Sono i luoghi dove si è sviluppata la predicazione di San Francesco d’Assisi, il santuario dove 800 anni fa il monaco che avrebbe riscritto la storia della Chiesa diede vita alla prima rappresentazione della Santa Famiglia, il presepe che ancora oggi allestiamo in occasione del Natale. Eppure, non siamo ad Assisi, ma a Rieti, il capoluogo più a nord del Lazio dove la primavera spalanca le porte alla Valle Santa per seguire, sia in sella che a piedi, i luoghi e i percorsi del Cammino di Francesco. Un percorso che tocca luoghi sacri e meraviglie paesaggistiche, da vivere rigorosamente con gli occhi spalancati, perché c’è tanto da vedere!
Greccio e Fonte Colombo distano circa 15 chilometri, passando per Terria e Case San Benedetto. Una soluzione breve che però cozza con lo spirito avventuroso tipico dei motociclisti. Per questo, il nostro Cammino di Francesco sarà una variazione sul tema lunga quasi 80 chilometri che, partendo proprio da Greccio, risale fino al Parco fluviale del Nera, ridiscendendo poi verso i santuari di San Giacomo e Santa Maria della Foresta. Visitato il Santuario di Greccio, scendiamo verso Sellecchia lungo la SP1 fino a Pie di Moggio. Qui entriamo in Umbria, proseguendo lungo il Fiume Salto fino a incontrare la SS79. Siamo giunti in corrispondenza della Cascata delle Marmore, uno dei siti naturalistici più visitati del Centro Italia. Il bel Lago di Piediluco ci accompagna fino a Madonna della Luce, da dove – tramite la SP3 – giungiamo fino al borghetto di Morro Reatino. Da qui, chi volesse, potrebbe compiere una interessante deviazione per Leonessa, la città delle patate, non distante da Cascia e Norcia, le città di Santa Rita e San Benedetto. Dieci chilometri separano Morro dal Convento di Poggio Bustone, quello posto più a est della Valle Reatina. Tornando verso Rieti, in 19 chilometri giungiamo a Quattrostrade, frazione dalla quale deviamo per arrivare al Santuario di Santa Maria della Foresta. Fonte Colombo dista ormai solo dieci chilometri, ma possiamo approfittare della brevità del percorso per due ulteriori approfondimenti. Il primo dedicato a Rieti, il capoluogo di provincia più settentrionale del Lazio. Il secondo, in direzione sud, allunga il viaggio di 38 chilometri per arrivare a Farfa. Il bel luogo, nel territorio comunale di Fara in Sabina, si trova non lontano dalla Riserva naturale di Nazzano sulle sponde del Tevere. Farfa ospita un antico borgo abbaziale, sorto intorno a un monastero benedettino della fu Congregazione cassinese, oggi appartenente alla Congregazione sublacense dell’Ordine di San Benedetto da Norcia. Di grandissimo impatto scenico, l’Abbazia di Santa Maria presenta una chiesa basilicale tripartita, un monastero e il circostante borghetto, ancora oggi abitato. Scopri anche Casperia, l’antico borgo della Sabina.
Il Santuario di Poggio Bustone. La località è peraltro famosa anche per essere stata il luogo di nascita del cantante Lucio Battisti
La Valle Reatina è al centro della narrazione vitale di San Francesco d’Assisi che, nei suoi innumerevoli spostamenti nel Centro Italia, vi soggiorna più volte. I luoghi che oggi compongono il Cammino di Francesco (Greccio, La Foresta, Poggio Bustone e Fonte Colombo) corrispondono proprio ai santuari fondati dal frate assisiate nel primo ventennio del XIII secolo. Sappiamo che la prima volta che Francesco si spinge fino a questi luoghi è nel 1209, per poi tornarvi nel 1223 e nuovamente tra il 1225 e il 1226, poco prima della sua morte avvenuta il 3 ottobre. Non sono soggiorni come tutti gli altri, perché è qui (oltre che alla Verna in Toscana) che si stabiliscono alcuni dei punti fondanti della narrazione francescana. A Greccio (Rieti) San Francesco rievoca per la prima volta la scena della Natività, dando il via alla tradizione natalizia del presepe; a Fonte Colombo viene scritta, nel 1223, la terza regola o “bollata” dell’Ordine francescano, approvata da Papa Onorio III e ancora oggi in vigore dopo quasi otto secoli.
Insieme al Santuario di Santa Maria della Foresta (che ospitò il santo nel 1225) e al Santuario di Poggio Bustone, dove Francesco d’Assisi sostò nel 1208 lungo il suo viaggio da Cascia e Leonessa, i luoghi della Valle Santa sono uniti dal Cammino di Francesco attraverso una segnaletica e un’ospitalità che ancora oggi si richiama allo stile essenziale del fondatore dell’ordine francescano. La venuta di Francesco d’Assisi nel reatino non fu casuale: furono ben cinque, dal 1198 al 1298, i pontefici che risiedettero nel Palazzo Vescovile di Rieti, a iniziare da Papa Innocenzo III. Fu proprio lui, nel 1210, ad autorizzare la nascita dei Francescani. Francesco incontrò però solo Onorio III e Gregorio IX, con quest’ultimo che lo canonizzò ad appena due anni dalla morte, il 16 luglio 1228.
I quattro santuari francescani da visitare in questa zona sono i seguenti:
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