Durata: 1 Giorno
Questo è sicuramente il mio giro giornaliero preferito. Che faccio almeno una volta all’anno, da sola o in compagnia, toccando il cielo con un dito, anzi, con il cuore. Ed ogni volta, lassù, tra ghiaccio e silenzio, del mio cuore ne lascio un pezzettino, per ritrovarlo la volta successiva.
È un giro che da casa, conta circa 400 Km, ma che per semplificare ed ottimizzare, vi racconterò con partenza da Merano.
Passando per le vie del centro, e da Castel Trauttmansdorff, mi immetto sulla solita, trafficata Statale della Val Passiria. Arrivata a San Leonardo in Passiria inizia lo spattacolo!
28 Km di dolci curve veloci, che attraversano boschi e torrenti.
Man mano che si sale, le curve si fanno tornanti, e la vegetazione lascia il posto ad un paesaggio più brullo e pietroso.
Ma tutto attorno, panorami meravigliosi, vallate verdi, masi sperduti. E chiazze di neve che lasciano il posto alle prime fioriture.
Una galleria, buia e sempre bagnata, ci condurrà in territorio Austriaco, ed in breve, saremo sul Passo del Rombo, a 2509 Mt
Foto di rito sotto al cartello, e da una delle postazioni panoramiche, opere architettoniche di gusto discutibile, chiamate Timmelsjoch Experience. Ne troveremo altre lungo il percorso.
Altra foto di rito davanti alla Rasthaus, mentre si inizia a scendere per una strada fantastica, che ognuno di noi ha sempre sognato. L’asfalto perfetto, una vallata che si perde nel profondo del suo orizzonte. I prati verdi, e pecore e mucche, incuranti del nostro passaggio, pascolano al ritmo scandito dai loro campanacci.
Si scende e si risale. Il tutto dura una decina di Km davvero intensi.
E alla fine di un ampio curvone, eccoci arrivati ad un nuovo traguardo.
Il Top Mountain Crosspoint. Siamo a 2175 Mt.
Qui ci aspetta un casello, il museo delle moto più alto del Mondo, ed un ristorante dagli arredi strepitosi, con un moderno camino sempre acceso.
Il museo purtroppo è stato completamente distrutto dalle fiamme, nel gennaio del 2021.
A giugno ho constatato di persona l’avanzamento lavori, e con gioia, ho appreso della sua inaugurazione, avvenuta il 18 novembre sempre dello stesso anno.
Al casello le moto pagano un pedaggio A/R di di 21,00 € Adesivo e cartina compresi.
Il passaggio è consentito dalle 7:00 alle 20:00
Il versante Italiano del Passo Rombo, chiude per il periodo invernale, ed è quasi un rito poterci andare a maggio, alla riapertura, quando i verdi pascoli sono nascosti da muri di neve. Era il 26 maggio del 2018, la mia prima volta, in solitaria. Ed è lì che è scattata la scintilla.
Così, superato il casello, si continua a scendere per una quindicina di Km, entrando nel cuore della Ötztal, fino a Sölden.
Un bivio ben segnalato sulla sinistra, ci condurrà sulla Ötztaler Gletscherstraße, 16 Km di puro godimento, con una pendenza media del 10%, che raggiunge picchi del 13%, senza mai affaticare le moto.
La strada si snoda, dapprima tra boschi e pinete, mentre sopra le nostre teste scorrono gli impianti di risalita che avranno la nostra stessa destinazione: il Ghiacciaio!
Inaspettatamente, ci si para davanti un altro casello.
6,00 € A/R e un nuovo adesivo da collezionare.
E ora, che lo spettacolo abbia inizio!
La Ötztal è vastissima. E un’altra strada dei sogni si srotola davanti a noi, offrendoci la vista della vallata, in tutta la sua immensità e maestosità. Sullo sfondo, lontani, troneggiano i ghiacciai Rettenbach e Tiefenbach.
Passiamo sotto ad un portale, e teniamo la destra, salendo finchè la strada non finisce. Ora è tutto bianco. L’asfalto, i sassi, il ghiaccio e le nuvole in cielo.
Sul totem di alluminio c’è scritto che siamo a 2798 metri e che questa è la strada asfaltata più alta delle Alpi. E’ sempre un’emozione grande, ogni volta, che io sia sola o in compagnia.
Che io sia con la mia “Piccola”, che è un vecchio CBR 600 a carburatori, o con sua sorella maggiore, che è un CBR 929 Iniezione. Salgono sempre senza fatica e senza indugi, nonostante l’altitudine ed i notevoli sbalzi climatici della giornata.
Ormai conoscono la strada a memoria, ma ogni volta, è la prima volta.
Poi torniamo al portale, cerchiamo l’imbocco del tunnel Rosi Mittermeier nascosto tra le morene, sono poco meno di 2 km, freddi, bui ed eterni, e sbuchiamo sul Tiefenbach.
Qui troviamo spazi più ampi rispetto a prima. Un laghetto artificiale di un colore che fa venire freddo solo a guardarlo, ed un panorama a 360 gradi, su cime maestose, alte ed innevate.
E come da un grande balcone, ci possiamo affacciare, guardando la meravigliosa strada che ci ha condotto fin quassù.
Intanto le ore passano, le temperature si abbassano, ed è ora di tornare, ripercorrendo a ritroso tutte le meravigliose strade fatte all’andata, così sarà come fare un nuovo viaggio, con prospettive diverse, e altre cose da scoprire.
Ogni volta che vengo quassù, lascio un pezzettino del mio cuore,nascosto tra le rocce ed il ghiaccio, così da avere una scusa per tornare ancora. Ma forse ve l’avevo già detto…
Annalisa
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