A dispetto del nome, Monteverdi Marittimo non si trova sul mare. Il nome rispecchia più che altro lo scenario collinare, panoramico e ricco di natura del territorio. A ridosso delle Colline Metallifere e della Maremma, sembra una mèta perfetta per una giornata (o un weekend) di fuga dal caos e dalla routine cittadina. Ma è anche il borgo nascosto da scoprire per chi va in vacanza sul litorale toscano. Il mare non è lontano: dista poco più di 20 km, ed è proprio da qui che partiamo per esplorare questo comune nella punta meridionale della provincia di Pisa.
La curiosità di questo percorso è che in pochi chilometri valica tre province: in ordine Livorno, Pisa, Grosseto. La partenza è da Donoratico, sul litorale livornese: il comune si raggiunge facilmente attraverso la Via Aurelia (SS1). La strada da prendere è la provinciale SP329 del Passo Bocca di Valle, che congiunge la costa maremmana con le Colline Metallifere. Dirigiti verso Castagneto Carducci e sali al comune di Sassetta seguendo le curve fino al passo di Bocca di Valle (313 m s.l.m.). Scendi quindi nella provincia pisana a Monteverdi Marittimo: invece che tornare indietro puoi proseguire per fare un bel giro ad anello, toccando tutti gli altri comuni che fanno Marittimo “di cognome” (e anch’essi non si affacciano sul mare!). Infatti continuando sulla SP49 arrivi a Monterotondo Marittimo, e lungo la SS439 arrivi a Massa Marittima, entrambi in provincia di Grosseto. Continua avanti in direzione del mare: lo raggiungi in corrispondenza della famosa località di Follonica. Da qui per tornare a Donoratico bastano pochi minuti sulla Via Aurelia.
Visualizza questo post su Instagram
Monteverdi Marittimo si trova a 364 m s.l.m. nell’Alta Valle di Cornia. È insignito della Bandiera Arancione, il marchio di qualità turistico-ambientale del Touring Club Italiano. La sua storia è legata alla costruzione dell’abbazia benedettina di San Pietro a Palazzuolo (di cui oggi rimangono i ruderi) fondata nel 754 dai monaci guidati da San Walfredo, capostipite della famiglia della Gherardesca e patrono del paese.
Le origini medievali del borgo sono evidenti nella sua planimetria, di forma circolare, strutturata in 3 circuiti concentrici. Dal centro si diramano le cosiddette rughe, ovvero le stradine pedonali che si dirigono verso l’esterno. Il monumento più rilevante è la Chiesa di Sant’Andrea, che conserva una pila di pietra di origine romana, con la funzione di fonte battesimale.
Canneto è una frazione di Monteverdi Marittimo, e il suo borgo medievale conserva ancora oggi in ottime condizioni la sua cinta muraria. L’abitato ha una forma circolare/ellittica, costruito su un piccolo sperone roccioso, con diversi esempi di case-torri. Tra piazzette, archi, vecchie abitazioni in pietra, si incontra la Pieve romanica di San Lorenzo che conserva un crocifisso del XIII secolo.
In un’altra frazione di Monteverdi Marittimo si trova la Riserva Naturale di Monterufoli. È la più importante della Val di Cecina per la sua biodiversità, ed è il luogo ideale per gli amanti delle escursioni perché offre ben 60 km di sentieri per tutti. L’itinerario più semplice è quello che attraversa i ruderi della Badia di San Pietro in Palazzuolo e il borgo di Canneto; quello consigliato agli esperti è invece quello della Miniera del Castagno, che ha una parte di ferrata.
Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
La sponda orientale del Lago di Garda è una bellezza da guardare, ma anche da ...
L’antica Maremma custodisce gemme senza tempo e tra queste ci spicca un borghetto ...
Si avvicina l'ultimo appuntamento dell'anno per godersi, vacanze di Natale a parte, ...
©
2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur