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Da Volterra a Massa Marittima

Redazione TrueRiders  | 23 Nov 2022  | Tempo di lettura: 3 minuti
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Un viaggio che vi mostrerà sia le opere dell’uomo e quelle della natura, passando da arte moderna a quella medievale, da dolci paesaggi a quelli infernali della Valle del Diavolo.

Non ci resta che partire.

Il punto di partenza è la scultura moderna di Mauro Staccioli L’anello, al km 41 della SS68 appena fuori Volterra, uno dei punti più belli per scattare foto indimenticabili.

Da qui si saliamo brevemente dentro il paese, parcheggiando la moto in Piazza Martiri della Libertà, una visita del centro storico è d’obbligo per ammirare la bellissima Piazza dei Priori, il Museo Etrusco Guarnacci e il Teatro Romano.

Ora è il momento di tornare in sella e proseguiamo verso ovest sempre sulla SS68 fino a Saline di Volterra. Lungo il percorso ammiriamo I Tondi, altre due opere di Mauro Staccioli, oltre che a godere del panorama e della bellissima strada. Siamo infatti sulla famosa “Volterrana”.

Tondi Volterra

Una volta arrivati a Saline è possibile visitare il Museo del Sale con la sua bellissima cascata nel padiglione Nervi, la visita dura circa un’ora, oppure proseguire imboccando la SR439 in direzione Pomarance.

Da qui la strada si fa più tortuosa e ricca di bellissime curve attraversando i paesi di Larderello, con le sue centrali geotermiche, riconoscibili dall’odore di zolfo e poi Castelnuovo Val di Cecina.

Larderello

Circa 30 km da Castelnuovo esattamente all’altezza del Km142, sempre sulla SS439, giriamo al bivio seguendo l’indicazione per Monterotondo Marittimo proseguendo leggermente fino alla frazione Lagoni dove ci attende la visita al Museo della Biancane.

Siamo arrivati nella Valle del Diavolo, chiamata così per l’enorme attività geotermica, la forza della natura si mostra in tutta la sua bellezza, camminiamo in un percorso attrezzato e facile tra biancane e fumarole dandoci l’impressione di essere all’inferno.

Qui visitiamo anche un piccolo museo, moderno e interattivo.

Dopo questa bella passeggiata ,con l’odore di zolfo nel naso, saliamo nuovamente in moto e torniamo al bivio dove precedentemente avevamo svoltato, al km142 della SS439, continuando verso sud in direzione Massa Marittima che raggiungiamo dopo circa 30km, anche questi ricchi di bellissime curve.

L’itinerario sta per concludersi e come farlo nel migliore dei modi se non visitando il borgo di Massa Marittima?

Abbiamo lasciato le moto al parcheggio Piazza Garibaldi appena dietro la Cattedrale di San Cerbone, la perla di Massa Marittima e credetemi vi lascerà a bocca aperta.

Completiamo con ammirazione il giro del borgo, felici di questo bel viaggio in una delle zone della Toscana, magari non tra le più famose, ma sicuramente non da meno di altre, pensando alla prossima avventura.

Perchè come ben sappiamo la meta è solo il punto di partenza del prossimo viaggio.

Racconto a cura di Marco Monti – @iltoscanoconlaversys

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