È primavera, svegliatevi bambini. Anzi no, svegliatevi motociclisti, perché una nuova stagione foriera di grandi viaggi sta per partire. E visto che le giornate iniziano pian piano ad allungarsi e la luce non si ferma più prima delle 17, è ora di tornare in sella. Pensateci: le giornate iniziano a essere miti, e con esse c’è tutto il tempo per godersi quello che si preannuncia un 2025 foriero di viaggi in moto davvero incredibili. Ma per adesso, senza volerci affaticare troppo e per ricominciare a macinare pian piano chilometri, la scelta più azzeccata non può che essere una delle località esclusiva del Verbano. Stiamo parlando di Stresa, la perla del Lago Maggiore, un borgo che da oltre un secolo è rinomato come elegante mèta di villeggiatura. Partiamo?
Dalla Lombardia, qualunque sia la città di partenza, l’ideale è raggiungere Vergiate e Sesto Calende, per poi intraprendere il lungolago sulla sponda piemontese (ovest). Nel caso della partenza da Varese, scendi sotto il lago cittadino verso Azzate, e prendi la provinciale SP17 fino a Vergiate. Qui inizia la statale SS33, che attraversa il Ticino e poi costeggia la meravigliosa costa occidentale del Lago Maggiore, da Dormelletto in su. Arona, Lesa, Belgirate, queste sono le principali località da attraversare fino ad arrivare a Stresa, destinazione del viaggio.
L’Isola Bella e Stresa sullo sfondo
Stresa è una città elegante, esattamente come questo lago dove, sin dai tempi più remoti, l’aristocrazia e la nobiltà lombardo-piemontese si ritrovava soprattutto durante la bella stagione. Grazie ai tanti paesaggi naturali, alla vicinanza con le Isole Borromee e al calendario di appuntamenti che arricchisce tutto l’anno, non c’è un periodo sbagliato per visitarla, godendosi una giornata – o un weekend – da queste parti, in moto o anche dopo averla parcheggiata in uno dei tanti posti protetti della zona.
Il giardino del Palazzo Borromeo sull’Isola Bella, a Stresa
È proprio da Stresa che partono le barche che portano i turisti a visitare le Isole Borromee (13€ tutte le isole). In una decina di minuti si raggiungono l’Isola dei Pescatori (l’unica stabilmente abitata), l’Isola Bella e l’Isola Madre (entrambe hanno un Palazzo Borromeo da visitare – 15/17€). Si percorrono in breve tempo, e offrono scorci impagabili per scattare le foto più belle che ricorderanno l’ultimo assaggio d’estate. È anche possibile prenotare, su Civitatis, un’escursione privata in barca alle Isole Borromee, con natante privato, accompagnatore e tour esclusivo che dura dalle 2 alle 7 ore.
Non da meno è l’esperienza della visita alle ville storiche, testimoni dell’importanza della località nella nobiltà d’epoca antica. Tra queste, la più conosciuta di Stresa è Villa Pallavicino, con il suo parco zoologico e naturalistico aperto al pubblico tutti i giorni da marzo a ottobre dalle ore 10 alle ore 18.30 (13€). Luogo importante da ammirare è il Grand Hôtel des Îles Borromées (5 stelle!) che ospito per una breve permanenza lo scrittore americano Ernest Hemingway.
A Stresa si può fare il bagno, e puoi trovare diverse spiagge libere e alcuni stabilimenti attrezzati (Spiaggia della Regina e Lido Blu). Se sei un tipo “da mare”, ritroverai la soddisfazione di una bella nuotata e una giornata rilassante sotto il sole. Ma oltre al sunbathing e alle passeggiate sul lungolago, si possono intraprendere vere e proprie escursioni. La più bella? Probabilmente è il percorso panoramico che si snoda nei boschi di Stresa, arriva a Belgirate per poi tornare indietro. È un percorso ad anello di 5 km (circa un’ora e mezza di cammino) che si snoda a mezzacosta tra i 365 m s.l.m. e i 570 m s.l.m. Trovi un tracciato fatto da antiche mulattiere, che si affacciano sul bacino d’acqua. Tra boschi ombrosi, piccole frazioni e terrazzamenti naturali, è una bella esperienza per ammirare la natura e i panorami circostanti.
Uno degli eventi di maggiore rilevanza sul panorama concertistico-musicale italiano è lo Stresa Festival, che giungerà nel 2025 alla sua 64esima edizione. L’evento, che ha una durata di circa 2 settimane, racchiude in sé varie declinazioni della musica, dalla classica al jazz, dai concerti strumentali all’operistica, in contesti di particolare meraviglia che coinvolgono anche luoghi limitrofi, come Orta San Giulio con la sua Villa Bossi.
Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015
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