera completamente diversa: il percorso che vi proponiamo oggi ha nella sua tappa intermedia il focus di questa escursione. Che risponde al nome di Roncobilaccio, località situata nell’Appennino tosco-emiliano. In pochi sanno che si tratta di una frazione del comune di Castiglione dei Pepoli, ma la stragrande maggioranza di voi ci è passata almeno una volta. Facile il motivo, essendo sede di uno dei caselli più trafficati dell’Autostrada del Sole o A1 che dirsivoglia, nominato ogni volta nei notiziari sulla viabilità locale e nazionale.

E soprattutto durante i periodi di festività i disagi dovuti al traffico aumentano in maniera esponenziale. Fortuna che la natura del biker è quella di cercare sempre vie alternative, possibilmente a contatto con la natura! Ecco da dove nasce l’esigenza di questo itinerario, per arrivare e superare la tappa intermedia però abbiamo bisogno di un punto di partenza e d’arrivo: sceglieremo due grandi città come Bologna e Firenze, già collegate proprio dall’A1, per un percorso di 129 km dalla durata di poco più di due ore tra i saliscendi dell’Appennino ma evitando così caselli e code infinite.

Roncobilaccio in moto. L’itinerario

Mappa

Itinerario

Il capoluogo dell’Emilia Romagna è una città bellissima da vedere: Bologna infatti è nota per il patrimonio architettonico, con le torri e i portici, e culturale con la più antica università occidentale. Non manchiamo di consigliare anche uno “sguardo” attento al profilo enogastronomico della Dotta! Così possiamo finalmente avviarci verso Roncobilaccio: per evitare l’A1 uscendo dall’area cittadina di Bologna dobbiamo proseguire sulla SS64 in direzione via del Paderno all’incirca per 14 km e mezzo, superando Pianoro e Monghidoro. Dopo quest’ultima località (circa al 50mo km dalla partenza) svoltiamo sulla SP61.

Qui bisogna proseguire in direzione Castiglione dei Pepoli avvicinando il confine toscano, in meno di mezzora siamo a Roncobilaccio. La frazione con uno dei caselli più noti (purtroppo!) d’Italia si trova al confine con la Toscana, esattamente sul Passo della Futa. A dispetto di ciò però Roncobilaccio offre comunque dei punti d’interesse molto vicini come il Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Boccadirlo situata nella frazione di Baragazza. Cima interessante per una escursione invece è Sasso di Castro (1227 km).

In seguito dobbiamo prepararci per la tappa conclusiva dell’itinerario che ci porterà a Firenze entrando da nord nel capoluogo toscano. Varchiamo quindi il confine regionale proseguendo da Roncobilaccio sulla SP120, facendo attenzione alla rotonda dopo 17 km: qui dobbiamo prendere la 2a uscita e siamo sulla SR65: all’incirca 31 km ora ci separano da Firenze. Da godere è il passaggio sul ponte che attraversa il piccolo Lago di Bilancino, subito dopo la rotonda.
Che ne dite, ne è valsa la pena evitare l’Autostrada del Sole? A questo punto possiamo fermarci ad ammirare le bellezze sull’Arno della città toscana, oppure tornare indietro verso Bologna con un percorso diverso sul Passo della Futa!

Cosa vedere a Roncobilaccio (con la benedizione dei Pooh, a dispetto del casello)

Lago Bilancino. Toscana
Lago Bilancino. Toscana

A dispetto del casello dell’A1 Roncobilaccio ha diverse cose da offrire. Sarà pure una piccola frazione di Castiglione dei Pepoli ma luogo strategico di passaggio era e luogo strategico di passaggio è rimasto: serviva comunque per i confini tra Toscana ed Emilia, ma Roncobilaccio deriva da ronco (area disboscata per l’agricoltura) e bilaccio, un villaggetto. Non è enorme, mind you, 258 abitanti ish, ma ha di cosa offrire.
Citato in Bomba o non bomba di Venditti e pure ex q.g. dei Pooh, considera che nel medioevo fu punto di transito e sosta per chi si faceva gli Appennini, e stando in mezzo ad altre vie di comunicazione è intelligentemente rimasto col focus sulla coltivazione, allevamento e silvicoltura per sfuttare le meraviglie del suolo montano.

 

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Con l’arrivo dell’A1, l’Autostrada del Sole del ventesimo secolo, è diventato il casello famoso che conosciamo tutti, ma quando è stata costruita la Variante di Valico a livello logistico divenì meno importevole. Parliamone meglio, però: cosa vedere a Roncobilaccio? Anzitutto la Chiesa di Santa Croce, semplicità architettonica e molto raccolta, col Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Boccadirio che sta immerso nella natura a pochi km più in là.
A 9 km circa c’è il Cimitero Militare Germanico della Futa a testimone della Seconda Guerra Mondiale, ma siam comunque vicini al Parco Regionale dei Laghi di Suviana e Brasimone, 25 km, con bei percorsi naturalistici e opportunità di escursioni fra boschi e rive dei laghi. A 22 km da Roncobilaccio, se vuoi fare una deviazione, ci sta il Lago di Bilancino.

Crediti cover: Blaskino, Public domain, da Wikimedia Commons

Adriano Bocci
Adriano Bocci


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