Entrare in Val d’Aosta è un’emozione unica, soprattutto in moto: improvvisamente intorno a te vedi le montagne diventare più strette, più alte, incredibilmente vicine: quasi si possono toccare con un dito. La lingua d’asfalto si incunea tra le rocce a strapiombo e l’acqua corrente della Dora Riparia; cambi improvvisi di paesaggio rivelano la presenza di un castello che si staglia sulle alture. Ebbene sì, i castelli sono una delle “specialità” della Valle d’Aosta, visto che se ne trovano diversi in tutta la regione. Tra questi, uno dei più importanti è a Sarre, poco dopo il capoluogo Aosta. È una destinazione che ci consente di fare un bel viaggio nel cuore della regione!
Il percorso ideale parte da Ivrea: la cittadina piemontese è semplice da raggiungere in autostrada sia da Torino (autostrada A5) che da Milano (autostrada A4 con deviazione dopo Santhià). La strada è molto semplice: basta prendere la statale SS26 della Valle d’Aosta, che si dirige verso Quincinetto (ultimo comune piemontese) passando per Pont Saint Martin (primo comune valdostano, dove i cartelli stradali iniziano a essere bilingui – sia in italiano che in francese). Continua fino a Saint Vincent, Chatillon, e poi dritto verso Aosta. Oltrepassato il centro abitato, svolta a destra sulle strade regionali SR38 e SR41, che attraverso un discreto numero di curve e tornanti portano in cima al comune di Sarre: sei arrivato a destinazione!
Sarre, con i suoi circa 4700 abitanti (in crescita), è la seconda località più popolata della regione, dopo il capoluogo Aosta. La quota ufficiale è di 631 m s.l.m., benché sia un comune sparso in cui le frazioni si trovano a diverse altitudini. È parte dell’Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis, dunque uno dei comuni del Parco Nazionale del Gran Paradiso.
La prima visita da fare a Sarre è senz’altro quella al Castello reale. Si trova sul promontorio della frazione Lalex. Nel 1869 entra a far parte dei possedimenti dei Savoia: viene acquistato dal re d’Italia Vittorio Emanuele II, che lo ristruttura e lo utilizza per le sue battute di caccia nel territorio del Gran Paradiso. Nel 1989 viene acquisito dalla regione e sottoposto a lavori in vista di un’apertura al pubblico. Oggi le visite si snodano su tre piani sia con percorsi museali che con esposizioni di mobilio, oggetti e arredi d’epoca. È aperto tutti i giorni tranne il lunedì (eccetto d’estate in cui apre tutta la settimana). La visita del castello dura circa mezz’ora (8€).
Sempre bene esplorare una nuova destinazione anche dal punto di vista enologico! La Valle d’Aosta ha una particolarità: qui si trovano i vigneti più “alti” d’Italia, su altitudini che superano anche i mille metri, impiantati in versanti alpini decisamente scoscesi. Il vino prodotto da queste parti può sembrare un piccolo miracolo, oppure un grande esempio di equilibrio tra uomo e natura. Sarre si trova in una posizione esposta a sud, decisamente soleggiata, e le vigne trovano un buon ambiente per produrre uve autoctone. Ottime degustazioni guidate si possono fare all’Azienda vitivinicola Michel Vallet Feudo di San Maurizio (Frazione Maillod, 44 – 11010, Sarre AO) previa prenotazione al numero 3383186831 oppure mail feudo@vievini.it.
Passeggiando tra le frazioni del borgo, a Sarre si trovano diversi edifici da ammirare oppure da esplorare all’interno. Prima di tutto la Chiesa di Saint Maurice con il suo campanile romanico, la casaforte Arensod anche chiamata Maniero Bizel o Bellair, e la torre-altana di Chesallet. Se ami le escursioni hai a disposizione una vasta scelta tra i sentieri che salgono al Gran Paradiso, come il sentiero del Lago Fallere che parte dalla località Thouraz (1.630 m s.l.m.) e raggiunge il lago a una quota 2.424 metri. Oppure, se sei un tipo “da città”, trovi a pochi minuti Aosta con il suo bel centro storico di epoca romana!
Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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