Una bandiera arancione nel verde dell'Irpinia: la Campania dell'entroterra è una conquista

Una bandiera arancione nel verde dell’Irpinia: la Campania dell’entroterra è una conquista

Paolo Albera  | 01 Dic 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti

Tra i nuovissimi borghi premiati con la Bandiera Arancione, prestigioso marchio assegnato dal Touring Club Italiano ai piccoli Comuni dall’accoglienza turistica di qualità, ce n’è uno in Campania. È Caposele, secondo borgo in provincia di Avellino a ottenere il riconoscimento (il primo è stato Zungoli), il sesto nella regione. Ci troviamo nella verde Irpinia, in particolare nel territorio in cui sono situate le sorgenti del Sele, fiume che segna l’omonima vallata. Natura, montagne, sorgenti: panorami spettacolari coronano un itinerario perfetto per esplorare l’entroterra campano in moto. E allora partiamo subito!

Caposele e l’Irpinia: l’itinerario in moto

Mappa

Percorso

Il giro ad anello che esplora l’Irpinia parte e fa ritorno a Caposele, per una durata di due ore e un quarto. Dirigiti verso Lioni e poi Sant’Angelo dei Lombardi, percorrendo la SS400. Vai a destra sulla SP47 e poi a destra sulla SP102 per arrivare fino a Morra De Sanctis, celebre per i suoi panorami. Continua sulla SP102 e poi sulla SS7dir fino a Conza della Campania, dove ti aspetta il parco archeologico. Continua verso Sant’Andrea di Conza e poi Pescopagano, prima di rientrare a Caposele passando da Laviano (SP381) e il suo affascinante “Ponte Tibetano”… questo da attraversare a piedi, ovviamente, non in moto!

Il cuore della verde Irpinia: cosa vedere a Caposele e dintorni

 

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Caposele, situata a 405 metri sul livello del mare, è un borgo di circa tremila abitanti in provincia di Avellino (Campania). Immerso nel verde delle montagne irpine (Parco Monti Picentini), offre un’atmosfera di pace e autenticità, ideale per chi cerca una fuga dal caos quotidiano. Il territorio ospita le sorgenti del fiume Sele (da cui il nome) e il Santuario di San Gerardo Maiella nell’importante frazione Materdomini.

Le sorgenti del Sele

Le sorgenti del Sele sono il simbolo di Caposele. Da qui nasce il fiume che attraversa l’Irpinia, alimentando l’acquedotto pugliese. Puoi fare una passeggiata leggera e poco impegnativa nel Parco Fluviale andando a vedere le cascate. Insieme alle Sorgenti del Sele puoi visitare con lo stesso biglietto integrato (4€) anche il Museo delle Acque e il Museo delle Macchine di Leonardo Da Vinci. La zona offre diversi percorsi escursionistici: il più noto è l’Anello delle 7 Fontane che è di livello facile, ma ha comunque una lunghezza di 16km (6 ore di camminata) quindi richiede una permanenza in loco più lunga di una giornata.

 

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Il Santuario di San Gerardo Maiella, a Materdomini

Il Santuario di San Gerardo Maiella è mèta di pellegrinaggio per numerosi fedeli: qui nel Medioevo si dice che apparve la Madonna. Si trova nella frazione Materdomini, collocata in posizione panoramica (595 m s.l.m.), sviluppata in maniera notevole a causa del crescente flusso di pellegrini. Puoi visitare anche il Museo Gerardino che espone testimonianze della vita di san Gerardo Maiella, morto qui nel 1755. è un luogo sacro di grande importanza per i fedeli.

Il borgo antico di Caposele

Le stradine del centro storico di Caposele sono perfette per una passeggiata tra case in pietra e balconi fioriti. Da vedere c’è la Chiesa Madre di San Lorenzo, e i ruderi del Castello del XI Secolo. Fermati in uno dei caffè locali per assaggiare le specialità dell’Irpinia, come i salumi, i formaggi e i vini pregiati.

Il ponte tibetano di Laviano

A pochi chilometri da Caposele, il ponte tibetano di Laviano è un’esperienza da provare! Lungo circa 80 metri e sospeso a 80 metri d’altezza, offre una vista incredibile sul canyon sottostante, perfetta per scattare foto indimenticabili. Il passaggio costa 3€. Non è l’unica attrazione di Laviano: da vedere c’è anche il Castello medievale. Così come Caposele e Laviano, tutto il territorio dell’Irpinia presenta una Campania diversa, più selvaggia ma anche gentile, lontana dalle mete turistiche più conosciute ma non meno affascinante. Se vuoi esplorare altre meraviglie dell’Irpinia, continua con il prossimo itinerario!

 

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Paolo Albera
Paolo Albera

Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.



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