In Val di Sole, nel cuore del Trentino più bello, c’è un posticino magnifico che durante le feste si trasforma in una irrinunciabile destinazione per gli amanti della tradizione. Stiamo parlando di Ossana, il borgo dei 1000 presepi. Una tradizione antichissima che viene tramandata dai pochi abitanti rimasti (e non solo), ma che incanta per la sua semplicità, che riempie di atmosfera natalizia piazze e stradine.
Ossana dista 84 chilometri da Bolzano, passando per il Passo della Mendola. Il percorso, che richiede circa un paio d’ore, è davvero molto caratteristico perché percorre le strade innevate del Trentino-Alto Adige. Lasciata Ossana, si prende la SS42 in direzione Dimaro, per poi continuare fino alla parte più alta del Lago di Santa Giustina e da qui si prende la SP24 e la SS42 che sale fino alla Mendola. Tornando verso fondovalle si attraversano Pianizza di Sopra e Frangarto, per arrivare infine a Bolzano, capoluogo dell’Alto Adige – Südtirol.
Uno dei tanti presepi che vengono preparati a Ossana in vista del Natale
A Ossana ci sono più presepi che abitanti. Sembra una battuta, ma è la verità: ogni anno gli 832 abitanti del borgo allestiscono, insieme ad associazioni e volontari, ben 1000 presepi. Circondati da alberi e tetti innevati, con il freddo pungente del magnifico Trentino, ai piedi dell’antico castello il paesello si veste a festa. Un nastro rosso, come il colore simbolo della festa, accompagna i visitatori alla scoperta a caccia delle raffigurazioni della Sacra Famiglia. Sapevi che questa tradizione risale addirittura al 1200, e fu introdotta per la prima volta a Greccio (vicino Rieti) da San Francesco d’Assisi?
Qui, tra i tanti cort (piccole abitazioni, cantine e rifugi) troverete presepi di ogni forma, dimensione e materiale. Un vero omaggio alla genialità e al lavoro duro dei creativi, che dipingono a mano, costruiscono, dispongono i vari personaggi, insomma si danno da fare per ottenere il presepe più bello. E poi, come resistere al richiamo di una tazza di vin brûlé? Ossana non è solo presepi, infatti, ma c’è anche il mercatino di Natale da scoprire, mentre zampognari, artisti di strada, musici si alternano lungo le vie del borgo per rallegrare l’atmosfera e rendere il tutto ancora più bello.
Le montagne della Val di Sole
La Val di Sole, incastonata nel cuore delle Alpi Trentine, è un gioiello che attende di essere scoperto. Questa valle, caratterizzata da paesaggi mozzafiato e una ricca biodiversità, offre un’esperienza unica per gli amanti della natura e dell’avventura. Un territorio che è rinomato per le sue stazioni sciistiche, tra cui Folgarida-Marilleva, Pejo e Passo del Tonale, paradisi invernali per gli appassionati di sci e snowboard. In estate, si trasforma in un hub per escursionisti e ciclisti, con sentieri che si snodano tra i boschi e lungo i corsi d’acqua cristallina.
Un fatto sorprendente della Val di Sole, dominata dal massiccio dell’Ortles-Cevedale e immersa in paesaggi naturalistici di rara bellezza, è che costituisce anche un’area linguistica storica, dove si parla ancora il solandro, un dialetto locale che testimonia la ricchezza culturale della zona e che deriverebbe, secondo le fonti linguistiche, dalla lingua ladina. Curiosamente però, il solandro non viene parlato proprio a Ossana, dove invece è in uso un dialetto dalla curiosa origine lombarda occidentale (per capirci, quello che viene parlato anche a Milano).
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