Un arcobaleno protetto dalla roccia, dove le acque scorrono impetuose: non è una cascata, è uno spettacolo!

Un arcobaleno protetto dalla roccia, dove le acque scorrono impetuose: non è una cascata, è uno spettacolo!

Stefano Maria Meconi  | 30 Giu 2024  | Tempo di lettura: 4 minuti

Quanto può essere “raro” un paesaggio naturale? Ovvero, quali e quante sono le probabilità che questo luogo conquisti l’attenzione di un turista perché dissimile da tutto il resto del mondo? Sono domande filosofiche ma anche pratiche, in un paese dove l’Italia che ha tantissimo da mostrare, luoghi originali ma anche somiglianti uno l’altro. Alla prima categoria possiamo ascrivere anche la meta du jour, una di quelle idee che Madre Natura aveva in mente sin dalla notte delle tempi, e che lasciano stupiti sul mistero del mondo che ci circonda. La Cascata del Varone, sapientemente illuminata da giochi di luce, vive di uno splendore unico che non ha esempi simili nel Bel Paese, e che per questo ci conduce a una visita di successo. Curiosi di scoprirla?

Cascata del Varone in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

Partendo da Riva del Garda, dirigiti verso nord su Via Monte Oro, che diventa poi Strada Provinciale 37. Questo tratto di strada ti porterà rapidamente alla Cascata del Varone. Proseguendo su questa via, il percorso si snoda attraverso curve dolci e paesaggi caratteristici della zona nord del Lago di Garda.

Dopo la visita alla cascata, continua verso nord-est sulla Strada Provinciale 37, dirigendoti verso Ponte Arche. Questa parte del viaggio si estende per circa 20 chilometri e può richiedere fino a 30 minuti, a seconda del traffico e delle condizioni stradali, passando attraverso piccoli centri abitati e zone rurali. Da Ponte Arche, prendi la Strada Provinciale 34 in direzione sud verso Sarche. Questo segmento di circa 10 chilometri è tipicamente tranquillo, con meno traffico rispetto alle strade principali e ti permette di ammirare la vista delle montagne e delle valli circostanti. La guida qui è rilassata e piacevole, con una durata approssimativa di 15 minuti.

Proseguendo da Sarche, il tuo itinerario ti porta verso Dro attraverso la Strada Provinciale 84. Questo tratto è breve, circa 5 chilometri, e solitamente richiede meno di 10 minuti. L’ultima parte del viaggio ti vede dirigere verso Arco, passando da Dro sulla Strada Provinciale 84 e poi girando sulla Strada Provinciale 118. Questa via ti permette di esplorare la periferia sud-est di Arco, con un percorso di circa 10 chilometri che può essere percorso in circa 15 minuti.

Infine, per tornare a Riva del Garda, segui la Strada Provinciale 118 verso nord. Questa strada segue il corso del fiume Sarca e ti riporta al punto di partenza in circa 10-15 minuti, completando il percorso circolare di circa 55-58 chilometri complessivi. La durata totale dell’itinerario è di circa 1 ora e 30 minuti, variabile in base alle condizioni del traffico e alle soste lungo il percorso.

Non si dice cascata, si dice “Parco Grotta Cascata Varone”

Un po’ alla Serbelloni Mazzanti Vien del Mare di fantozziana memoria, anche questo gioiello naturalistico del Trentino (no, l’Alto Adige è molto più a nord) ha diversi nomi. Quello utilizzato, anche per motivi commerciali, è Parco Grotta Cascata Varone, ma Cascata del Varone per gli amici andrà benissimo (non siamo forse, anche qui su TrueRiders, tra amici?).

Se una rosa avrebbe lo stesso profumo anche con un nome diverso (grazie, Shakespeare), anche qui lo spettacolo non cambia al mutare del nome scelto. 100 metri di salto, nascosti tra due ali di rocce protettive e disegnate proprio dall’azione dell’acqua che scorre. Sì, ma da dove viene quest’acqua? Due le fonti: il torrente Magnone e il lago di Tenno, che ha qualche piccola perdita. Un’incontinenza che però dà vita a uno spettacolo scoperto solo di recente. La passerella, fondamentale per addentrarsi tra le viscere della terra, venne aperta nel 1874 alla presenza dei reali di Sassonia e Montenegro. E in questi 150 anni è stata percorsa da imperatori, teste coronate di ogni ordine e grado, scrittori del calibro di Gabriele D’Annunzio e Thomas Mann.

Personaggi di grande spessore, che vi inviteranno a ripercorrere i loro passi, su questa profonda voragine di roccia panciuta, come scrisse il Mann nella sua Montagna incantata, che pare sia stato ispirato proprio dalla Cascata del Varone.

Come visitare la Cascata del Varone

Un biglietto del valore di 7 euro acquistabile solo in loco, scarpe comode e possibilmente antiscivolo (le scarpe da moto potrebbero andar bene, ma non fatevi trovare impreparati), ma anche un impermeabile e qualcosa per ripararvi dal fresco che caratterizza il luogo anche d’estate. La cascata rimane aperta nei mesi estivi (maggio-agosto) dalle 9.00 alle 19.00; chiude alle 18.00 ad aprile e settembre, alle 17.00 da ottobre a marzo e apre alle 10.00 da novembre a febbraio.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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