Lombardia e mototurismo, un binomio perfetto che rivive anche tra le province di Lecco e Bergamo con l’interessante Culmine di San Pietro. Stavolta non c’è “passo” o “valico” nel nome, ma che fosse una strada di montagna, forse, l’avevate già capito.
L’altitudine c’è, il panorama pure e non manca neanche il classico cartello stradale pieno di sticker e adesivi. Così tanti da aver persino nascosto il nome, ma un rito che i veri biker non rinunciano a fare, per ‘segnare’ il loro passaggio.
E come dargli torto? Qui siamo tra Valsassina e Val Taleggio, due zone che in moto sono ancora più belle. Tra formaggi, orridi, città d’arte la Lombardia, e il San Pietro in particolare, ci vogliono proprio coccolare. L’itinerario che ci aspetta è facile, lo si può fare in giornata, ma chi viene da più lontano potrà sicuramente fermarsi anche un weekend. Le idee di viaggio non mancheranno di certo!
105 chilometri e un paio di strade di montagna che ci stanno sempre bene. Questo itinerario verso il Culmine di San Pietro parte da Varenna sul Lago di Como e arriva a Bergamo. Nel mezzo, tre tappe intermedie: Esino Lario, il balcone del Lago; il colle protagonista del giorno e San Pellegrino Terme.
Lasciamo Varenna, e ci immettiamo direttamente sulla Via per Esino, che seguiamo per circa 12 chilometri. Il percorso è facilmente indicato e ci porta nel borgo in provincia di Lecco. Da qui ci attendono ulteriori 40 chilometri in direzione del Culmine San Pietro, per la maggior parte del tempo sulla Provinciale 64.
Prima, usciamo da Esino Lario seguendo Via Solferino in direzione Via alle Grigne, prendiamo la SP65 e la SP62. Lasciamo la provinciale e ci immettiamo sulla SP64 a Pasturo, proseguendo per 30 km.
Superiamo un ampio dislivello e siamo giunti a Cassina Valsassina, dove superiamo il valico del Culmine di San Pietro. Il nostro viaggio non è finito. Proseguiamo per 6 km sulla SP64 e prendiamo la SP25 per 16 chilometri. Ci ritroviamo così alle porte di San Pellegrino Terme, che raggiungiamo con la Statale 470.
La bella città termale è a 26 chilometri dal passo e a 25 da Bergamo. Sempre la SS470, che si fa via via più dolce e ampia, ci conduce infine a destinazione.
1258 metri. Certo, sono 1500 in meno del Passo dello Stelvio, ma anche il “Culmine” ha qualcosa da dire. Ed è una storia antica ma interessante.
Un tempo questa era la strada del formaggio. I pastori della Val Taleggio, che producevano l’omonimo formaggio, la usavano per spostarsi verso la vicina Valsassina. Fortunatamente, non dovevano pagare pedaggi, come succedeva ad esempio sul Passo San Marco.
Perché? Entrambe le vallate appartenevano a Milano, e dunque era sì un percorso duro, ma senza confini. Oggi è poco più di una passeggiata, se si sceglie la moto: 15 chilometri di lunghezza e 12% di pendenza massima. Pensateci, se decidete di fare il Culmine di San Pietro in bici. Quelli del Giro d’Italia ci sono passati nel 2009 e nel 2012, con un dislivello medio di 440 metri. Niente di impossibile, ma una bella lingua d’asfalto perfetta per fare qualcosa di diverso!
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