Se pensavate che la Spada nella roccia fosse un’esclusiva di Re Artù e dei Cavalieri della Tavola Rotonda, beh, qualcun altro ci ha pensato al posto loro. Sono i toscani, ma non quelli che hanno devastato questo paese (citazione indimenticabile di Boris), piuttosto quelli che hanno il cielo negli occhi, per concludere il giro di citazioni con Curzio Malaparte. Proprio qui, nel cuore della regione che tutto il mondo ci invidia, dove è nato persino il Chiantishire per la presenza costante dei britannici, c’è un angolo di mistero e leggenda che risale addirittura al XIII secolo, ovvero a conti fatti a quasi 800 anni fa. Niente male come inizio, no?
Partite dalla suggestiva San Gimignano e prendete la SP1, poi il raccordo autostradale Firenze – Siena in direzione di quest’ultima. Percorrerete circa 40 km in circa 1 ora, attraversando colline coperte di vigneti e uliveti. Arrivati a Siena, immergetevi nella sua magnifica atmosfera medievale e visitate la celebre Piazza del Campo, il Duomo e il maestoso Palazzo Pubblico. Dopo aver trascorso del tempo ad ammirare le bellezze della città, dirigetevi verso l’Abbazia di San Galgano, seguendo la SS73 per circa 45 km in circa 1 ora. Qui potrete ammirare l’imponente abbazia in rovina, con la sua suggestiva spada nella roccia. Infine, proseguite verso Montalcino, percorrendo la SS223 per circa 60 km in circa 1 ora e 15 minuti. Qui vi aspetta l’incantevole borgo medievale e la rinomata produzione del Brunello di Montalcino.
L’Abbazia di San Galgano a Chiusdino, in provincia di Siena
Il suo tetto non c’è più ormai da secoli, forse venduto perché realizzato in metallo – insuperabile merce di scambio dell’epoca. Sono rimaste in piedi però le pareti, la roccia è sicuramente molto più resistente, e la loro resilienza ha dato vita a uno spettacolo unico, quasi mistico, soprattutto con l’illuminazione notturna nelle sere d’estate. L’Abbazia di San Galgano è tra le più belle della Toscana, uno stile tipicamente goticheggiante che oggi si mostra solo nel suo scheletro. Costruita tra il 1218 e il 1268, ebbe una storia davvero molto breve, venendo abbandonata già nel 1364 e privata, nel 1550, del tetto (che era parzialmente realizzato con il piombo).
Per scoprire però il mistero della Spada nella roccia, bisogna farsi una breve passeggiata a piedi, fino a raggiungere il vicino Eremo di Montesiepi, detto anche Rotonda, costruito addirittura a fine XII secolo. La sua fama si deve a Galgano Guidotti, San Galgano appunto, un cavaliere che – stanco degli spargimenti di sangue delle guerre – decise di appendere la spada al chiodo. O meglio, di conficcarla in una roccia, dove sarebbe rimasta immobile e intoccata fino ai giorni d’oggi, protetta però da una teca di vetro contro gli effetti del tempo e le intemperanze dell’uomo contemporaneo.
Questo incantevole borgo toscano sorge su una collina offrendo viste panoramiche straordinarie, ed è celebre per il suo vino pregiato, il Brunello di Montalcino. Esplorate le stradine medievali, visitate la Fortezza e ammirate il panorama dalle mura. Imperdibili sono anche il Palazzo dei Priori e l’Abbazia di Sant’Antimo. Fate una degustazione di vini presso una delle numerose cantine del paese e scoprite i sapori autentici della cucina toscana.
Questo affascinante borgo è famoso per le sue torri medievali che dominano l’orizzonte, e che gli sono valse l’appellativo di Manhattan del Medioevo. Perdetevi nelle sue strade lastricate, visitate la Piazza della Cisterna, ammirate la Collegiata e assaggiate i prelibati gelati artigianali. San Gimignano è anche celebre per la produzione artigianale, tra cui quella dei coltelli, le cui botteghe arricchiscono la visita al borgo toscano.
La città del Palio vi conquisterà con la sua magnifica Piazza del Campo, cuore pulsante della vita cittadina, su cui svetta la Torre del Mangia, visitabile e che offre la prospettiva di ammirare la città da decine di metri di altezza. Ammirate il maestoso Duomo, con la sua facciata in marmo bianco e verde, e visitate il Museo dell’Opera Metropolitana per scoprire capolavori d’arte. Non dimenticate di passeggiare per le strade del centro storico e assaporare la cucina tradizionale.
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