Cason di Lanza, le Alpi Friulane in moto - TrueRiders

Cason di Lanza, il Friuli Venezia Giulia in moto

Stefano Maria Meconi  | 31 Ago 2020  | Tempo di lettura: 4 minuti
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Il passo del Cason di Lanza è il più alto valico alpino del Friuli Venezia Giulia. Percorso automobilistico, che si trova a poca distanza dal confine italo-austriaco, si tratta di un’antica strada alpina che collegava le malghe della zona.

Scoprirla oggi in moto significa immergersi a capofitto nella bellezza di Paularo e Pontebba, le due località che unisce. Altezza importante ma non eccessiva, un grande dislivello: ci sono tutti gli ingredienti per godersi la zona!

1 Tutto quello che c’è da sapere sul Cason di Lanza

1.1 Geografia

Il Passo del Cason di Lanza dista appena 1,78 chilometri, in linea d’aria, dal confine con l’Austria. Partendo da Paularo, è possibile percorrere la carreggiabile che attraversa il confine ed entra a Reisach, nella regione meridionale della Carinzia.

Il valico è alto 1552 metri, mentre l’intero percorso Paularo-Pontebba ha una lunghezza di 14.500 metri e un dislivello complessivo di 950, con pendenze fino al 15%.

1.2 Cenni storici e curiosità

La zona del Cason di Lanza è stata piuttosto attiva in passato, soprattutto in virtù del vicino confine. L’installazione di una caserma della Guardia di Finanza, oggi dismessa, lo dimostra. Vi si può invece trovare un rifugio, dove gustare le prelibatezze locali e scoprire i tipici formaggi di malga.

La battaglia del Cason di Lanza, nel 1478, vide contrapposte le truppe locali ai Turchi, che attaccavano i territori della Serenissima con frequenti saccheggi.

Più recentemente, nel 2013 il Giro d’Italia ha raggiunto per la prima volta il Passo Lanza, con una tappa che ha congiunto il Cordenons all’Altopiano del Montasio.

2 Cason di Lanza in moto

2.1 Mappa

2.2 Percorso

Il tragitto parte da Pordenone, un giro circolare andata e ritorno che ci riporterà proprio nella città friulana. Prima di partire (o quando tornerete) una visita per il centro storico merita, così come i portici in stile veneziano di Sacile e la Strada del Rinascimento che attraversa gli antichi borghi medievali della vicina Splimbergo.

Però qua non siamo venuti per fare i turisti per Pordenone, dobbiamo andare in moto su un suggestivo valico alpino: è ora di partire.

Il Passo del Cason di Lanza, oltretutto, è protagonista spesso nel ciclismo durante il Giro d’Italia. Non è uno di quei luoghi storici,  solo nel 2013 fa il suo debutto.  Dalle due ruote a pedali, a quelle a motore. Il passo è breve. Per certi versi proveremo infatti a guidare utilizzando l’itinerario di quella tappa corsa nel 2013 e che vide la vittoria del venezuelano Jackson Rodríguez.

Ci spingiamo a nord girando sulla destra prima di incontrare Spilimbergo in direzione Dignano e poi si prende la SR463 e transiteremo prima a San Daniele del Friuli e successivamente a Osoppo. In questa parte di strada si costeggia a sinistra il fiume Tagliamento e poi ci butteremo sulla destra attraversando la riserva naturale Val Alba e il Parco Naturale Regionale delle Prealpi Giulie. Vi troverete sulla SS13.

passo del Cason di Lanza

Il percorso, immerso tra i boschi, che porta al Passo del Cason di Lanza

Questa strada statale è quella che vi farà arrivare Pontebba, la cittadina dove inizia la nostra sfida: il Passo del Cason di Lanza. Per raggiungere l’altitudine di 1552 metri, punto massimo di questo valico alpino, si fa una strada molto stretta ma dotata di un buon manto asfaltato. Non è il massimo per chi cerca pieghe e velocità e, inoltre, per chi non ha un enduro e un particolare spirito di adattamento non è certo il top.

Sono circa quindici i chilometri che vi separeranno da Paularo (il punto dove terminerà il passo), tanti tornanti e passaggi decisamente emozionanti, sul concludere la strada si fa ancora più ripida e l’asfalto inizia a essere meno performante del tratto iniziale. Gli ultimi due tornanti sono addirittura di manto stradale ghiaioso, quindi si faccia attenzione.

Terminato l’itinerario vi renderete conto di essere nel bel mezzo di un’ampia piana circondata a sud dal monte Zermula e dal monte Zûc della Guardia, ad ovest dalla Creta di Aip e a nord dai rilievi della catena Carnica centrale. Ora non vi resta che tornare in direzione Pordenone.

Si scende per la SP23 che vi porterà fino a Imponzo da lì attraverserete il fiume Tagliamento e arriverete a Pozzis, un piccolo borgo rurale semi abbandonato che merita una rapida visita anche perché paesi fantasmi come questo in Italia ne esistono pochi.

Superato Spilimbergo, altra tappa bella prima di arrivare a Pordenone è la spiaggia di Menduna. Una spiaggia nel cuore del Friuli Venezia Giulia? Strano, ma vero. Si tratta infatti di un torrente alpino immerso nei boschi, non sono presenti servizi e infrastrutture. Fermarsi per un bagno rilassante, è però un’esperienza da provare.  Ora ci si ricongiunge con SR177, la strada di quando si è iniziato l’itinerario che vi riporterà a Pordenone.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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