Le acque del mar Tirreno, dolci colline delle curve che sembrano disegnate apposta per essere percorse in moto, città costiere a misura di turista, ma anche siti archeologici e borghi medievali immersi nel verde di splendidi paesaggi naturali: sono pochi i territori capaci di racchiudere una simile varietà di attrazioni e luoghi da scoprire, su due ruote (e non solo), e la Maremma Grossetana è indubbiamente uno di questi. Un territorio capace di soddisfare davvero tutti i gusti motociclistici e che vogliamo dunque proporvi come grande protagonista di un nuovo intenso tour che vi porterà a percorrere in moto le strade del Tirreno, senza trascurare le meraviglie dell’entroterra.
Si preannuncia lungo, ma non per questo meno divertente. Questo (quasi) anello della Maremma Grossetana racchiude in 278 chilometri tutto, o quasi, di quello che c’è da vedere in quest’angolo della bassa Toscana. Si parte da Grosseto, e subito la SP158 ci porta verso la sua Marina, primo incontro con il Mar Tirreno. Proseguiamo sulla stessa provinciale, detta anche “delle Collacchie”, verso Castiglione della Pescaia. Ancora SP158 e 22 chilometri che portano a Follonica, lasciando così il mare. Prendiamo la SS439 e raggiungiamo, in 19 km, il punto più settentrionale del percorso: Massa Marittima. Ci aspetta Tatti, 28 chilometri con deviazione lungo la SP di Collacchia, per poi ritornare sulla SP21 e arrivare a Roccastrada in 25 chilometri. La tappa montuosa dell’itinerario, 48 chilometri, ci conduce a Castel del Piano passando per un breve tratto di SS223 e poi la provinciale “Cipressino”, il nome già comunica parte del panorama. Continuiamo passando per Arcidosso e Santa Fiora, alle pendici del Monte Amiata, con altri 50 km che ci portano a Pitigliano. Infine, la SR74 ci riaccompagna direzione mare, arrivando in altri 61 chilometri fino alla meta conclusiva di Talamone.
Il suggestivo centro storico di Castiglione della Pescaia
Nota meta turistica della Bassa Toscana, Castiglione della Pescaia è molto apprezzata dai numerosi turisti italiani e stranieri che la frequentano in ogni momento dell’anno. Una località dove assaporare la bellezza del suo mare tanto quanto quella del caratteristico centro storico, dove case in pietra e stradine lastricate invogliano a passeggiare.
Sorano, la “Matera toscana”
Sorano è detta la Matera della Toscana, in virtù dei suoi edifici scavati nel tufo che a molti sembrano ricordare i celebri Sassi di Matera. Ma siamo in Toscana, siamo nella Maremma Grossetana, dove questo borgo non è circondato da calanchi bensì da fitti boschi di macchia mediterranea. La Fortezza Orsini è tra i suoi complessi più imponenti, dominando la città dall’alto con le sue mura a strapiombo, ma anche il Masso Leopoldino (Rocca Vecchia) è davvero magnifico, con l’ampio piazzale panoramico. Bellissima la vicina Sovana (frazione di Sorano), con i suoi edifici in pietra e la Cattedrale risalente al X secolo.
Pitigliano, il borgo grossetano famoso per il suo quartiere ebraico
Il centro di Pitigliano è chiamato la piccola Gerusalemme per la radicata presenza di una storica comunità ebraica. Costruita su uno sperone roccioso di tufo, simbolo della zona vulcanica, è una città fortemente medievale, sulla quale insiste l’antico Acquedotto Mediceo, mentre il quartiere ebraico è ancora oggi abitato dalle testimonianze religiose e civili della popolazione giudea, come nell’antica Sinagoga. Da ammirare, nei dintorni, le Vie Cave, un camminamento tra ali di roccia scavate e anticamente abitate dalle popolazioni etrusche.
Un pittoresco borgo di mare la cui spiaggia è rinomatissima in tutta la Maremma Grosssetana, Talamone ci invita a un tuffo anche fuori stagione. E non solo tra le sue acque: si nuota anche tra le bellezze del centro storico, con la splendida chiesa di Santa Maria Assunta, mentre volgendo lo sguardo al Tirreno scopriamo il porticciolo turistico, il Museo della Pesca e possiamo goderci una full immersion verde nella Riserva naturale della Laguna di Orbetello.
Il borghetto medievale di Santa Fiora
Castel del Piano, Arcidosso e Santa Fiora. Tre borghi, tre identità che si riuniscono sotto il cappello del Monte Amiata. In pochi direbbero che si tratta di un vulcano (sono altri i luoghi che ci fanno pensare ciò in Italia), eppure la montagna più celebre della Maremma Toscana lo è, eccome. Intorno ad Arcidosso, poi, una curiosità unica in Italia: è una gompa, o tempio della grande contemplazione, uno dei più importanti edifici del culto tibetano in Europa. Si chiama Merigar West, e merita la visita.
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